NEWS:

Il ministro Musumeci tuona contro la magistratura: “Una minoranza è comunista”

In terra ligure orfana del governatore Toti, l’esponente di governo attacca: “E’ ora di rivendicare il primato della politica”

Pubblicato:10-05-2024 14:00
Ultimo aggiornamento:10-05-2024 23:05

musumeci presidente regione sicilia
FacebookLinkedInXEmailWhatsApp

ROMA – L’inchiesta Toti scuote ancora la politica. Nelle ore immediatamente successive all’ordinanza di custodia cautelare nei confronti del Presidente della Regione Liguria, c’è chi aveva parlato di giustizia a orologeria, tanto da indurre gli inquirenti a chiarire le origini delle indagini, avviate nel 2020. A ben più di un mese, quindi, dalle elezioni europee (8-9 giugno 2024, ndr).

LEGGI ANCHE: Giustizia a orologeria contro Toti? La Procura: “La richiesta di arresto è del 27 dicembre”

LEGGI ANCHE: Com’è nata e cosa sappiamo dell’inchiesta Toti. L’ombra di Cosa Nostra sulle elezioni


Oggi, a lanciare una nuova stoccata alla magistratura, o meglio a una parte di essa, è un esponente del Governo: il ministro per la Protezione civile e le Politiche del mare Nello Musumeci. 

“PREGIUDIZIO NEI CONFRONTI DI CHI NON E’ DI SINISTRA”

Dal Festival De Portibus a La Spezia, nella terra orfana del suo governatore, attacca: “La magistratura per la grande maggioranza è fatta da persone equilibrate, perbene, che guadagnano bene ma vogliono fare il proprio dovere. Poi c’è una minoranza, che si è formata nelle università, nelle organizzazioni giovanile di estrema sinistra, che è rimasta comunista. Si alimentano alla fonte del rancore, del pregiudizio nei confronti di chi di sinistra non è. È risaputo”.  

“TORNIAMO A RIVENDICARE IL PRIMATO DELLA POLITICA”

Musumeci poi si concentra sul rapporto tra politica e magistratura, con la bilancia che, a suo dire, pende verso la seconda: “O torniamo a rivendicare il primato della politica, o altrimenti la magistratura continuerà ad avanzare su un terreno che non è suo e la politica continuerà ad avere il complesso dell’arretramento. Da trent’anni a questa parte la magistratura avanza acquisendo spazi che non sono suoi. Se avanza la magistratura arretra la politica. La politica – ha aggiunto – ha perso la sua autorevolezza, delegando alla magistratura compiti che sono propri della politica. E se uno dei due ordinamenti arretra, l’equilibrio su cui si regge la democrazia viene meno”.

LE RESPONSABILITA’ DELLA POLITICA E “LE MELE MARCE”

Per Musumeci, la colpa non è solo della “magistratura politicizzata”. Lo squilibrio è anche per “responsabilità anche della politica che negli ultimi venti anni ha perso l’orgoglio del proprio ruolo: anche all’interno della classe politica c’è qualche mela marcia, ma per eliminarla non dobbiamo aspettare che arrivi la procura della Repubblica, è la stessa politica che deve avere il coraggio di isolare la mela marcia; perché quando arriva la magistratura il male è già fatto – ha aggiunto – . Lo stesso vale per la magistratura. La maggior parte della magistratura equilibrata deve neutralizzare chi è ancora convinto di poter utilizzare un’arma così sofisticata qual è quella della magistratura per vendicare chissà quali complessi culturali e mentali”, ha concluso.

Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it