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Tg Mondo Hi-Tech, edizione del 26 aprile 2023

Si parla di Africa, centro studi fisica teorica al sud e dell'Osservatorio astronomico delle Madonie

Pubblicato:26-04-2023 15:58
Ultimo aggiornamento:26-04-2023 15:58

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AFRICA, LE SFIDE PER LO SVILUPPO PARTONO DALLE DONNE

Ci vorranno ancora 132 anni per colmare il divario di genere globale, secondo dati del World Economic Forum, ma le donne sono sempre più al centro delle agende politiche dei governi e delle istituzioni internazionali, con miglioramenti anche nei Paesi più svantaggiati. Progressi che vanno sostenuti e incrementati, rispondendo in particolare alla sfida dei cambiamenti climatici e della digitalizzazione. E’ il monito che emerge da ‘Leadership, inclusione e diversità: contesti per una reale sostenibilità’, un webinar organizzato dalla Luiss con l’associazione Le Reseau nell’ambito della terza edizione del Programma diaspore. Leadership, inclusione e diversità che sono “elementi indispensabili per l’agenda stessa del Diaspora Program”, sottolinea Marco Francesco Mazzù, recruiting leader e professore di Marketing e Digital della Luiss. “Spesso i ruoli dirigenziali in ambito aziendale vengono assegnati a chi ne fa richiesta e non a chi ne ha le naturali qualità e che spesso non è interessato ad assumere incarichi”, aggiumgee Michele Sorice, docente di Sociologia politica e della comunicazione, “una contraddizione che deve suggerire più in generale di “scegliere i leader dal basso” e “coinvolgendo di più la popolazione: è lì che troveremo i futuri leader”. Un suggerimento che raccoglie Joy Zenz, che nel 2008 ha fondato la piattaforma ‘African Women in Europe’ (Awe): una realtà che oggi mette in contatto 6mila imprenditrici di origini africane in Europa e nel resto del mondo con imprese e investitori. “Sostenere le donne significa sostenere lo sviluppo della comunità” dice Zenz, nata in Kenya e oggi residente in Germania. “Awe è presente in 20 Paesi e lavoriamo con le donne soprattutto in ambito digitale, perché è importante che siano connesse e quindi raggiungibili”. Ciò permette loro di “entrare nel commercio e in particolare nel settore manifatturiero”, spiega la fondatrice. La piattaforma ha già “mobilitato oltre 4mila imprenditrici nell’ambito dell’Area di libero scambio africana e accordato 20 grant per l’avvio di attività imprenditoriali”.

A POLLICA PRIMO CENTRO STUDI FISICA TEORICA NEL SUD

Nasce il Pollica Physics Centre, il primo centro studi internazionale dedicato alla fisica teorica con sede nel Mezzogiorno. Proprio in queste settimane, infatti, è stato ufficialmente costituito il Centro nato a Pollica, perla del Cilento, sulla scia del successo dei workshop internazionali promossi in estate grazie all’impegno del Comitato direttivo. Modellato sulle esperienze internazionali dell’Aspen Center For Physics in Colorado e del Kavli Institute for Theoretical Physics in California, l’idea del Pollica Physics Centre prende vita nel 2015 dall’idea di tre giovani fisici italiani che hanno ideato il ciclo di conferenze e il progetto del Centro Studi: Mario Martone, docente del King’s College di Londra, Angelo Esposito, oggi professore a La Sapienza, e Chiara Toldo, ricercatrice ad Harvard. Il progetto, realizzato con il supporto della Regione Campania, del Comune di Pollica, dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, dell’Università degli Studi di Salerno e dell’Istituto nazionale di Fisica Nucleare, si propone di trasformare il Comune cilentano in un punto di riferimento per gli studi scientifici, avvicinando il territorio a materie spesso considerate complesse e di difficile comprensione. Nelle settimane dei workshop, infatti, i ricercatori e i docenti si confrontano quotidianamente con il vissuto del Borgo, in uno scambio di esperienze reciproche. Nel 2022, oltre 80 fisici teorici provenienti da tutto il mondo hanno preso parte ai seminari promossi nel Castello dei Principi Capano. L’edizione di quest’anno prenderà il via il 29 maggio e terminerà nella seconda metà di giugno.

