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Report del Consiglio Grande e Generale di San Marino del 20 dicembre – pomeriggio

Di seguito un estratto degli interventi odierni

Pubblicato:20-12-2023 19:16
Ultimo aggiornamento:12-01-2024 12:10

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SAN MARINO – Nella seduta pomeridiana riparte l’esame del Bilancio Previsionale 2024, senza però- come emerge dai primi interventi dei consiglieri- si sia raggiunta una quadra sugli emendamenti e sulla loro possibile riduzione, malgrado il confronto serrato iniziato in mattinata fuori dall’Aula consiliare che aveva portato alla sospensione dei lavori. Così, nell’ultima parte della seduta del pomeriggio, prima di affrontare l’ultimo articolo della Finanziaria, il 19, quello relativo all’entrata in vigore della legge, l’Aula inizia l’esame del primo dei 127 emendamenti dei gruppi di opposizione su cui non si è giunti a una mediazione.

Nel pomeriggio l’esame del Bilancio 2024 prosegue dall’ Articolo 16 “Disposizioni contabili relative al bilancio” a cui il governo presenta un emendamento per aggiungere due comma, il 4 e il 5, su cui interviene duramente l’opposizione, chiedendo quale sia la loro ratio. Ma soprattutto, nella discussione, i consiglieri intervengono per aggiornare sulla situazione di stallo nelle trattative tra opposizione e maggioranza sugli emendamenti. Di seguito un estratto del dibattito:
Alessandro Rossi, Gruppo Misto
: Una richiesta di chiarimento, sul comma 5 in particolare, se il Segretario ci dà motivazione dello stesso.
Emanuele Santi, Rete: E’ surreale proseguire l’esame senza spiegare le dinamiche che si stano verificando in Aula. Ieri sera abbiamo avuto la richiesta da parte di governo e maggioranza di confrontarsi sugli emendamenti accoglibili. Ogni gruppo ha fatto una lista di priorità e questa mattina ci siamo riuniti alle 8 di mattina, fino ad adesso. E la maggioranza si era resa disponibile a riformulare e accogliere alcuni di questi emendamenti. Ma oggi alle 13 purtroppo dobbiamo prendere atto che queste riformulazioni sono parziali o non sono proprio arrivate o si prevedono deleghe. Mentre rispetto all’Articolo 16, anche io non ricordo in che cosa consiste. Dato che non c’è l’importo, chiederei anche io una spiegazione, in particolare sul Fondo straordinario di solidarietà. La prima volta che fu stanziato aveva diversi milioni di euro, mentre qui non è precisato l’importo, gradirei che il Segretario ci dicesse di quale importo parliamo e quale sia la destinazione.
Francesco Mussoni, Pdcs: Noi stiamo svolgendo una trattativa con tutta l’opposizione, in particolare con il gruppo Rete ci sono un paio di passaggi difficili su cui trovare una sintesi e questo ha allungato i tempi di una sintesi con tutta la minoranza, ma siamo convinti che il Bilancio, come l’Art. 16, debbano avere una pertinenza e ci devono essere emendamenti con una logica per interesse del paese. Se invece qui qualcuno vuole portarci all’esercizio provvisorio sul bilancio, lo verremo evitare. Detto questo, l’Art 16 è uno di quegli articoli centrali di contabilità generale, noi su questo articolo non abbiamo particolari osservazioni e siamo convinti che la procedura all’art.3 bis abbia una sua pertinenza chiara e anche l’emendamento del governo, che sosteniamo, perché dà ulteriore chiarezza al bilancio.
Iro Belluzzi, Libera: Come Libera abbiamo cercato di arrivare a un passaggio ordinato legato alla legge di bilancio, senza una emendazione che vada a preparare la campagna elettorale. Mettiamo da parte le polemiche e cerchiamo di arrivare a una conclusione. Io guardo sempre al partito di maggioranza relativa come quello responsabile che deve garantire il buon ordinamento dei vari passaggi istituzionali. Mi sembra infatti fuori luogo inserire un emendamento del governo dove si rimanda all’Assestamento di bilancio per opere strategiche che non verranno mai realizzate. Sarebbe stata cosa buona e giusta ritirare l’emendamento del governo.
