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SAN MARINO – Dopo tre giorni di dibattito e confronto serrato, nel pomeriggio il Consiglio Grande e Generale approva il Pdl “Regolamentazione dell’interruzione volontaria di gravidanza” con 32 voti a favore, 7 contrari e 10 astenuti.
I lavori consiliari a inizio seduta proseguono l’esame dell’articolato del Progetto di legge sull’Ivg, dall’articolo 12, “Sistema di monitoraggio”, fino alla sua conclusione. Nel corso delle dichiarazioni di voto al provvedimento, i capigruppo di Libera, Rete, Npr e Gruppo misto annunciano il sostegno convinto al Pdl, mentre da Pdcs e Dml si annuncia la libertà di voto dei singoli consiglieri. All’annuncio dell’approvazione della legge che regolamenta per la prima volta nella Repubblica di San Marino l’interruzione volontaria di gravidanza, abrogandone il reato, in Aula seguono applausi. A sottolineare l’importanza del momento interviene anche la Reggenza per ringraziare la Segreteria Istituzionale, per l’affiancamento e per l’assistenza data nei tre giorni di “denso lavoro” , ma anche tutte le forze politiche che “indistintamente hanno contribuito a un risultato che desse attuazione al Referendum celebrato nel settembre 2021”. Ultimo ringraziamento infine è rivolto dai Capitani Reggenti ai due comitati che hanno partecipato al Referendum: “Sia quello a favore che quello contrario, perché hanno prodotto un dibattito nel Paese, dimostrando alla politica che la partecipazione della società civile ha grande valore nella vita di un paese democratico”.
L’Aula va avanti con il prossimo comma, dedicato al Progetto di legge in seconda lettura “Interventi a sostegno della famiglia”, presentato dal Segretario di Stato per la Giustizia e la Famiglia Massimo Andrea Ugolini. Il testo originario è frutto di un gruppo di lavoro composto da 4 segreterie di Stato: “Si è voluta fare una ricognizione complessiva di tutti gli interventi che si erano avuti nel tempo- spiega il Sds Ugolini- e sono state riportate in unico provvedimento di legge tutte le norme relative al sostegno alla famiglia”. Sono poi inserite delle novità, come il congedo di paternità, il permesso per le visite prenatali per il padre e la madre, sono innalzate le percentuali dei contributi previsti per le famiglie, “ci sono tanti correttivi e interventi che non possono far altro che migliorare l’aspetto del sostegno alla famiglia”, sottolinea il Segretario di Stato. Sia la relazione unica, letta dal consigliere Pdcs Francesca Civerchia, che il Segretario sottolineano la collaborazione e condivisione avuta nel passaggio del testo in Commissione consiliare, da cui è uscito con votazione unanime e in cui sono stati accolti anche alcuni emendamenti presentati dall’opposizione. Segue il dibattito consiliare in cui si conferma il favore di tutti i gruppi al provvedimento. Il dibattito proseguirà in seduta notturna.
Di seguito un estratto delle dichiarazioni di voto al Pdl sull’Igv e la presentazione del Pdl sugli interventi della famiglia da parte del relatore unico e del Sds di Stato Ugolini.
Comma 13. Progetto di legge “Regolamentazione dell’interruzione volontaria di gravidanza” (presentato dalla Segreteria di Stato per gli Affari Interni, dalla Segreteria di Stato per la Giustizia dalla Segreteria di Stato per la Sanità) (II lettura) /Approvato con 32 voti a favore, 7 contrari e 10 astenuti.
