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Report della Commissione Esteri del 19 ottobre – pomeriggio

Di seguito un estratto degli interventi odierni

Pubblicato:19-10-2023 19:45
Ultimo aggiornamento:24-10-2023 10:54

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SAN MARINO – Nel pomeriggio si tiene la seduta straordinaria congiunta dei due organismi parlamentari, la Commissione consiliare Affari Esteri e la Commissione consiliare Finanze, per affrontare in seduta segreta i riferimenti dei Segretari di Stato per gli Affari Esteri e delle Finanze sull’Accordo di Associazione con l’Unione Europea, in particolare rispetto al tema del mercato dei servizi finanziari.

In apertura dei lavori però, in seduta pubblica, si apre il comma Comunicazioni, in cui i commissari della Commissione Esteri riprendono il filo del discorso affrontato in mattinata sul conflitto israelo-palestinese e soprattutto, sull’ordine del giorno presentato da Rete che sarà riportato lunedì in Consiglio grande e generale, come conferma Gian Matteo Zeppa. Altri temi affrontati dai commissari sono il problema della casa e il caro-affitti, l’inflazione e il carobollette. Roberto Ciavatta, Rete, solleva in particolare la questione dei frequenti viaggi all’estero dei Segretari di Stato e chiede al Sds Beccari se venga così meno il suo ruolo di coordinamento. A tal proposito, Nicola Renzi, Rf, chiede chiarimenti sull’accordo siglato dal Sds Pedini con l’Arabia saudita. Replica su questi temi il segretario agli Affari esteri Beccari, ribadendo la sua responsabilità della politica estera “fatta di interlocuzione e di ricerca di dialogo nelle sedi e con gli interlocutori opportuni”. Riconosce però la distribuzione di competenze tra le Segreterie in coordinamento con quella degli Esteri. Infine, sull’Arabia saudita: “Non abbiamo firmato niente- puntualizza- ma avviato un confronto su una potenziale collaborazione che sarà avviata se ci saranno le condizioni”. In particolare, “il Sds Pedini ha firmato una lettera di intenti per mettersi al tavolo e cercare forme di collaborazione”.

Quindi sulle politiche sull’inflazione del governo, risponde il Sds Gatti, spiegando come il governo abbia promosso incontri tra associazione consumatori e associazione bancaria per aiutare famiglie in difficoltà e poi tra associazione consumatori, categorie e grande distribuzione per lavorare alla mitigazione dei prezzi dei beni di prima necessità. Parimenti “stiamo cercando di accelerare l’introduzione dell’Icee, strumento- conclude- che può permetterci interventi più mirati sulle famiglie e sui singoli in base alla capacità di reddito”.


Il comma Comunicazioni quindi si conclude e i lavori proseguono in seduta segreta.

Di seguito un estratto del comma comunicazioni.

Comma 1. Comunicazioni

Gian Matteo Zeppa, Rete

Questa mattina in Commissione Esteri i miei colleghi hanno evidenziato l’estrema delicatezza del momento geopolitico che stiamo vivendo. Come commissari di Rete abbiamo presentato un Odg- che a questo punto ripresenteremo in Consiglio Grande e Generale- sul vedere San Marino riconosciuto a livello mondiale come Paese di pace ed equidistante e in favore di una politica attiva nei confronti dei conflitti, in riferimento in particolare a quello israelo-palestinese. Ieri il mio capogruppo Giannoni in Ufficio di presidenza ha manifestato la volontà di Rete di prevedere un comma apposito sul conflitto, che purtroppo si sta allargando e anche in Europa si sta verificando come conseguenza il superamento di alcuni aspetti dell’accordo Schenghen.