Guerrino Zanotti, Libera: Anche io credo vada fatta una premessa sulla situazione che tiene ancora in stallo l’Aula consiliare sulla legge di bilancio. C’era un impegno assunto dopo l’esperienza della legge di Variazione di Bilancio che ha tenuto impegnato il Consiglio per tre mesi, impegno che ha riguardato tutti, di arrivare non impreparati alla legge di Bilancio in seconda lettura, come poi invece siamo arrivati per l’ennesima volta. Non stiamo facendo una compravendita, ma stiamo cerando solo di fare un buon servizio al Paese, se gli incontri non hanno ancora dato l’esito sperato, non è che vogliamo mettere la bandierina su qualcosa, l’intento è di voler fare qualcosa di buono per tutti.
Roberto Ciavatta, Rete: Siamo chiamati a tornare alla discussione sull’articolato. Mi auguro che il governo indichi le ragioni per cui ha portato questi emendamenti, per comprenderli. L’aggiunta dei comma 4 e 5 non è chiara e si richiede che il Segretario per le Finanze ci dia una indicazione puntuale sulle ragioni per introdurre la possibilità di fare delle Variazioni inerenti alle leggi di spesa per la realizzazione di infrastrutture in corso dell’anno, nel momento in cui in ogni angolo dell’Aula consiliare si sta invece discutendo se il governo sta cadendo e come presentarsi alle elezioni… mi sembra poco serio…
Il capogruppo Mussoni ha accusato l’opposizione di voler portare il Paese all’Esercizio provvisorio e rispedisco al mittente l’accusa. Chi sta rischiando di fare questo è proprio il capogruppo e la Dc, perché dopo due giorni in cui si tentava di raggiungere la quadra, per arrivare celermente alla chiusura dell’articolato, ora ritengo che sarà molto difficile, se dobbiamo rimetterci a discutere su ogni articolo, non prevedere una ulteriore convocazione per chiuderlo. La Dc rischia sì di condurre all’Esercizio provvisorio. Sull’articolato richiederei che il Segretario ci indichi chiaramente quali sono le valutazioni che hanno indotto a questo emendamento.
Fernando Bindi, Rf: La mia parte politica dà prova di avanzare proposte su cui mi pare ci sia dibattito ampio e non particolarmente in contrapposizione. Non abbiamo nessuna intenzione di portare il governo all’Esercizio provvisorio. Se poi ci sarà, non è possibile imputarlo all’opposizione. Quando siamo stati invitati dal Sds Finanze per parlare in anteprima la linea della legge di bilancio, avevamo fatto presente che le deleghe erano un po’ troppe, ma non abbiamo fatto una guerra di religione, ci aspettavamo che dalla maggioranza si comprendesse che la richiesta di tagliare molte deleghe fosse razionale. Non vorrei invece che la maggioranza avesse preso la decisione di trascinare una legislatura in crisi oltre ogni ragionevole tempo, per poter fare campagna elettorale attraverso le delibere del Congresso. Se riteniamo che una fine legislatura sia ordinata il più possibile, ciò significa ‘nessuno faccia forzature’, in primis governo e il partito ‘più grosso’.
Alessandro Bevitori, Libera: Intervengo per cercare di chiedere al Segretario se ci può dare qualche spiegazione relativamente a questo articolo che non riesco a comprendere.