+++Dichiarazione di voto+++
Marica Montemaggi, Libera
E’ un momento emozionante, storico, il merito va ad ogni persona che in tutti questi anni si è battuta sollecitando la politica che non ascoltava, portando istanze, progetti di legge di iniziativa popolare, referendum. Un ringraziamento particolare va all’Uds. La politica anche in questi giorni si è dimostrata distante, solo per necessità si è attivata. Ci sono stati ottimi lavori comunque, si è partiti da un progetto di legge molto asciutto, che è stato poi arricchito in commissione. Per Libera era importante parlare di prevenzione alle gravidanze indesiderate e lì si doveva partire, ed è un fattore inserito e molto qualificante della legge, così come l’istituzione di un consultorio con le funzioni attribuite. Abbiamo sì l’amarezza di vederlo come passaggio obbligato per l’Ivg. Prevale comunque la possibilità di scegliere per la donna e la bontà dell’applicazione della legge la vedremo nel tempo. Il timore è di vedere che in realtà la situazione non cambia per le donne: considerate le dimensioni limitate del Paese e le fragilità, sebbene ci sono articoli che potenziano la tutela la privacy, la paura è che le donne andranno comunque fuori per praticare l’Ivg.
Abbiamo eliminato l’obbrobrioso articolo che puniva le donne, cade quel velo di ipocrisia nei confronti delle donne che non sono più ‘punite con il carcere’ se decidono di interrompere la gravidanza. Libera, con altri gruppi, ha spinto per definire l’obiezione di coscienza. Così il personale del consultorio non sarà obiettore e ci sarà la possibilità infine di stringere convenzioni qualora non vi fosse a disposizione del personale sanitario non obiettore.
Questo è un lavoro che ci ha preso molto tempo, ha coinvolto i cittadini ed è bello che in molti fossero attenti a questa seduta, i diritti civili non ledono a nessuno ma garantiscono le persone. Ci siamo allontanati dai pericoli visti prima con emendamenti di ogni tipo. Lasciamo posizioni ideologiche che abbiamo dovuto affrontare e anche contrastare con forza, che altro non facevano che colpevolizzare e rendere questo Pdl difficile. Dobbiamo sentirci tutti orgogliosi, finalmente la politica è stata chiamata a ragionare sopra questo tema dalla cittadinanza. Resta l’amarezza per chi ha cercato in tutti i modi di mettere paletti a un percorso che doveva essere più libero possibile. Voteremo favorevolmente a questo Pdl, vedremo come si tradurrà nella pratica e confidiamo nell’attuazione celere di tutte le disposizioni, come l’istituzione del consultorio. Liberà voterà a favore del provvedimento.
Gerardo Giovagnoli, Npr
Fine della ipocrisia, finalmente oggi possiamo sancire questo passaggio dal punto di vista normativo. L’aborto accadeva anche prima, solo che non era normato. Oggi diviene un diritto delle donne. Il testo approvato, nonostante le polemiche, lo considero più che una buona legge, considerate le distanze in partenza tra gruppi e all’interno degli stessi gruppi. E’ stata trovata una sintesi al piano più alto, qui dentro, nelle ultime ore. C’erano temi anche radicali, posizioni ideologiche, qualcuna non ha trovato espressione nella legge, qualcuno di noi rimarrà nelle sue posizioni, ma ora un dispositivo di legge c’è, e anche più evoluto di quello della vicina Italia. Oggi sanciremo una bella pagina della nostra politica. Impostata da altri, ma noi diamo un sigillo e creiamo sfumature che sono state parte della capacità politica che stavolta dovrà essere riconosciuta.
Michela Pelliccioni, Dml
Oggi siamo indubbiamente di fronte a una giornata storica. Dò evidenza del lavoro fatto dalla mia forza politica, che ha voluto rispondere fin da subito alla richiesta di aiuto che, grazie all’esito referendario molto chiaro, ha assunto valore di indirizzo. Da qui siamo partiti. Dml ha avuto un obiettivo chiaro, è stata una delle poche forze che non ha voluto appostare una bandierina a questo lavoro, ma ha voluto che fosse il miglior esito di un confronto leale. Così, anche a fronte di situazioni contrapposte, si è portato un buon risultato. Lasceremo ai singoli consiglieri la libertà nella votazione.
