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Renzi: “Bonaccini è il vero vincitore”. Salvini? “Non è finito”

A Bonaccini dice 'bravo' e al governo Renzi chiede di 'lavorare per un'agenda riformista'. Salvini? "Ha sbagliato e perso, ma non è finito. Serve orizzonte di medio periodo"

Pubblicato:28-01-2020 10:45
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 16:54
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BOLOGNA – Il risultato delle elezioni in Emilia-Romagna? “Stefano Bonaccini è il vero vincitore. Tutti gli altri possono metterci il cappello, ma poi chi è stato sul campo per cinque anni ‘sul pezzo’ a dimezzare la disoccupazione e a lavorare quotidianamente per l’Emilia-Romagna, quindi per me la vittoria ha il suo nome e il suo cognome”. Lo dice Matteo Renzi a Circo Massimo su Radio Capital.

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Quanto a Salvini, l’ex premier ed ex segretario del Pd non nasconde la soddisfazione perchè “chi aveva immaginato di costruire una campagna di scontro è rimasto al palo e questo credo sia un bene- dice Renzi-. Per l’Italia, innanzitutto, ma anche perchè dà il senso che c’è la possibilità di vincere contro il populismo per me attraverso il buon governo“. Per Renzi quello che è successo in Emilia-Romagna è che “il populismo viene fermato dal buon senso”.


Quanto alla caduta di Salvini per aver peccato di personalizzazione (comportamento che una semiologa dell’Università di Bologna ha accostato a quello fatto da Renzi col referendum del 2016 chiamandola ‘sindrome del Matteo‘), Renzi osserva che “di personalizzazioni Salvini ne ha fatte tante” e “ha fatto la stessa campagna” anche in altre regioni (Umbria, Basilicata, Piemonte, Friuli, Sardegna) e “altrove gli ha funzionato”.

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“Più che concentrarmi sugli errori di Salvini- prosegue Renzi- ragionerei sul perchè l’Emilia-Romagna ha avuto la capacità di resistere”. Tra i tanti elementi ci sono “le sardine che hanno occupato le piazze dando una speranza a tante persone”, ci sono “tanti candidati che hanno corso ottenendo buoni risultati”. Ma la vera differenza, per Renzi, “l’ha fatta il buon governo di Bonaccini“. 

Per Matteo Renzi “Salvini non è finito” e “bisognerebbe che il periodo avesse un orizzonte di medio lungo periodo”, andando avanti “passo dopo passo”. Dei 5 stelle l’ex premier è costretto a constatare “un momento di grande difficoltà” e un “declino” che giudica ormai “inesorabile”. Mentre al governo Conte manda un messaggio: “Deve lavorare, cambiare marcia e stilare un’agenda riformista”. I primi due punti suggeriti da Italia viva sono “i cantieri e una semplificazione totale del sistema della pubblica amministrazione attraverso la digitalizzazione”.

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