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Casi Covid nel Genoa, l’infettivologo Bassetti: “Rischia di essere Waterloo dei tamponi”

Nonostante un primo tampone negativo, i successivi esami hanno rilevato 14 positività. Bassetti: "Più spazio alla clinica con lo studio di segni e sintomi"

Pubblicato:29-09-2020 10:50
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 19:57

matteo bassetti
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GENOVA – “Quello che sta accadendo al Genoa calcio potrebbe rappresentare la Waterloo dei tamponi”. Lo scrive su Facebook il direttore della clinica di Malattie infettive dell’ospedale San Martino di Genova, Matteo Bassetti, dopo i 14 casi di positività riscontrati tra calciatori e membri dello staff rossoblu.

“RISCHIAMO DI FAR CIRCOLARE FALSI NEGATIVI”

“Dopo poche ore dall’esito di tamponi negativi per tutta la squadra– ricorda l’infettivologo- si è assistito a numerose positività con probabili conseguenze importanti sul futuro del campionato di serie A. I tamponi possono dare, da una parte, una falsa patente di negatività e di liberi tutti e, dall’altra, produrre un esercito di positivi asintomatici. Rischiamo di far circolare soggetti negativi al tampone, ma in fase di incubazione, che trasmettono il virus e chiudere in casa altri con tampone positivo (o debolmente positivo) che non trasmettono a nessuno”.

“PIÙ ATTENZIONE A SEGNI E SINTOMI”

Per questo, conclude il presidente della Società italiana di terapia antinfettiva, “occorre rimettere al centro la clinica fatta di segni e sintomi che, unita alla virologia, rimane lo strumento migliore per la gestione di questa pandemia. D’altronde, abbiamo sempre fatto così nella gestione delle malattie infettive”.


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