Marco Gatti, Sds per le Finanze e il Bilancio: Il comma 4 inserito è riferito a una specifica rispetto alla legge sulla Contabilità dello Stato per un chiarimento sulla legge di spesa, La Commissione controllo della Finanza pubblica ci ha indicato che, nel caso di utilizzo della legge di spesa per una grande opera , per esempio l’ ospedale, si deve venire in Aula a indicare qual è la spesa e come la si finanzi, questo serve per chiarire che la legge di spesa porta in sé anche una variazione di bilancio. Il Comma 5 è legato invece alla chiusura dei contratti della Pa che sapete sono prossimi a scadenza, per mantenere competenze nei vari esercizi. Abbiamo dato copertura normativa in modo che così si possa avere una più corretta gestione dei costi della Pa sull’esercizio di competenza. E ci consentirà di calcolare subito gli arretrati.
Nicola Renzi, Rf: Sulla contingenza politica, credo sia necessario uno sforzo ulteriore a questo punto, questa mattina ci siamo confrontati e valuto il confronto sì tardivo, ma in qualche modo opportuno. Ci spiace che tanti dei contenuti da noi proposti siano demandati a deleghe e non siano subito attuativi, ci rendiamo conto però che siamo un Aula composta da tante forze politiche, noi abbiamo portato la nostra priorità, ovvero lottare contro il carovita, certamente mi sembra stia prevalendo la tecnica del muro contro muro e della dilazione dei tempi, francamente non è utile a nessuno. Piuttosto che portare avanti queste modalità, dovremmo capire che ogni forza politica deve essere riconosciuta nella sua dignità in Aula e dobbiamo fare tutti uno sforzo per mettere insieme le idee migliori di tutti. Non siamo in un momento ordinario, è una Finanziaria pre-elettorale, se vogliamo portarla a casa in modo ordinato, bisogna che qualcuno lo sforzo se lo accolli, e guardo a governo e maggioranza.
Giovanni Maria Zonzini, Rete: Mi sembra che, quando si prevedono interventi onerosi per l’Ecc.ma Camera, vi sia obbligo di inserire le coperture per legge. Qui si parla di opere strategiche e prioritarie riferite al libro dei sogni degli articoli precedenti, ma non è questo il modo di inserire in Finanziaria una ‘non copertura finanziaria’ di queste opere, dando la possibilità di inserirle poi in un Assestamento di bilancio che non sarà questo governo a fine corsa a portarlo in Aula.
Matteo Zeppa, Rete: Chiedo al Segretario maggiori specifiche, se non è stato un errore l’inserimento del comma 5.
Andrea Zafferani, Rf: Trovo anche io importante sottolineare la necessità di fare un ulteriore sforzo per portare avanti il lavoro. Dopo la cernita fatta dall’opposizione sugli emendamenti, gradiremmo sia possibile lavorare e ci si venga incontro da parte di tutti. Invece arriverà il non accoglimento o il rinvio a deleghe, non era questo lo spirito di quello di cui abbiamo discusso questa mattina. Sugli emendamenti del governo chiedo al Segretario- rispetto la sua spiegazione, in cui identificava la necessità che le leggi di spesa andassero di pari passo con l’assestamento di bilancio- in relazione al comma 3 bis, perché utilizzare il verbo “può” anziché verbo “deve”, che vedrei più opportuno.
Grazia Zafferani, Gruppo misto: Questo emendamento del governo al comma 4, da parte mia, è l’ennesima prova che questa finanziaria altro non è che una campagna elettorale. Bisogna inserirlo per dare un messaggio a qualcuno che nel prossimo governo ci sarà questa possibilità di realizzare infrastrutture non definite. Non c’è giustificazione per tale emendamento.
Maria Katia Savoretti, Rf: Da parte di Rf c’è stata massima disponibilità al confronto, vogliamo portare a casa anche noi una legge di bilancio il più corretta possibile, chiara e che preveda interventi a sostegno del Paese. Riportando l’attenzione sull’articolo 16 e sull’emendamento del governo non è molto chiara quale sia la definizione vera di cosa si voglia fare con i comma 4 e 5. Sembra ancora che il governo voglia rimandare, ricordo che abbiamo approvato un articolo con l’elenco della ‘spesa’, una lista di infrastrutture ritenute necessarie al paese e qua ci troviamo un emendamento che aggiunge non si capisce cosa, ma infrastrutture e opere pubbliche strategiche. Allora dovete chiarire quali sono uno volta per tutte. E’ l’Aviosuperficie di Torraccia?
