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VIDEO | De Magistris: “Ricordare Siani è rinnovare l’anticamorra”

Il sindaco di Napoli ricorda Giancarlo Siani, il giovane cronista de Il Mattino che il 23 settembre del 1985 veniva ucciso dalla camorra

Pubblicato:23-09-2020 08:38
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 19:56
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NAPOLI – “Mai come di questi tempi abbiamo bisogno di sapere che in questa citta’ e nel nostro Paese ci fu un giovane di 26 anni che 35 anni fa, rischiando la vita e guadagnando poco e forse isolato anche nel suo ambiente, raccontava verita’ scomode di intrecci tra camorra e politica“.
Luigi de Magistris, sindaco di Napoli, ricorda Giancarlo Siani, il giovane cronista de Il Mattino che il 23 settembre del 1985 veniva ucciso dalla camorra, a causa delle sue inchieste che svelavano i rapporti tra criminalita’ organizzata e politica.


Il sindaco e’ intervenuto alla cerimonia in ricordo del giornalista, sulle rampe che nel quartiere Arenella portano il nome di Giancarlo Siani: “Anche oggi, – ha detto de Magistris – dove c’e’ un contagio criminale che avanza, c’e’ bisogno di questo tipo di giornalismo autonomo, indipendente, plurale e coraggioso e lo stesso vale per la magistratura. Non e’ un giorno solo di retorica – ha precisato il primo cittadino -, di fiori, di lapidi, di discorsi, ma e’ un giorno in cui Napoli rinnova il suo schieramento autentico, anche con il suo sindaco, – conclude – contro le mafie e contro gli intrecci tra mafia e politica e corruzione“.

FICO: “LOTTARE OGNI GIORNO PER SCONFIGGERE LA CAMORRA”

“Giancarlo rappresenta per Napoli una figura fondamentale. Un giornalista di 26 anni ammazzato in quel mondo per fare davvero il suo lavoro e’ un esempio positivo per la citta’ e ci ricorda quanto Napoli e la nostra regione possano essere feroci. Ogni giorno dobbiamo lottare affinche’ la nostra citta’ sia completamente libera dalla camorra. Dobbiamo fare in modo che tutte le mafie siano sconfitte, non possiamo dimenticarlo perche’ forse e’ il primo problema del Paese”.
La terza carica dello Stato, ha partecipato a Napoli ad una iniziativa promossa dall’Ordine nazionale e regionale dei giornalisti, ricordando l’importanza di “raccontare la storia di Giancarlo”, ringraziando la famiglia del giornalista per il lavoro che svolge nelle scuole. “È un lavoro straordinario – ha spiegato – che va riconosciuto. Sono qui per loro, per Giancarlo e per gli studenti di tutta Italia”.

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