C’è però la malcelata volontà di pensare che se i conflitti non sono vicini a noi, non ci appartengono, li viviamo superficialmente, al contrario c’è necessità di parlarne in Consiglio Grande e Generale, una proposta non approvata ieri in Udp, ma rimandata lì dai colleghi in Commissione esteri, che però hanno ritenuto il contesto più auspicabile sia a sua volta il Consiglio. Bisogna porsi un po’ di domande, temo che il conflitto si amplierà. In altre Commissioni esteri ho elencato altri conflitti ‘di nicchia’ che si stanno portando avanti, quello che sta accadendo ce lo portiamo dietro per scelte o non scelte fatte dopo i conflitti mondiali. Una situazione che si ritiene, in certe zone del monde, debbano andare così ‘perché deve essere così’. Ma non dobbiamo accettarlo. San Marino deve avere un ruolo di promotore di pace.

Marica Montemaggi, Libera

Prevedere in Consiglio Grande e Generale un comma specifico sul confitto israelo-palestinese è una bella idea, ma deve portare a soluzioni molto concrete. Spiace che l’Odg di Rete non sia stato condiviso prima, se vogliamo davvero esser uniti come politica su certi argomenti, non sono questioni di primogenitura. C’è tutta la volontà da parte di tutte le forze- per come ci si è espressi questa mattina- di condividere ua posizione, quella nell’Odg è condivisibile perché chiede che San Marino sia sede permanente di pace ed è nella nostra linfa. Ma poi non ci sono iniziative politiche efficaci. Se deve esserci qualche tipo di soluzione efficace, più che fare un Odg per essere ‘solo’ paese di pace, che è la missione che dobbiamo avere sempre, è ovvio che la prima richiesta deve essere il cessate il fuoco e l’apertura dei corridoi umanitari. E non possiamo richiamarci alla pace, senza condannare il foraggiamento di armi. Dobbiamo mettere in pratica una soluzione diplomatica. Come non condividere l’Odg, ma cerchiamo una visione comune e di uscire insieme come Consiglio, dando un mandato forte che possa essere realizzato con soluzioni diplomatiche vere.

Abbiamo poi letto delle migliaia di nuovi cittadini sammarinesi assunti nell’ultimo, anche tramite l’ultima sanatoria. E’ una quota importante per elettorato e per sostenibilità del paese, chiedo al Sds Beccari se abbiamo numeri specifici per saper quanti di questi 4 mila nuovi cittadini risiedano all’estero o a San Marino.

Denise Bronzetti, Npr, presidente: Chiedo di non replicare il dibattito già largamente avuto questa mattina in commissione Esteri.

Maria Luisa Berti, Npr: L’argomento è stato affrontato in Commissione Esteri questa mattina, questa è una commissione congiunta finalizzata a quanto previsto al comma 2 e il comma comunicazioni dovrebbe essere attinente a temi da affrontare nelle due commissioni. E comunque in commissione questa mattina tutti hanno riconosciuto la gravità della situazione, ma anche l’opportunità che in comma comunicazioni nel prossimo Consiglio si posa lavorare e presentare un Odg comune, per dare maggiore valore al suo indirizzo politico.

Matteo Ciacci, Libera

Sull’emergenza casa, il tema degli immobili e la difficoltà nel ricercare un appartamento per i nostri giovani e i cittadini, da una interpellanza fatta abbiamo appurato che sono 17.268 le unità abitative allibrate a catasto,2500 gli appartamenti sfitti di cui oltre 500 immobili in pancia nelle banche, di cui 366 unità abitative. Alla luce del progetto Npl che sta prendendo forma, volevo capire in questo finale di legislativa, in cui è importante dare segnali pratici da parte della politica, deve esserci l’impegno su alcuni temi che riguardano la cittadinanza. Quindi volevo capire se è possibile attivare parallelamente a quanto si sta svolgendo per il progetto Npr, se si può lavorare con gli istituti di credito per giungere a soluzioni che rendano disponibili immobili, alla luce anche del sostegno dato negli anni agli istituti di credito.

Roberto Ciavatta, Rete

Una domanda, rispetto ai numerosi viaggi istituzionali dei nostri Segretari. Quello all’Industria preferisce gli Stati uniti, lo abbiamo capito, ora Pedini ha elevato accordi personali con l’Arabia Saudita, ma al segretario Esteri non infastidisce che il lavoro diplomatico non sia oggetto di continue forzature, per cui ogni Segretario che si reca all’estero si fa promotore di politiche estere e non ritiene, Segretario, che un ruolo di coordinamento delle politiche estere dovrebbe essere ristabilito al più presto?

