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Zaia: “Vorremmo dedicare parte dei vaccini ai ventenni”

Il governatore del Veneto pensa di ritardare l'immunizzazione dei 30enni per aprire ai più giovani: "Saranno i più esposti con la mobilità estiva"

Pubblicato:24-05-2021 13:30
Ultimo aggiornamento:24-05-2021 13:53

MANIFESTAZIONE DEL CENTRO DESTRA ORGOGLIO ITALIANO
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VENEZIA – “Io penso che dovremmo dare un’opportunità ai giovani prima che a quelli di mezza età, perché penso alla grande mobilità estiva e che la più grande esposizione ce l’avranno i ragazzi”. Lo afferma il presidente della Regione Veneto Luca Zaia oggi in conferenza stampa dalla sede della Protezione civile regionale a Marghera, anticipando le sue intenzioni per il momento in cui si verificherà il “liberi tutti” nella prenotazione del vaccino contro il Covid.

“Vorremmo dedicare un contingente di vaccini ai più giovani”, continua Zaia, ipotizzando che ad esempio “otto dosi su 10” potrebbero essere riservate ai 20enni. Considerando che, come precisa il presidente, “adesso stiamo vaccinando dai 40enni in su”, questo significherebbe di fatto andare a ritardare la vaccinazione dei 30enni.

“A BREVE APRIAMO LE AGENDE FINO AL 30 GIUGNO”

“A ore apriremo le agende vaccinali fino al 30 giugno – annuncia Zaia -. Per farlo bisogna avere certezze sull’arrivo di vaccino e quindi un pezzo di carta che certifichi che ci sarà la consegna, perché non vogliamo far fissare ai cittadini la data di vaccinazione e poi doverla disdettare”, continua il presidente.


IL VENETO APRE A CHI HA L’ESENZIONE TICKET PER PATOLOGIE

Nelle prossime ore la Regione Veneto aprirà la possibilità di prenotare il vaccino contro il Covid anche ai soggetti di qualsiasi età “di categoria 4, ovvero con esenzione dal ticket per patologie come celiachia, diabete o altre” annuncia il presidente della Regione. “È una coorte di 444.000 persone di cui molti hanno già ricevuto il vaccino. Ne restano da vaccinare 194.000 e intanto apriremo 95.000 posti”, conclude Zaia.

“VACCINI AI TURISTI IN VACANZA? SERVE UNA DECISIONE NAZIONALE”

L’approccio al vaccino in vacanza varia a seconda del contesto turistico in cui ti trovi, altre Regioni hanno esigenze diverse ma quando parla il Veneto parla la prima Regione in Italia per turismo” spiega Zaia rispondendo alle domande dei giornalisti. “Per noi sarebbe impensabile partire con accordi bilaterali, rischieremmo sempre di dimenticare una parte grande della torta di visitatori… Penso che una decisione nazionale la si debba prendere e spero che questa partita non diventi per qualcuno un totem – continua Zaia – dopodiché per fare vaccini ai turisti ci vogliono i vaccini“, conclude.

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