Daniela Giannoni, Rete: Questo emendamento rende ancora più confusionario l’elenco di cui abbiamo discusso ieri di opere che in un anno non si possono realizzare. Allora era il caso di individuare in quella sede le priorità, in modo che in questo articolo oggi sapremmo di quale infrastrutture pubbliche strategiche si sta parlando. Nella contrattazione degli emendamenti che non ha dato il frutto sperato si parla di concretezza: almeno negli ultimi mesi di legislatura si prevedano decisioni più pragmatiche e on irrealizzabili. Al momento questa volontà non ci sembra ci sia e continueremo a dibattere punto per punto tutti gli emendamenti che le opposizioni hanno deciso di mettere in questa Finanziaria.
Sara Conti, Rf: Se da un lato comprendo meglio le disposizioni dell’emendamento che aggiunge il comma 5- è razionale che sia prevista questa possibilità- invece capisco meno quello che si prevede al comma 4, e quindi aggiunta comma 3 bis alla legge relativa contabilità dello Stato. Ovvero la possibilità di prevedere e individuare in una procedura di Variazione di bilancio ulteriori opere strategiche, quando già nella legge di Bilancio abbiamo un elenco di opere infrastrutturali definite strategiche, opere che giusto ieri abbiano criticato per mancanza di priorità. Data la presenza già in legge di bilancio di questa serie di opere preannunciate, non comprendiamo quale sia necessità di inserire la possibilità in Variazione di destinare fondi a opere pubbliche individuate quali strategiche.
Marco Gatti, Sds Finanze e Bilancio: Evidentemente non mi sono spiegato bene sull’aggiunta al comma 4, attualmente la legge non è chiara, la legge di spesa sembra dover seguire la variazione di bilancio. Andando a vedere quello che è stato fatto nelle ultime leggi di spesa, abbiamo rintracciato al loro interno articoli delle leggi di Bilancio. Ci siamo quindi confrontati con gli uffici amministrativi e con la Commissione per la finanza pubblica per capire se è una procedura corretta. La risposta è stata che la procedura non è chiara, allora abbiamo chiesto ci fosse fornito un testo che desse la possibilità di mantenere la procedura ordinaria. Per quanto riguarda il comma 5 è proprio una necessità contabile.
L’Emendamento del governo e l’articolo 16 emendato sono così approvati a maggioranza. Si procede all’esame dell’Articolo 17 “Finanziamento dei Partiti e Movimenti Politici”, e al rispettivo emendamento portato dal governo che porta, per l’anno 2024, il contributo dello Stato erogato ai partiti a 1.528.039,45, rispetto agli originari 1.509.688,45 (adeguandolo come previsto per legge in percentuale alla modifica del valore delle entrate indicato nella prima lettura). Si apre così un dibattito in cui alcuni consiglieri chiedono conto della modifica dell’importo, proprio prima delle elezioni, ma soprattutto in molti affrontano il problema– sentito a livello bipartisan- dei ‘cambi di casacca’ dei consiglieri in corso della legislatura, e delle conseguenze economiche per il gruppo consiliare originario. D’altra parte si rivendicano i diritti dei singoli consiglieri e la mancanza di un vincolo di mandato. Alla fine emendamento del governo e l’articolo 17 sono approvati.

Malgrado l’assenza di emendamenti, un ampio confronto si apre anche sull’Articolo 18 “Acquisizione di mezzi finanziari e provvedimenti di gestione della liquidità”, rispetto cui non mancano richieste, da parte dell’opposizione, di un suo ritiro. L’articolo in sostanza autorizza il congresso di Stato ad accendere mutui con Banca centrale o con istituti di credito “per sopperire ad eventuali momentanee deficienze di cassa”.
