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Genova, studenti delle superiori in piazza: “La Dad ci ha diviso”

Il collettivo 16cento ha organizzato una protesta per chiedere il ritorno alla didattica in presenza. Accanto ai ragazzi anche qualche professore e alcuni genitori

Pubblicato:15-01-2021 13:10
Ultimo aggiornamento:15-01-2021 13:10

Protesta studenti Genova
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GENOVA – Mentre la Liguria, al pari della maggior parte delle altre regioni italiane, viaggia spedita verso il ritorno in zona arancione ed è sempre più probabile un ulteriore rinvio del ritorno sui banchi di scuola per gli alunni delle scuole superiori, gli stessi ragazzi scendono in piazza De Ferrari, a Genova, ormai esasperati dal ricorso alla didattica a distanza. Una protesta organizzata dal collettivo 16cento, con lezioni digitali all’aperto, ognuno chino sul proprio computer, tablet o telefonino, ma tutti insieme, al freddo, sulle scale di Palazzo Ducale. E assieme ai ragazzi fa capolino anche qualche professore, genitore e rappresentante di associazioni e sindacati.

“Siamo in piazza per il futuro di tutti gli studenti– spiega Lucia, 17 anni, del liceo Gobetti- vogliamo tornare in classe. La didattica a distanza ci ha diviso, molti abbandoneranno la scuola. Siamo stati completamente abbandonati dalle istituzioni: vogliamo che ci venga garantito il diritto all’istruzione. Vogliamo soluzioni che includano la possibilità per tutti di tornare parzialmente in presenza. Se in lockdown hanno aperto le fabbriche, perché non si può garantire il ritorno in classe in sicurezza, anche solo per il 25% degli studenti a turno?”.

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