Denise Bronzetti, Gruppo misto maggioranza
Hanno vinto le donne, le uniche che hanno voce in capitolo su questa materia. Hanno vinto anche tutte le donne che in passato, con una normativa che le colpiva duramente, si sono viste in un momento difficile della propria vita confinate e costrette ad andare fuori territorio per interrompere una gravidanza. Hanno vinto anche tutti quei cittadini che per anni hanno chiesto a gran voce una normativa di questo tipo. Un plauso quindi ai cittadini che hanno dimostrato di essere avanti alla politica, promuovendo un referendum i cui risultati sono sotto gli occhi di tutti di oggi. Un plauso anche alla politica di oggi che, anche se con ritardo e comprensibili difficoltà, ha dato prova di voler arrivare fino in fondo. E’ stata varata una legge moderna e che ha visto la vittoria delle forze progressiste rispetto quelle più conservatrici in quest’Aula.
Non ci siamo lasciati prendere dalle sterili contrapposizioni e dalla bagarre politica e abbiamo mantenuto rispetto nel lungo confronto di questi mesi e nel dibattito. Non è stato semplice rimanere calmi di fronte a certe affermazioni e di fronte ai tentativi di vanificare un risultato referendario, però gran parte della politica in Aula voleva invece capitalizzare questa legge come risultato del Paese e non mettere bandierine. Non si può non riconoscere poi il ruolo delle associazioni che hanno spinto perché si arrivasse in Consiglio con una proposta efficace e completa e che hanno dato una mano alla politica con contributi tecnici. Il Gruppo misto è assolutamente favorevole e convinto. Sento il richiamo alla libertà di voto su questo tema etico, vorrei invece si pensasse un attimo a cosa questa legge rappresenta per le donne sammarinesi e per i cittadini. E’ un legge che riconosce diritti a chi oggi non ne ha avuti ed è legge a tutela, non contro, la vita.
Miriam Farinelli, Rf
Le difficoltà di trovare una sintesi erano altamente previste, obiettivo era dare risposta alla volontà espressa dal referendum. Dallo scarso lavoro del congresso, la commissione ha provveduto a un grande lavoro, provvedendo a portare larga parte degli emendamenti all’unanimità.
Rf al suo interno aveva posizioni diverse dal punto di vista etico, ma ha preso atto del risultato del referendum e ha tenuto a confrontarsi con entrambi i comitati pro-contro Ivg, sentendo tutte le istanze e ha contribuito in modo onesto ed efficace a trovare ragionevoli sintesi. Rivendichiamo questo grande lavoro, rammaricandoci per alcune semplificazioni di chi ha voluto tirare per una tesi piuttosto che per un’altra. Rf non ha avuto una posizione preconcetta, suo scopo era unicamente produrre una legge che funzionasse prima, durante e dopo l’Ivg. Senza dimenticare che bisogna cercare di evitare l’aborto, perché in ogni caso sopprime la vita, ma nel rispetto assoluto della libertà di scelta delle donne. Non riteniamo sbagliato, anzi è necessario che lo Stato operi con informazioni e dando supporto, anche valorizzando l’associazionismo per far sì che si evitino aborti. Sullo sfondo resta un quadro della nostra società e delle istituzioni sociali ed educative oggi in crisi.Va tenuta in considerazione tutta la struttura di supporto e sostegno economico e dei servizi pubblici per le famiglie a per le donne, lo stato di protezione del lavoro. C’è tanto lavoro da fare, speriamo la legge sia l’inizio di un ragionamento allargato. La norma contiene elementi qualificanti, anche più avanzati rispetto ad altre legislazioni.