Emanuele Santi, Rete: Chiederei al Segretario a quanto ammonta ad oggi la liquidità delle casse dello Stato. Qualche mese fa ci aveva indicato intorno ai 60 mln di euro circa. Chiaro che questo articolo dà la possibilità allo Stato, nel caso si trovasse in difficoltà di liquidità, di poter accedere a mutui con banca centrale o con istituti bancari, ma spero questa sia una possibilità remota anche per l’anno 2024. Vorrebbe dire che quei 60 mln di euro ce li siamo bruciati. Mi auguro le entrate siano rilevanti e consentano di coprire quello che oggi è il disavanzo di 30 mln di euro, ma se le entrate dovessero fermarsi, fra chiusura dei mutui vecchi, la partita di Cassa etc… e quello che avanza non è altro che i soldi che ci sono come liquidità in cassa. Porrei quindi molta attenzione a monitorare questo dato che è indicatore se le scelte di bilancio sono confermate o no. Se invece la liquidità si conferma tale, significa che le previsioni siano confermate, e magari migliorano.
Nicola Renzi, Rf: Questo è un articolo che fa drizzare il pelo sulla schiena. Fino all’era precedente al debito estero ogni bilancio indicava tra gli ultimi articoli ‘è dato mandato al congresso di Stato di aprire un mutuo a pareggio per eventuale xx euro’. Questa dicitura è scompara nell’era del debito estero e succede che non c’è più un quantum da coprire riconosciuto da tutti, ma c’è una delega, una delle più impegnative, che dice che il governo in ogni momento può aprire dei finanziamenti con Banca centrale o istituti di credito e non c’è neanche indicato un limite- che siano sammarinesi- per sopperire alle mancanze di liquidità- il che significa che si possono paventare- o c’è idea di un investimento che dovrebbe essere esplicitato, oppure questo articolo non è accettabile perché spossessa il Consiglio di ogni tipo di indirizzo di controllo su spese che il governo vuole fare assumendosi l’onere della decisione.
Roberto Ciavatta, Rete: Se lo Stato avesse la necessità di liquidità per finanziarie attività e successivamente ripagare in tempi brevi l’istituto del prestito, ha la possibilità di farlo con questo articolo, per anticipazioni di breve periodo. Quest’anno però c’è più di una particolarità. Intanto la liquidità nelle casse dello Stato ci risulta tale per cui è difficile ipotizzare choc di liquidità, abbiamo un saldo di liquidità sufficiente per mettere in sicurezza le casse dello Stato, è superfluo quindi richiedere agli istituti anticipi di cassa che non sono certamente gratuiti. Sarebbe il caso di valutare quest’anno di non inserire questo articolo a Bilancio. Seconda particolarità, questo è l’anno delle elezioni ed è perciò necessaria cautela maggiore.
Alessandro Rossi, Gruppo misto: Sarebbe opportuno avere un report sulla liquidità e un monitoraggio di cui dovrebbero essere edotti i consiglieri, se proprio non si vuole renderlo pubblico. E’ la prima volta che faccio il bilancio nell’era del debito e ritengo di associarmi alle parole del consigliere Renzi che lo ritiene preoccupante, con l’effetto di dare un potere enorme al congresso di Stato. Dovremo interrogarci su questo e chiederci, se come ci dicono il paese va così bene, perché non si è tornati al vecchio strumento dell’apertura del mutuo a pareggio per la sostenibilità delle casse delo Stato. E allora quali sono le ragioni di un potenziale choc di liquidità?
Giovani Maria Zonzini, Rete. Vogliamo capire qual è attualmente liquidità a disposizione dell’Ecc.Ma Camera, di fronte a questo articolo e alla delega al congresso di fare finanziamenti nel momento in cui ci si trova alle strette, ce lo dovrebbe spiegare, se si paventa debito ulteriore rispetto quello preventivato in Finanziaria. Inoltre dobbiamo capire quali possono essere le modalità per finanziare eventuali esigenze di cassa. Ricorrere a Banca centrale per esigenze momentanee lo vediamo in modo positivo. A maggior ragione per esigenze in ordine di decine di milioni riteniamo sia opportuno che lo Stato non si finanzi all’estero, ma attraverso istituti sammarinesi.
