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In Vda 55 posti in più per malati cognitivi in strutture territorio

Marzi: "La gestione della medicina mentale non più reparto centrica"

Pubblicato:16-04-2023 12:09
Ultimo aggiornamento:16-04-2023 12:12
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(DIRE – Notiziario Sanità e Politiche sociali) Aosta, 16 apr. – Cinquantacinque posti in più, in totale, da destinare ai pazienti che soffrono di disturbi cognitivi nelle strutture socio-sanitarie, residenziali e semi residenziali convenzionate con l’Usl della Valle d’Aosta presenti sul territorio regionale. La giunta valdostana ha approvato i fabbisogni regionali da soddisfare mediante i posti nelle strutture private accreditate attraverso i convenzionamenti con l’azienda sanitaria per i servizi di assistenza sanitaria. “Per quanto riguarda i disturbi cognitivi- ha spiegato l’assessore regionale alla Sanità e alle Politiche sociali, Carlo Marzi- ci sono 15 posti in più nelle strutture socio sanitarie e nei nuclei residenziali che trattano le demenze di tipo estensivo e di tipo lungo assistenziali e 40 posti in più nella tipologia semi residenziale per i pazienti affetti da demenza da trattamenti di carattere riabilitativo”.
Con l’approvazione della delibera, “per la prima volta si è manifestata una risposta forte sulle strutture socio sanitarie, residenziali e semi residenziali- ha proseguito Marzi- come da richiesta del territorio, in particolare per le necessità della medicina territoriale, psichiatrica e attinente a questo genere di sfera. Spesso è capitato in questi anni che ci fosse una richiesta di decentramento rispetto ai servizi resi: con questa deliberazione andiamo a connotare in maniera forte una presenza per questo genere di problemi soprattutto per i pazienti affetti da demenza e da disturbi cognitivi anche su tutto quanto il territorio”. Per l’assessore, si tratta di “un approccio alla gestione della medicina mentale che cambia un po’ il suo assetto e non diventa più reparto centrica”.

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