Francesco Mussoni, Pdcs
E’ difficile intervenire a nome del mio partito, per molti motivi. Primo perché c’è stato un forte dibattito interno su questo provvedimento, poi perché abbiamo una particolare visione sulla vita, la famiglia, il rapporto uomo-donna e natalità, per questo la nostra posizione è chiara. Abbiamo fatto una campagna referendaria in coerenza con il nostro pensiero e ci siamo posti contro il referendum a testa alta. E’ anche vero che siamo un partito democratico, popolare, il più antico, storico e credibile come partito politico di questa Repubblica, presente da 74 anni. Abbiamo così lavorato e combattuto, anche in commissione. E c’è una coerenza nel nostro atteggiamento e nelle nostre azioni. Per questo non ci è piaciuta la relazione di minoranza, con affermazioni rivolte a questo partito, secondo le quali in 70 anni avrebbe bloccato i diritti nel paese e non avrebbe difeso la donna. Se questo paese ha avuto il voto alle donne e le donne sono nel sindacato e nelle istituzioni lo si deve a questo partito e alla sue donne, di tutte le età. Nella nostra storia abbiamo valorizzato la donna e continuiamo a farlo, con presenze qualificate ed è un tema questo che ci ha reso difficile il lavoro di concertazione. Il nostro gruppo ha lavorato molto, anche nel progetto di legge successivo, nel fare in modo che si sostenga la famiglia con interventi concreti. Oggi si deve fare una battaglia sulla cultura della vita in un paese con la natalità bassissima: l’Aula deve pensare a questo.
A noi non ci ha soddisfatto il risultato, sarei un’ipocrita a dire diversamente. Abbiamo fatto quello che dovevamo fare e dico che c’è libertà di coscienza, perché è un tema etico e saremo coerenti: ci saranno consiglieri che si asterranno, che voteranno contro o a favore del provvedimento. Non ci sarà una dichiarazione di voto unico di questo partito. E noi continueremo a lavorare. Non sono d’accordo che qualcuno vinca qui, la politica ha perso perché è grazie all’iniziativa popolare che discute di questo tema. Non mettiamo bandierine, oggi si apre una fase in cui si deve lavorare per un sostegno alla donna, alla famiglia e alla vita e lo si fa non con questo passaggio, ma con gli interventi successivi.
Daniela Giannoni, Rete
Il percorso che ci ha portato oggi qui è stato lungo, tortuoso e frutto di una staffetta negli anni, fatto da cittadini e cittadine che non si sono arresi a una politica sorda e assente e hanno messo in campo istanze d’Arengo, Pdl di iniziativa popolare fino al referendum dello scorso anno. Ogni volta si è aperto un dibattito nel paese e utile a sviluppare la coscienza del singolo sull’argomento dell’Ivg, coscienza che il 77% dei votanti ha fatto sentire ‘forte e chiaro’ alla politica. Il referendum ha messo la politica con le spalle al muro, la via da intraprendere era poco interpretabile. Ringrazio il coraggio e la tenacia di chi ha promosso il referendum, in particolare l’Uds: grazie ragazze, per non aver mollato mai e per aver dato alla politica strumenti per far sentire dentro l’Aula la voce del Paese. Oggi abbiamo l’occasione di fare la storia dei diritti civili della Repubblica, un altro tassello nella storia delle donne sammarinesi. Potremo ridare dignità alle donne messe al confine dal nostro Stato. Per tutti coloro che hanno portato avanti la battaglia nel tempo e per quelle donne, il movimento Rete voterà favorevolmente questo testo di legge, il nostro movimento da sempre difende i diritti civili e ha lasciato da parte strumentalizzazioni politiche per ottenere una buona legge. Non era scontato il risultato e riuscire ad avere un Pdl buono con al governo partiti conservatori, ha prevalso la volontà politica e istituzionale, per arrivare a un testo non perfetto, ma migliore rispetto le premesse. Un testo che rispetta la libera scelta della donna e andrà difesa nel tempo, da cui siamo riusciti a togliere principi ideologici e discrezionali. Ribadisco il voto favorevole del movimento Rete.