Luca Boschi, Libera: Non solo si autorizza il governo di indebitarsi senza limite, quantitativo e se esterno o interno, e non è indicato nemmeno per fare cosa. In più ci sarà l’anno elettorale con un periodo di amministrazione ordinaria in cui il controllo del Consiglio sarà molto limitato. Non capiamo quale sia la ratio e lo scopo di avere per il congresso di Stato un assegno in bianco di tale portata.
Eva Guidi, Libera: Riterrei questo un articolo standard che va individuare esigenze di eventuali necessità che potrebbero sorgere e va a stabilire forme di credito, precisando che devono essere sostituite da modalità tecniche più strutturate. Magari Segretario ci si può prendere l’impegno di portare una reportistica periodica anche sulla liquidità, oltre che sulla posizione debitoria come già viene fatto.
Sandra Giardi, Gruppo misto: D’accordo con il consigliere Guidi sulla necessità di una reportistica periodica su questi dati.
Maria Katia Savoretti, Rf: Inviterei il Segretario a prevedere una riformulazione diversa, perché si autorizza un finanziamento con Bcsm o con primari istituti finanziari- ma ne abbiamo solo 4- e mi auguro ci si riferisca solo ai sammarinesi. E’ comunque un articolo molto pericoloso perché viene dato al congresso di Stato una delega aperta, non sono inseriti paletti e non è sicuramente accettabile.
Andrea Zafferani, Rf: E’ un articolo presente in tanti bilanci ma non deve essere trattato con superiicialità, tenendo conto che ci sarà un anno elettorale. Allora è opportuno chiedere al Segretario come si aspetta che questo articolo possa essere utilizzato, o se è stato inserito per prudenza.
Marica Montemaggi, Libera: Dovete dirci quali possono essere i motivi di anticipazione di cassa, e se si prevedono e quando periodi più critici…mi aggiungo alle richieste già avanzate dai colleghi consiglieri. Infine, con 29 voti a favore e 4 contrari, l’articolo 18 è approvato.


Prima dell’ultimo articolo del progetto di legge, il 19, che prevede la sua entrata in vigore, inizia l’esame degli emendamenti aggiuntivi depositati dai gruppi, accorpati in fondo al testo. Si tratta di oltre 120 emendamenti. Si apre un dibattito in cui da parte della maggioranza sono lanciati appelli alla serietà per scongiurare di dilatare i tempi e impedire la chiusura del Bilancio. Da parte dell’opposizione non mancano le rimostranze rivolte alla maggioranza per non volere giungere a una mediazione su emendamenti che si ritengono necessari al testo e utili per affrontare le emergenze del Paese.

Il primo è quello di Libera, aggiuntivo dell’articolo 18-1 (indicato come articolo 6 quaterdecies) “Riduzione dell’orario di lavoro settimanale”.
Lo illustra Matteo Ciacci: Questo emendamento è una proposta che da tempo cerchiamo di rilanciare e stimolare, anche alla luce di tutta una serie di ipotesi e manovre che si stano vendendo in realtà vicine che stanno sempre più prendendo in considerazione l’ipotesi di vedere una riduzione dell’orario di lavoro settimanale. Si propone di tentare una sperimentazione al fine di conciliare tempi di lavoro ai tempi di vita, ai tempi di vita famigliare e alla necessità comunque di garantire un doveroso tempo libero per il benessere psico fisico della persona. Dal confronto con il governo, mi sembra ci sia la disponibilità verso l’introduzione di questo principio nel tavolo tripartito, ma per noi è importante fare uno scatto in avanti, il nostro paese deve essere all’avanguardia e può avviare questa sperimentazione.
