I casi di miocardite e pericardite a seguito della vaccinazione contro il Covid-19 tra i giovani sono “un effetto collaterale estremamente raro”. A dirlo è il Cdc statunitense che ha rivalutato nel dettaglio l’aggiornamento dei dati sulle segnalazioni relative a questi tipi di eventi avversi. I casi sono stati osservati prevalentemente in adolescenti di sesso maschile e giovani adulti, si verificano di più dopo la seconda dose rispetto alla prima e in genere compaiono entro una settimana dalla vaccinazione. Nello specifico su poco più di 4 milioni e 200mila seconde dosi somministrate a giovani tra i 12 e i 17 anni a 21 giorni si sono registrati 20 eventi di miocarditi/pericarditi nelle femmine e 132 nei maschi, a 7 giorni i casi erano stati rispettivamente 19 e 128. Gli esperti, invitando a vaccinare, precisano che “la miocardite e la pericardite sono molto più comuni se si contrae il Covid-19 e i rischi per il cuore derivanti dall’infezione possono essere più gravi”.
La Commissione europea ha approvato, mediante un emendamento al secondo contratto con la casa farmaceutica Moderna, l’attivazione della fornitura di 150 milioni di dosi aggiuntive di vaccini nel 2022. La revisione del contratto a opera della Commissione Ue prevede la possibilità per tutti i Paesi dell’Unione di acquistare dosi di vaccino a uso pediatrico, dosi di richiamo e infine dosi di vaccini adattate a contrastare la diffusione delle varianti. “Serve un contratto con una maggiore flessibilità che ci consenta di procurarci una nuova generazione di vaccini efficaci contro le varianti”, ha affermato la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen.
“La frequenza della malattia di Kawasaki è elevatissima nei Paesi asiatici, probabilmente per motivi genetici. In Giappone si contano 350-400 casi ogni 100.000 bambini. In Italia fino a poco tempo fa non c’erano dati precisi, ma da un recente studio realizzato con il ministero della Salute sui codici di dimissione per questa patologia abbiamo visto che ci sono circa 15 casi ogni 100.000 bambini al di sotto dei 5 anni. Una percentuale un po’ più elevata rispetto ad altri Paesi europei dove la cifra si attesta tra i 5 e i 10 casi ogni 100.000 bambini”. A dirlo è Rolando Cimaz, ordinario di Reumatologia presso l’Università degli Studi di Milano, spiegando che la Kawasaki è una malattia ancora oggetto di studio in quanto le cause sono sconosciute.
La Sipps ha lanciato una Guida diagnostica per il ‘self help ambulatoriale’, messa a disposizione di tutti i pediatri che vogliano effettuare esami approfonditi già nel proprio ambulatorio. Il documento sarà anche presentato all’evento ‘NAPULE È… Pediatria Preventiva e Sociale’ che si svolgerà il 23 e 24 luglio in diretta streaming.
“Nell’ultimo anno siamo arrivati a un dato dolorosissimo: poco più di 400mila nati in Italia. Solo nel 2001 erano 535.000 e nel 1964, gli anni del boom, oltre 1 milione. Stiamo assistendo a un autogenocidio, ossia alla scomparsa del nostro popolo. Questo deve far riflettere”. A dirlo è Alberto Villani, past president della Sip. “Dobbiamo ricordare ai ragazzi che la fertilità non è perenne ma cala nel corso degli anni. E non è un problema esclusivamente femminile- sottolinea il pediatra- perché anche gli uomini fanno i conti con l’aumento della sterilità: rispetto a 30 anni fa, i ragazzi di oggi in età fertile hanno il 30% in meno di capacità di fecondare”.
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