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Coronavirus, Borrelli: “Evitare i contatti umani. Giusto proibire attività all’aperto”

"Tutti dicono che stiamo andando verso il picco, speriamo arrivi quanto prima", dice il Capo della Protezione civile

Pubblicato:20-03-2020 09:42
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 17:11

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ROMA – “Serve assoluta prudenza, bisogna uscire il meno possibile. E’ fondamentale per contenere i contagi. Bisogna evitare i contatti umani e muoversi il meno possibile. Evitare di uscire di casa se non strettamente necessario. Gli epidemiologi ci dicono che se noi conduciamo una vita assolutamente normale la percentuale di persone che viene colpita dal coronavirus e’ molto piu’ alta. Per questo si adottano misure come quelle adottate in Cina”. Lo dice Angelo Borrelli, capo della protezione civile, ai microfoni di Rai Radio2.

GIUSTO PROIBIRE ATTIVITA’ SPORTIVA ALL’APERTO

“Secondo me si’, sarebbe giusto proibire l’attivita’ sportiva all’aperto. Se dobbiamo fare dei sacrifici, dobbiamo farli per tutte le ragioni. Bisogna evitare anche la corsa all’aperto. La faremo tra una decina di giorni, o quando sara’”, prosegue il capo della Protezione Civile. 

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A proposito di quando arrivera’ il picco: “Le previsioni le fanno gli esperti, sicuramente e’ giusto farle, ma poi bisogna vedere se le previsioni vengono confermate dai fatti. Forse il picco non arrivera’ la prossima settimana, ma quella dopo. Tutti dicono che stiamo andando verso il picco, speriamo arrivi quanto prima”, dice Borrelli. 

SE DISTANZA RISPETTATA, MASCHERINE INUTILI IO NON LE INDOSSO

“La mascherina, se si mantengono le distanze di sicurezza, non serve a nulla. Tanto e’ vero che io non la indosso mai”. Lo dice il capo della Protezione Civile Angelo Borrelli, ai microfoni di Rai Radio Due.

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Bisogna tenere le distanze consigliate e soprattutto lavarsi spesso le mani e evitare di avere contatti interpersonali a distanze molto ravvicinate. Le mascherine andrebbero riservate ai nostri sanitari. La situazione da questo punto di vista e’ difficile. Si e’ avviato un percorso, stiamo vivendo la chiusura di alcune nazioni che producono mascherine, come India, Turchia e Romania. Dovremo andare in Cina a reperire mascherine, per fortuna si sta aprendo un canale cinese. In questo periodo, da qui a una settimana, avremo delle difficolta’ che speriamo di superare”, aggiunge. A chi gli chiede delle novita’ in arrivo per le ricette mediche, Borrelli spiega: “La dematerializzazione delle ricette e’ tecnicamente possibile gia’ da oggi. I medici possono dare un codice ai propri pazienti”.

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