Maria Luisa Berti Npr: E’ uno degli emendamenti che le forze di opposizione hanno presentato alla Legge di bilancio che, come maggioranza e governo, avremmo esaurito come articolato. Va bene tutto, le forze politiche hanno gli strumenti che hanno per avanzare proposte e la tematica dell’emendamento può meritare un approfondimento. Penso però che dobbiamo esercitarci ad un ruolo più responsabile, siamo nella necessità di approvare una legge di bilancio con indirizzi economici-contabili per il prossimo anno e sarà l’ultima Finanziaria di questa legislatura, tutte le forze politiche avranno la possibilità di sottoporsi al vaglio elettorale e di svolgere un ruolo di governo e maggioranza. Il nostro esercizio responsabile sarebbe su quelle che sono effettivamente le emergenze del paese e questo emendamento non va assolutamente in questa direzione, si va a lavorare fuori il limite attuale del nostro ruolo di redazione di un articolato strettamente legato al bilancio. Questo lo potete proporre con un Odg in qualsiasi dibattito in comma comunicazioni. Cerchiamo di fare interventi responsabili invece di strumentalizzare determinati temi per altre finalità. Non condivido questo metodo. Dobbiamo portare a casa una legge di bilancio pertinente a tematiche di indirizzo contabile e finanziario, i dibattiti facciamoli in altri contesti.
Francesco Mussoni, Pdcs: Siamo qui da mercoledì scorso, da una settimana, sono le 18.50, la Finanziaria sarebbe finita, gli articoli emendantivi del testo di bilancio sarebbero stati discussi. Ora abbiamo invece 127 articoli aggiuntivi su temi estremamente interessanti e importanti, ma che sono al di fuori di un documento di bilancio di programmazione finanziaria. Adesso sta – e lo dico rivolto anche al mio gruppo– nella nostra serietà politica di condurre un ragionamento insieme per fare in modo che la legge finanziaria non sia snaturata nella sua sostanza e identità istituzionale, per fare finire un lavoro serio e non andare in amministrazione straordinaria a fine anno. Chiedo a noi stessi per primi e a tutti i colleghi in Aula di fare un esercizio di mediazione e serietà per le prossime ore che ci consenta di mantenere una impostazione adeguata al nostro ruolo. Mi auspico ci sia un incontro nelle prossime ore- e lo promuoveremo- per raccordarci, e cercheremo di trovare adeguata sintesi per terminare i lavori con ordine.
Roberto Ciavatta, Rete: Io sarei d’accordo con voi che questo e altri emendamenti non sono attinenti, se non aveste fatto una finanziaria con decine di deleghe su tutto, su temi che ancora non ho capito perché si è voluti portarli, consapevoli che non saranno portati a termine. Non si venga allora a dire ‘cari cittadini la finanziaria è finita, ma quei cattivi dell’opposizione hanno portato altri emendamenti per fare ostruzionismo’. E’ volontà della maggioranza non aver trovato la quadra oggi. Di fronte all’indicazione della Dc degli emendamenti su cui si poteva concordare, ci siamo ritrovati la stessa Dc che aveva cambiato idea. Se si vuole dimostrare serietà dimostriamola tutti nelle trattative che vengono fatte sui temi portati. In questi emendamenti ci sono tanti temi che sono di assoluta pertinenza e importanza e andrebbero inseriti all’interno del bilancio proprio perché si tratta dell’ultimo bilancio di questa legislatura. Oltre alla serietà mettiamoci il rispetto. Evitiamo di sentirci su un piedistallo. Tutti abbiamo interesse ad evitare l’esercizio provvisorio, ma per evitarlo bisogno trovare la quadra.
Guerrino Zanotti, Libera: Qui ci sono richiami alla responsabilità, al fatto che le proposte che si fanno dovrebbero essere attinenti alla legge di bilancio di previsione, quando noi abbiamo assistito a 29 deleghe sui più disparati argomenti. E non si capisce perché quelle debbano avere dignità e altri temi che toccano la quotidianità delle persone, come la difficoltà di arrivare a fine mese e avere accesso a un’abitazione non hanno dignità in una legge di Bilancio.
