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I cittadini di Ciampino preoccupati per gli autodemolitori alla Barbuta

Gruppo CIVES: "Soluzione oggettivamente inaccettabile e contraria all'interesse nazionale della tutela ambientale"

Pubblicato:25-06-2023 14:03
Ultimo aggiornamento:25-06-2023 14:04

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ROMA – “Siamo un gruppo spontaneo di persone e scriviamo questa lettera aperta, anche a nome di tutti i nostri concittadini, preoccupati per il progetto di collocazione degli autodemolitori romani sull’area dell’ex campo nomadi della Barbuta“. Inizia con queste parole la missiva a firma del gruppo CIVES Ciampino.
“La nostra è una città che soffre pesantemente la vicinanza con Roma Capitale in termini di densità abitativa, di rumore proveniente dall’aeroporto G.B. Pastine (abbiamo sopportato più di 200 voli giornalieri), dell’inquinamento proveniente dal G.R.A. e dal traffico di attraversamento. Ciampino- prosegue il testo- è stata sempre definita una ‘città dormitorio’, perché la vita lavorativa e sociale dei suoi abitanti si svolge nella Capitale e ciò a discapito del nostro sviluppo economico e culturale”.
Il gruppo CIVES Ciampino denuncia inoltre che “l’area della Barbuta si trova a ridosso dei nostri confini e durante l’insediamento del campo nomadi abbiamo spesso respirato i fumi provenienti dai roghi tossici che provenivano da quell’area. Sappiamo che tra il 2019 e il 2020 Roma Capitale aveva presentato un ‘Piano per l’individuazione dei centri di raccolta e impianto di trattamento dei veicoli fuori uso’ che individuava 17 siti potenzialmente idonei in tutto o in parte. Nonostante ciò ci chiediamo come mai l’Amministrazione capitolina oggi adotti l’unico criterio del ‘fuori G.R.A.'”.
“Sarebbe interessante- prosegue il documento- sapere quali siano i criteri oggettivi di maggiore idoneità riscontrati sull’area ex Barbuta, rispetto ai siti già individuati dal predetto Piano. È evidente come la scelta operata non tenga conto di una serie di rischi legati alla sicurezza dei voli, all’inquinamento di un’area vastissima, alla contaminazione dell’acqua della Sorgente Appia, alla sicurezza del nodo ferroviario di Ciampino, alla vicinanza col G.R.A. che sarebbe strategica per una serie di attività illecite come furti di autovetture, gestione illecita di rifiuti inquinanti, truffe assicurative e simulazioni di reato (ricordiamo il sequestro di 8 autodemolitori avvenuto a Roma nel 2020) e non ultimo la vicinanza di un sito protetto come il Parco dell’Appia Antica“.
“Comprendiamo i cittadini romani- si legge inoltre nel testo- che si trovano a convivere con attività economiche altamente rischiose come quelle delle autodemolizioni, ai quali dopo l’incendio a Viale Palmiro Togliatti va tutta la nostra solidarietà. Però l’intenzione manifesta di collocare tutti gli autodemolitori alla Barbuta è una soluzione oggettivamente inaccettabile e contraria all’interesse nazionale della tutela ambientale, che richiede una dislocazione omogenea delle attività pericolose. Al di là dell’aeroporto di Ciampino esiste una città, è ora che se ne tenga il dovuto conto”.
“Con questa lettera- conclude il gruppo CIVES Ciampino- vogliamo sottoporre la situazione all’attenzione di codesta redazione, certi che la sua partecipazione alla causa dei cittadini ciampinesi aiuterà a sollecitare tutti gli Organi istituzionali preposti a riconsiderare il progetto di Roma Capitale per individuare soluzioni alternative”.

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