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Tg Esteri, edizione del 31 gennaio 2024

Si parla di vertice Italia-Africa, Yemen e Argentina

Pubblicato:31-01-2024 12:07
Ultimo aggiornamento:31-01-2024 12:07
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AFRICA. FAKI AVVERTE MELONI, E STAVOLTA NON C’E’ DA RIDERE

Per Giorgia Meloni, Moussa Faki Mahamat è un grattacapo che ritorna. Dopo la telefonata “fake” nella quale era impersonato da due comici russi, il presidente della Commissione dell’Unione Africana ha creato nuove difficoltà al primo ministro italiano. È accaduto al Senato quando sono stati annunciati i primi dettagli del Piano Mattei, un’iniziativa del governo Meloni che guarda a sud del Mediterraneo. “Ci sarebbe piaciuto essere consultati prima”, ha detto Faki, aggiungendo, sui rapporti tra Africa, Italia e Europa: “Le promosse non ci bastano più”. E questa volta non c’è da ridere.

YEMEN. ALAWAD (INTERSOS): CRISI FA TARDARE AIUTI, FERMARE ESCALATION

“La crisi nel mar Rosso sta ritardando l’arrivo degli aiuti alla popolazione, che da 10 anni subisce la guerra e non può sopportarne una nuova”. Con l’agenzia Dire parla Aman Alawad, responsabile programmi in Yemen di Intersos, che fornisce cibo, salute, istruzione e protezione ai civili. Da novembre però, l’autorità degli houthi che controlla gran parte del paese attacca le navi cargo nel mar Rosso, rotta fondamentale dei commerci globali, per costringere Israele a fermare l’operazione sulla Striscia di Gaza. Ciò fa temere un’escalation regionale dopo la risposta armata di Paesi come gli Stati Uniti, e raid in Libano, Giordania, Pakistan e Iraq.

AFRICA. MALI, BURKINA FASO E NIGER SI RITIRANO DALL’ECOWAS

“Decisione sovrana” quella assunta da Mali, Burkina Faso e Niger di lasciare l’Ecowas, l’Organizzazione economica degli Stati dell’Africa occidentale. Lo hanno annunciato a reti unificate i leader dei tre Paesi, tutti interessati da colpi di stato a partire dal 2020 e oggi guidati da giunte militari. Le tensioni con l’organismo regionale nascono da qui: l’urgenza di ripristinare i governi eletti ha prima determinato la sospensione dei tre Paesi e poi sanzioni contro Mali e Niger. “Si è allontanata dai suoi ideali” la critica all’Ecowas, che ha replicato garantendo “impegno per una soluzione negoziata”.


ARGENTINA. ‘LO SCHINDLER DI BUENOS AIRES’: ATTENTI A MILEI

Confederazioni sindacali e comunità di origine argentina sono scese in piazza a Roma in solidarietà con le proteste nel Paese latino-americano contro la cosiddetta “Ley Omnibus” del neo-presidente Javier Milei. A manifestare con Cgil e Uil c’era anche Enrico Calamai, ex console italiano, detto “lo Schindler di Buenos Aires” per esser riuscito a mettere in salvo negli anni Settanta più di 300 perseguitati dal regime dei colonnelli: “Quest’ultimo progetto di legge che sta per essere approvato sembra aprire la strada a una progressiva cancellazione dei diritti del lavoro, senza alcuna contropartita, brutalmente, in nome del libero mercato”.

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