Andrea Zafferani Rf

Anche io credo il Segretario agli Esteri dovrebbe richiamare un po’ al senso della misura, mi associo alle considerazioni del collega.

Sul fronte della Commissione finanze, tenendo ocnto che sta per partire il Consiglio, credo ci sia ancora il tema del caro vita di fortissima attualità. L’inflazione sta leggermente allentando la presa, ma ci portiamo dietro l’eredità di un anno e mezzo di inflazione al 10-12%. Tema non affrontato qui, visto che le misure per aiutare le famiglie sono state molto scarse. Unica novità registrata è il tavolo di confronto con le categorie, la grande distribuzione, i sindacati. per calmierare un po’ il carrello spesa. Ma mi è sembrato un po’ tardivo. Se i prezzi aumenteranno, sarà un bagno di sangue per i cittadini che dovranno farsi carico degli aumenti dei prezzi dell’energia, l’azienda dei servizi ha inseguito una volontà di spendere meno nel breve periodo, risparmiando 2 milioni di euro e rischiando però di mettere per questo inverno sulle spalle dei sammarinesi un dazio incredibile, se i prezzi aumenteranno, speriamo non succeda. Essenziale è quindi capire cosa faranno governo e aziende e servizi per evitare questo scenario sulla base del fatto che le tariffe non sono più fisse ma variabili, perché il contratto è stato venduto. Fondamentale è riferire in commissione cosa si intende fare su questi scenari.

Nicola Renzi, Rf

Tutti ci siamo fatti la domanda posta dal consigliere Ciavatta, questi anni sono stati quelli in cui la politica estera è stata fatta i più binari. Che un Segretario in smoking vada a una festa, non mi scandalizza, ma mi faccio domande sugli annunci con l’Arabia saudita, abbiamo un accordo per un finanziamento a un tasso interessante? Io non sono riuscito a capire se questa è una iniziativa coordinata dal governo e si inserisca nell’alveo della trattativa di una candidatura internazionale ad Expo. Sarebbe auspicabile vedere dal governo unità di intenti e chiarezza di comunicazione tra i cittadini. Il tema delle povertà relative e dell’impoverimento delle nostre famiglie secondo me è tema che non possiamo più eludere e che riguarda sempre più persone, auspico quanto prima misure a riguardo.

Quando parliamo del ruolo che la nostra Repubblica può avere a livello internazionale, nessuno si illuda che sarà proprio San Marino a risolvere la problematica in Palestina, quello che però possiamo fare è guardare la nostra Protezione civile, come organismo attivo anche in territori esterni, la legge sui corpi civili di pace, che merita di essere implementata, potremo permettere azioni per creare strutture in cui ospitare sul nostro territorio dei forum su questa questione, se volessimo farlo oggi, non sapremmo dove svolgerlo. Dovremmo quindi mettere un piano di azione preciso, se vogliamo avere un ruolo da Paese che costruisce la pace. Mi auguro che avremo la maturazione per giungere a un odg condiviso in Consiglio.

Luca Beccari, Sds Affari esteri

Sul potenziale Odg credo che ci siano tutti gli elementi per fare un lavoro corale su questo tema, ma devo dire che temo che sulla nostra posizione sulla questione dei conflitti internazionali dovremo, a prescindere, fare chiarezza per capire il nostro ruolo e anche come noi interpretiamo gli avvenimenti che accadono nel mondo. In Terra Santa Non abbiamo due Stati in conflitto al momento, Israele non è in guerra con la Palestina, che tra l’altro non riconosce. Noi siamo per la pace, per facilitare la risoluzione non armata dei conflitti, ma non possiamo dietro la trincea della pace e del dialogo avvallare azioni che non sono quelle di parti che non vogliono il dialogo e la pace. Un attacco terroristico è un attacco terroristico, a prescindere da motivazioni. E nell’Odg si deve tenere conto anche di questi elementi, se no, finiamo per essere non neutrali, ma quelli che abbandonano i principi che difendono. Il fatto che siamo piccoli, con 1700 anni di storia e siamo sempre stati neutrali, non fa di noi mediatori di pace. Lo siamo nel momento in cui iniziamo ad agire con le leve che hanno i mediatori di pace.