Comma 14. Progetto di legge “Interventi a sostegno della famiglia” (presentato dalla Segreteria di Stato per la Giustizia) (II lettura)
Francesca civerchia, Pdcs, dà lettura della relazione unica (reperibile integralmente al link file:///C:/Users/L.Pecoriello/Downloads/171339539-Rel.UnicaF.Civ%20(1).pdf
Il Pdl che si presenta oggi in seconda lettura è stato esaminato dalla Commissione consiliare e permanente nelle giornate di mercoledì 27 luglio e lunedì 1 agosto. Il Sds Ugolini nel dibattito introduttivo ha riferito ai membri della commissione circa il lavoro svolto dai funzionari di 4 segreterie di Stato che ha portato alla stesura di un testo unico il quale racchiude le tutele già previste dall’ordinamento sammarinese ed alcune novità legate alla tutela della genitorialità e al sostegno delle famiglie. Nell’elaborazione si è tenuto conto della Direttiva Ue 1158/2019 relativa all’equilibrio tra attività professionale e vita famigliare per i genitori e i prestatori di assistenza. La necessità di creare un testo unico nasce per mettere ordine ai vari interventi che nel corso degli anni sono stati posti in essere, cercando di rendere più fruibile tale materia. Lo misure previste si pongono l’obiettivo principale di contribuire a contrastare il calo demografico, valorizzare la crescita dei bambini e dei giovani, tutelare le lavoratrici nel periodo di gravidanza e della maternità ed entrambi i genitori lavoratori, favorendo la conciliazione della vita famigliare con il lavoro. (..) Il testo di legge è stato approvato all’unanimità dai Commissari, a seguito di un dibattito costruttivo che ha visto l’accoglimento di alcuni emendamenti condivisi con l’opposizione.
A conclusione dei lavori la Commissione ha espresso la volontà di redigere una relazione unica assegnandola alla sottoscritta. Esprimo compiacimento per il clima collaborativo e di condivisione manifestato durante i lavori da tutti i commissari, pertanto invito il Consiglio ad approvare il pdl in discussione.
Massimo Andrea Ugolini, Sds per la Giustizia e per la Famiglia
Va rimarcato che in Commissione IV si è lavorato in un clima di collaborazione fattuale, che ha portato al miglioramento del testo depositato in prima lettura e dato maggiore valore alle normative introdotte. E’ stato un lavoro corale messo a disposizione dalla Commissione da parte del Congresso, viene da un gruppo di lavoro costituito da 4 segreterie di Stato, si è voluta fare una ricognizione complessiva di tutti gli interventi che si erano avuti nel tempo e sono state riportate in unico provvedimento di legge tutte le norme relative al sostegno alla famiglia. Nell’elaborazione si è tenuta in considerazione la direttiva Ue del 2019 relativa all’equilibrio tra attività professionale e vita familiare, per ristabilire equità di carico tra madre e padre, è stato inserito il congedo di paternità, innalzate da un punto di vista economico delle percentuali che possono dare un contributo alle famiglie, ci sono tanti correttivi e interventi che non possono far altro che migliorare l’aspetto del sostegno alla famiglia. Uno dei temi più importanti nella legge è il maggior supporto per padre e madre nella crescita familiare. Sono poco più di 200 i nati riportati ultimo anno nel bollettino di statistica, credo sia importante in questa fase permettere ai genitori di essere presenti il più possibile durante la crescita dei propri figli e questo può anche portare all’innalzamento del tasso demografico, ma andrà rafforzato l’intervento sulla famiglia in questo senso. Sono introdotte le visite prenatali sia per il padre che per la madre, il permesso per la malattia del figlio, permessi per i colloqui scolastici- anche se non retribuiti- tutti interventi che rafforzano la presenza dei genitori per i figli. E’ stato introdotto un altro elemento importante come il riferimento dei segretari competenti, in commissione, sulla procreazione medicalmente assistita. C’è un mandato su un riferimento preventivo e successivamente per addivenire a una legge più condivisa possibile che possa riguardare questa tematica. Infine, è previsto un riferimento annuale sull’impatto di questa legge nella nostra realtà, una legge che porta anche maggiori costi. Infine un plauso a tutti i commissari, si è cercata la condivisione su tutti gli articoli e li ringrazio.
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