SICILIA. GIUNTA: OSSERVATORIO ASTRONOMICO MADONIE DI INTERESSE STRATEGICO, SOSTEGNO DAL GOVERNO REGIONALE AL PROGETTO

L’installazione del telescopio ‘Flyeye’ dell’Agenzia spaziale europea sul Monte Mufara, nelle Madonie, con la contestuale realizzazione di un Osservatorio astronomico, “rappresenta un’opera di interesse strategico per la Regione Siciliana” che consentirà lo svolgimento “di importanti attività di ricerca”. Lo stabilisce la delibera approvata dalla giunta regionale siciliana, su proposta dell’assessora del Territorio e ambiente Elena Pagana, con cui il governo regionale ribadisce “la volontà di dotare la Sicilia di una struttura dall’altissimo valore scientifico e di trovare una soluzione per superare gli attuali impedimenti”. La nuova costruzione, infatti, ricadrebbe nella zona A del Parco, a oltre 1.850 metri di altezza, dove vige un divieto di inedificabilità assoluta, prevista dal Codice dei beni culturali e del paesaggio. “Sono in corso interlocuzioni con il governo nazionale per superare le criticità contenute nel testo della norma approvata in Finanziaria che avrebbe dovuto autorizzarne l’installazione”, spiegano da Palazzo d’Orleans. La realizzazione dell’Osservatorio sul Monte Mufara “porrebbe la Regione Siciliana al centro della scena mondiale nel settore scientifico di riferimento”, valutano dalla Regione Siciliana, “consolidando una tradizione che nel corso dei decenni ha visto la creazione di realtà, quali l’Osservatorio di Palermo, l’Osservatorio astronomico di Catania, il Centro di cultura scientifica ‘Ettore Majorana’ di Erice, che hanno avuto importanti e positive ricadute socio-economiche legate all’operatività delle strutture e al turismo congressuale e scientifico”.


DEEPTECH ALLIANCE A NAPOLI PER LANCIO SECONDA EDIZIONE

Si è conclusa nella sede della Apple Developer Academy, la due giorni napoletana di kick off del Clean Energy Program della DeepTech Alliance, organizzazione internazionale con l’obiettivo di collegare le startup con aziende e investitori e consentire alle iniziative imprenditoriali di trovare il capitale e le opportunità di business per crescere a livello internazionale. L’evento, organizzato da PoliHub – Innovation Park & Startup Accelerator del Politecnico di Milano, in collaborazione con l’Università Federico II di Napoli, ha aperto la seconda edizione del programma di accelerazione, dedicato alle startup specializzate in “energia pulita”. La scelta di Napoli, dopo l’evento di chiusura della prima edizione, nel 2022, a Milano, è un riconoscimento per un territorio sempre più rilevante sulla scena dell’innovazione italiana ed espressione della volontà di rafforzamento dell’ecosistema. Il Clean Energy Program supporta le startup partecipanti nell’individuare opportunità e partnership strategiche con aziende di tutta Europa, aiutandole a trovare partner, clienti B2B e investitori in nuovi mercati. “Le startup deep tech possono fornire le soluzioni alle grandi sfide globali e l’iniziativa DeepTech Alliance credo possa essere di grande stimolo affinché l’Europa attragga e generi la prossima generazione di aziende deep tech globali”, dice Valeria Fascione, assessore alla Ricerca, Innovazione e Startup della Regione Campania, “l’approccio Open Innovation, che collega le startup con aziende e investitori, crea una connessione proficua tra tecnologie, capitali e opportunità di mercato. Con soddisfazione accogliamo a Napoli la Deep Tech Alliance, sicuri che questa occasione possa generare nuove contaminazioni e valore aggiunto per il nostro territorio”.

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