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E ora Bologna vuole frenare le lauree fracassone e “dannose per l’ambiente”

Se n'è discusso in un incontro tra comitati dei residenti, rettore e sindaco. Intanto il Comune annuncia: cortili dell'Università aperti dall'estate

Pubblicato:29-04-2024 15:08
Ultimo aggiornamento:29-04-2024 15:58

Festa di laurea a Bologna
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BOLOGNA – L’Università di Bologna si impegna a lavorare sulla “gestione e organizzazione delle lauree” per limitare l’impatto negativo che i festeggiamenti producono in termini di fracasso e sporcizia. Lo afferma il rettore Giovanni Molari al termine di un incontro avuto oggi con il sindaco Matteo Lepore e il Coordinamento delle associazioni e dei comitati dei residenti del centro storico. Al centro del faccia a faccia i problemi di vivibilità denunciate dai residenti, con un focus particolare sul ruolo degli studenti e dell’Ateneo. C’è stato “un dialogo costruttivo”, riferisce Molari lasciando il Comune. Ora l’obiettivo condiviso è “cercare di vederci con una certa frequenza e costruire un tavolo per vedere di affrontare tutti i vari aspetti”, aggiunge il rettore, specificando che non tutte le problematiche possono essere affrontate allo stesso modo: “Ci sono degli aspetti di ordine pubblico che ovviamente non riguardano l’Università e c’è un aspetto di sensibilizzazione su cui possiamo lavorare”, ad esempio parlando di “gestione e organizzazione delle lauree”. Intanto l’Università “credo stia facendo la sua parte- rivendica il rettore- in termini di gestione del decoro e delle manifestazioni. Com’è possibile vedere stiamo lavorando per tenere tutto pulito: basta andare in piazza Scaravilli ed è abbastanza evidente”.

I RESIDENTI: FESTEGGIAMENTI INDECOROSI E DANNOSI PER L’AMBIENTE

Quello delle cerimonie di laurea è uno dei temi che il Coordinamento dei comitati e delle associazioni ha elencato in un documento presentato oggi al rettore e al sindaco: i residenti chiedono infatti di affrontare “la gestione del calendario, delle modalità e delle sedi di svolgimento e proclamazione delle lauree al fine di contrastare gli attuali indecorosi festeggiamenti per strada, che hanno un impatto ambientale negativo. In particolare, anche per effetto del massiccio spargimento di coriandoli di plastica dannosi per la rete fognaria cittadina, dei lanci di uova e farina e imbrattamenti con altre materie che recano danno e sporcizia”. Al termine dell’incontro afferma Giuseppe Sisti, portavoce dell’Associazione via Petroni e dintorni: “Capiamo benissimo quali sono le difficoltà su questi problemi, però pensiamo anche bisogna comunque attivare delle forme di prevenzione e di intervento, almeno provare fare qualcosa e non abbandonarsi a dire che non si può fare niente”. In altre parole “comunque qualcosa va fatto, non è giusto- dichiara Sisti- che i cittadini vengano costretti a vivere in condizioni inaccettabili per una città civile”.

IL COMUNE ANNUNCIA: CORTILI DELL’ATENEO APERTI GIÀ DALL’ESTATE

L’amministrazione comunale intanto commenta “positivamente” l’incontro di oggi. L’esito della riunione, si apprende dal Comune, è l’apertura di due gruppi di lavoro che vedranno anche il “coinvolgimento attivo” della presidente del quartiere Santo Stefano, Rosa Amorevole, per portare avanti i focus su piazza Aldrovandi e su via Belle Arti. Con il rettore e i comitati si costituirà, inoltre, “un gruppo di lavoro dedicato alla gestione di piazza Scaravilli e dei cortili universitari che saranno aperti già da questa estate”, si segnala da Palazzo D’Accursio.


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