Sugli altri temi, io sono responsabile della politica estera e quella che porto avanti con il governo è lineare e trasparente, fatta di interlocuzione e di ricerca di dialogo nelle sedi e con gli interlocutori opportuni. Vero è che questa attività di governo è stata caratterizzata da una distribuzione di competenze, non posso essere ovunque e ci distribuiamo in presenza in coordinamento della Segreteria degli Esteri e agli altri Segretari portano avanti le interlocuzioni nei settori di competenza. Possiamo discutere di opportunità nei comunicati, nelle foto e nelle attività social, abbiamo tutti modi diversi di porci, quello che conta è che gli accordi che si fanno e i progressi che facciamo in attività multilaterali sono operazioni che avvengono indipendentemente che ci sia io presente. Il tema dell’Arabia saudita: non abbiamo firmato niente, ma avviato un confronto su una potenziale collaborazione che sarà avviata se ci saranno le condizioni, il Sds Pedini ha firmato una lettera di intenti per mettersi al tavolo e cercare forme di collaborazione, questo è.

Michela Pelliccioni, Dml

Sul problema prima casa nel paese ho sentito proposte che mi hanno lasciato perplessa. E’ vero che possiamo utilizzare il discorso della prima casa come una bandierina politica, ma poi servono misure efficaci per i cittadini. Il veicolo Npl è un progetto alle sue battute finali e vede coinvolti un numero importante di immobili che hanno un impatto serio, non solo sul bilancio delle banche, i ragionamenti legati al sociale sono condivisibili, ma occorre pensare che si pone il problema di gestire le attività di recupero credito in modo efficace, perché questi titoli emessi come sottostanti valori immobiliari devono poi essere rimborsati

Poi il problema degli affitti legati all’impennata dei costi che è però purtroppo fisiologica, se aumentano i tassi. La situazione reale forse va indirizzata verso altri problemi, dovremo intervenire per dare garanzie perché un immobile dato in affitto torni al proprietario, per esempio, ed essere garanti della sicurezza ai proprietari.

Alessandro Bevitori, Libera

Quando si parla di misure per il caro affitti e si dice che dovremo facilitare glivsfratti siamo sul binario sbagliato. C’è un problema affitti che sono aumentati per ragioni legate a domanda e offerta.

Marco Gatti, Sds Finanze

C’è un problema di inflazione- tassi di interesse e non è nuovo. Quando ero giovane, per prendere casa, si pagava il 15% di interessi, e comunque quella generazione ce l’ha fatta. Lo Stato deve intervenire in situazioni di disagio, ma non possiamo educare i cittadini sempre a chiedere aiuto allo Stato. Cosa abbiamo fatto in una situazione che comunque pesa su tutti? Abbiamo fatto in modo che l’associazione dei consumatori si sia incontrata con l’associazione bancaria affinché casi specifici rilevanti possano essere affrontati e per famiglie in effettiva difficoltà. E già alcuni casi segnalati sono stati aiutati per trovare soluzioni. Altra cosa, si è avviato un confronto sempre con l’associazione consumatori con le categorie, in particolare con chi ha contatto con il consumatore finale, per l’acquisto di generi di prima necessità. Per come è strutturata la Smac non può essere usata per lo sconto su un singolo prodotto ma su singolo esercente. Stiamo comunque lavorando per arrivare alla mitigazione dei prezzi, cercando di accelerare l’introduzione dell’Icee, strumento che può permetterci interventi più mirati sulle famiglie e sui singoli in base alla capacità di reddito.

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