NEWS:

Comunali, Richetti (Azione): “Sala interlocutore, mai col M5s. A Bologna comportamento Pd gravissimo”

Intervistato dalla Dire, Richetti chiarisce la linea di Azione: sì al centrosinistra a Milano, no a Napoli e in Calabria

Pubblicato:16-06-2021 14:54
Ultimo aggiornamento:16-06-2021 14:54
Autore:

FacebookLinkedInXEmailWhatsApp

Di Nicolò Rubeis

MILANO – “Beppe Sala può essere un interlocutore futuro per i riformisti e addirittura un soggetto che insieme a Azione condivide la cultura liberaldemocratica”. Il senatore di Azione Matteo Richetti, che ieri ha chiuso la porta al centrosinistra a Torino, parla con la ‘Dire’ delle comunali milanesi e sembra quasi ‘corteggiare’ il sindaco di Milano, spingendolo verso un futuro da leader dei riformisti.

Dal canto suo, Sala non ha mai nascosto “i buoni rapporti” con Carlo Calenda. E seppur suggestive, le parole di Richetti suonano come la conferma dell’apprezzamento nei confronti del primo cittadino di quel mondo riformista che si sta cercando ambiziosamente di riunire alle comunali meneghine d’autunno. “Un progetto che va oltre il confine della città, è evidente“, commenta l’ex braccio destro di Matteo Renzi, uscito dal Pd nel 2019. E che si rispecchia convintamente in Beppe Sala, il quale intanto da qualche mese è entrato a far parte della compagine europea dei Verdi.


“Una scelta di valore- aggiunge Richetti- al Teatro Parenti (dove la settimana scorsa si sono esposti per la causa riformista molti esponenti, da Giorgio Gori alla ministra Elena Bonetti, ndr) ha usato parole di grande nettezza che hanno confortato il nostro progetto politico”. Negli ultimi mesi però, la componente cittadina di Azione si era espressa più volte per una lista autonoma. Alla fine però, complice la mediazione di Sergio Scalpelli, gli appelli firmati Marco Bentivogli e ‘Base Italia’ e soprattutto il lavoro sottotraccia del renziano Gianfranco Librandi, la lista riformista si farà e sarà pronta entro luglio. “Hanno ragione i nostri a dire che Azione è, tra queste, la forza più radicata a Milano- dice Richetti- ma è proprio chi è più forte che deve essere generoso. L’ho spiegato anche ai nostri militanti, non c’è nessuna rinuncia né nelle idee né nel progetto”.

In ogni caso però, Azione non intende fare sconti a nessuno, specie a Italia Viva, soprattutto perché, come ha spiegato lo stesso Sala, alla fine saranno i voti a pesare nella definizione di un’eventuale giunta: “Questa operazione a Milano non poteva essere fatta con il bilancino, perché il bilancino parlerebbe chiaro- prosegue- ma se qualcuno pensa di frenare la spinta di Azione all’insegna dell’uno vale uno ha sbagliato. Ci mettiamo generosità, ma siamo consapevoli della nostra forza”.

E comunque, affinché questo campo riformista di cui in Italia si parla ormai da anni funzioni, per Richetti è necessario liberarsi “dal populismo” e da ragionamenti con il M5S: “Mi auguro che i soggetti che sono a sedere insieme a noi a Milano tengano lo stesso atteggiamento in tutto il Paese -continua- penso per esempio a Italia Viva. Siamo stanchi di sentirci dire ‘uniamo i riformisti’ quando non costa nulla. Noi invece lo facciamo quando ha un prezzo alto, tipo a Varese dove il sindaco uscente Davide Galimberti ha deciso di imbarcare i grillini senza dare spiegazioni alla città, con i renziani che non hanno battuto ciglio”.

Nonostante i tentativi di Stefano Buffagni prima e di Giuseppe Conte poi, i pentastellati nel capoluogo lombardo correranno da soli presentando un proprio candidato. In un eventuale ballottaggio poi, si vedrà: “Qualunque cosa accadrà Azione non dirà certamente a Sala di non prendere i voti di chi lo vuol votare- conclude Richetti- ma il sindaco in tal senso ha avuto un atteggiamento più coraggioso del Pd. Lui è chiarissimo, i dem no. E poi i 5 Stelle a Milano praticamente non esistono“.

BOLOGNA, RICHETTI: PD GRAVE SU CONTI, SE CI ASCOLTAVA…

Quello che sta accadendo a Bologna è di una gravità inaudita e mi dispiace che Isabella Conti non abbia ascoltato i nostri suggerimenti. Si sta consumando uno scenario coerente con quello che il Pd è sempre stato. Nonostante Conti sia un sindaco eletto a San Lazzaro con i dem nel centrosinistra, non ha quel dato di purezza che serve al gruppo dirigente”. In un’intervista alla ‘Dire’, il senatore di Azione Matteo Richetti attacca i suoi ex compagni di partito (dal quale è fuoriuscito nel 2019, ndr) per l’avversità nei confronti della renziana Conti, sfidante di Matteo Lepore alle primarie del Pd di Bologna.

La compagine di Carlo Calenda, in passato, aveva invitato l’ex sindaco di San Lazzaro “a non farsi schiacciare dalle primarie” e a “guidare in prima persona” la sua candidatura a Bologna. “Oggi la relazione con i 5 stelle è strategica per il Pd– va avanti- se domani dovessero avere il 2% non lo sarà più. Ai dem non interessa nulla sul piano valoriale, ragionano solo in termini di convenienza”. Chi la pensa così “non può che essere un avversario di un partito liberaldemocratico”.

NAPOLI, STOP DI AZIONE A MANFREDI: SERVE DI PIÙ

Ieri Luigi Di Maio, Giuseppe Conte e Gaetano Manfredi si sono gustati una pizza, ma la città ha bisogno di qualcosa in più”. Lo ha detto il senatore di Azione Matteo Richetti parlando con la Dire della tornata amministrativa d’autunno.

“Noi non ci saremo in quella partita, perché non siamo interessati alla modalità con la quale i pentastellati sono pronti a occupare i municipi partenopei“, ha aggiunto Richetti. Calenda per Napoli aveva suggerito di candidare l’attuale sottosegretario di Stato con delega agli Affari Europei Vincenzo Amendola.

Restando al mezzogiorno, disco rosso da Richetti al centrosinistra anche in Regione Calabria. “Noi non facciamo i giochini di Enrico Letta o Andrea Orlando, guardate cosa hanno fatto in Calabria con Nicola Irto, dove hanno silurato un ragazzo recordman di preferenze sull’altare del grillismo“.

Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it