Andrea Zafferni, Rf: Anche il governo ha inserito in bilancio tante deleghe sullo scibile umano, ma se lo fannno governo e maggioranza va bene.. poi al capogruppo Mussoni che fa la morale, chiede di non discutere emendamenti, poi firma lui stesso emendamenti che non centrano nulla con il bilancio dello Stato, ma servono forse per future alleanze. Un po’ di coerenza non guasterebbe. Come forze di opposizione stiamo cercando di arricchire un bilancio che non ha niente e non compie scelte che invece servono a Paese. E lo facciamo con proposte, sperando che qualcuno le voglia analizzare. C’’è una trattativa in corso per il momento con esiti non sono soddisfacenti, ma speriamo la situazione porti a una sintesi. Il fatto poi che emendamenti sono stati portati in fondoal testo non è una scelta nostra, erano inseriti negli articoli giusti, poi sono stati collocati lì, ma non da noi.
Alessandro Rossi, Gruppo misto: Si è assistito alla presentazione all’ultimo minuto di un emendamento firmato dalle forze più rappresentative in Aula su un tema che dovrebbe vedere tutte le forze politiche concorrere, ovvero l’Europa, con la stessa dignità. Se fosse accaduto 10 anni fa si sarebbe detto che esiste una nuova maggioranza e si sarebbe chiuso il bilancio selezionando solo articoli tecnici e si sarebbe andati alle elezioni. Questo sarebbe il modo rispettoso di procedere in politica. Purtroppo siamo in una fase di piena immaturità ed eccessiva concentrazione sul ‘singolo’ e si verifica la confusione che si è verificata. Noi abbiamo il diritto di presentare emendamenti che riteniamo migliorativi.
Denise Bronzetti, Npr: A quest’aula corre obbligo di varare la Finanziaria e vorremmo fosse fatto nel modo più istituzionale e con toni diversi. Nel merito dell’emendamento- quello di cui dovremmo parlare- si è detto che c’è in atto un tentativo di non tenere in conto le proposte dell’opposizione, non è questo il punto. Questa parte è disponibile al confronto, vi è stato detto che non ha senso questo emendamento dentro la legge finanziaria, questo il punto vero. Avreste avuto altri strumenti per portare all’attenzione dell’Aula il tema della settimana lavorativa corta. E questo vale anche per tanti altri emendamenti da qui in avanti. Sono 24 ore che abbiamo aperto il confronto per valutare emendamenti che possono aver un riscontro in Finanziaria. Invece continuare a forzare con temi, che pure hanno loro dignità, non serve a nessuno.
Adele Tonnini, Rete: Si insulta il consigliere stesso sulle facoltà del suo ruolo e voi stessi avete leso il vostro ruolo di legislatore delegando su tante materie il Congresso. Mancate di rispetto verso l’Aula, rispetto per proposte che tutti i consiglieri possono fare. Ci poteva essere occasione di dibattere su diversi temi. Era un modo per affrontare la tematica e magari delegare il Congresso su di essa.

Rossano Fabbri, Npr: Avremmo finito il bilancio che è di natura prettamente tecnico-contabile e che non ha visto rispetto gli anni passati decine e decine di emendamenti presentati da parte di maggioranza e governo. Si è criticato, da parte di diversi consiglieri- diversamente dagli anni scorsi, in cui si tacciava il bilancio di essere provvedimento omnibus- questa volta “perché non ha nulla”. Attaccate le deleghe senza ricordare che comunque i decreti tornano in Consiglio per essere discussi e votati. Cosa centrano poi quelle deleghe con i vostri 120 emendamenti su tutto e di più?Smettiamola con i teatrini della politica.

Il dibattito sull’emendamento di Libera proseguirà in seduta notturna. Prima di chiudere la seduta pomeridiana, la Reggenza anticipa che avrà una comunicazione per l’Aula in merito all’andamento dei lavori.

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