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Report del Consiglio Grande e Generale di San Marino del 14 settembre – pomeriggio

Di seguito un estratto degli interventi

Pubblicato:14-09-2023 19:55
Ultimo aggiornamento:19-09-2023 16:01

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SAN MARINO – All’avvio della seduta odierna, la Reggenza convoca i capigruppo per ridefinire l’agenda dei lavori e viene concordata così la modifica delle convocazioni: in giornata i lavori consiliari terminano alle 19,30 e non ci sarà la seduta notturna, mentre domani il Consiglio Grande e Generale si riunirà unicamente per procedere alla elezione dei Capitani Reggenti alle 17 (non si terrà la seduta della mattina). I lavori consiliari riprenderanno poi lunedì 25 settembre negli orari previsti dalla convocazione, per concludere i commi rimasti inevasi.

Si riparte nel pomeriggio con il dibattito sull’istanza d’Arengo n.27 “per una dichiarazione solenne da parte del Consiglio Grande e Generale della volontà di pace e della posizione di neutralità attiva della Repubblica di San Marino” che infine è respinta con 23 voti contrari e 19 voti a favore.
Nel dibattito consiliare sull’Istanza si distinguono gli interventi pro-contro la richiesta che non rispecchiano nettamente la divisione tra maggioranza e opposizione. Non mancano infatti voci da parte della maggioranza a favore dell’istanza, mentre i consiglieri di Rete si associano alla posizione espressa dal Segretario di Stato Affari esteri. Dal gruppo misto, Alessandro Rossi ritiene invece che è “difficile comprendere la contrarietà della Segreteria e non approvare un’istanza di questo genere” Non solo: “Un po’ di neutralità attiva l’abbiamo persa- sottolinea- con l’adesione alle sanzioni verso la Russia decise con la guerra in Ucraina”. Francesco Mussoni, Pdcs, riprende le motivazioni date ieri, all’avvio del dibattito sull’istanza, dal Segretario: “A parte il finale, le due pagine di spiegazione dell’istanza mettono in discussione una posizione già assunta dall’Aula”, chiarisce, riferendosi all’ordine del giorno con cui il Consiglio grande e generale ha condannato l’invasione dell’Ucraina e aderito alle sanzioni economiche europee nei confronti della Federazione Russa. “Il punto non è sostenere o meno la pace, l’istanza ha conclusioni condivisibili- sottolinea il capogruppo Dc- ma nelle premesse si fa un distinguo profondo rispetto le posizioni prese dal nostro parlamento in momenti storici difficili e non troppo lontani”. Contrari all’istanza, quindi, dal fronte dell’opposizione è Rete: per Emanuele Santi nella petizione si vedono “alcuni passaggi strumentali”, inoltre“non viene mai citata la guerra russo-ucraina ma si capisce benissimo che ci si riferisce ad essa”. Come parlamento “abbiamo condannato tutti l’invasione della Russia all’Ucraina- ricorda- Se con l’istanza dobbiamo mettere in discussione questa linea politica, presa tutti insieme, perché qualcuno pensa che San Marino è venuto meno alla sua neutralità attiva, sbaglia”. Si smarca dalla maggioranza, Denise Bronzetti, Ar-Npr, che annuncia una posizione personale, a favore di un’istanza che “ribadisce il ruolo che ha contraddistinto la nostra Repubblica nei secoli”. “Ormai – va avanti- gran parte degli esponenti politici italiani ha espresso delusione per i risultati ottenuti dalla sanzioni contro la Russia”. Tra loro, cita anche la presidente della Commissione consiliare Esteri e Difesa della Repubblica italiana, la Sen. Craxi, ospite di recente sul Titano. “Ci si aspettava il crollo del Pil della Russia che invece è addirittura in aumento- prosegue- Allora bisogna che ci facciamo delle domande sulle scelte cui anche San Marino ha aderito”. Ciò non toglie, assicura, che “la condanna dell’invasione russa resta”. Per Giovanni Zonzini, Rete, il disposto richiesto dall’istanza è “pleonastico”: neutralità attiva è infatti “non far parte, come siamo ora, di uno dei blocchi di Stati” che contraddistinguono la politica internazionale. A riguardo, il Segretario di Stato Luca Beccari prende parola per chiarire il concetto di neutralità attiva: “Non è il non schierarsi con uno Stato piuttosto che l’altro”. Diversamente “Neutralità attiva equivale a schierarsi in difesa dei diritti umani”, ne deriva che “quando, sono calpestati da uno Stato, noi ci siamo, a prescindere da chi li calpestati”. Alessandro Bevitori, Libera, ringrazia l’ambasciatore Della Balda per aver presentato un’istanza che “riesce a intercettare i valori di San Marino nella sua storia e che deve preservare”. Per il consigliere di opposizione, l’Istanza non va in contrasto con quanto fatto fino ad oggi dal parlamento, spiega, ma “ci chiede di fare d più” per la pace e nel perseguire la neutralità attiva. Di qui il sostegno all’istanza. “Allora, quando la seconda potenza militare del mondo invade uno Stato vicino- chiede retoricamente Gerardo Giovagnoli, Npr-Psd- noi dovremo dire ‘noi non stiamo da una parte o dall’altra’?”. Diversamente, “Noi stiamo dalla parte del rispetto delle condizioni di pace e del riuscire a portare avanti il dialogo- puntualizza- ma non siamo neutrali rispetto al modo di comportarsi delle nazioni e di fronte a una violazione evidente del diritto internazionale”. Ribadisce il concetto Pasquale Valentini, Pdcs: “L’istanza non è accoglibile perché nel suo corpo centrale sembra un richiamo a cambiare rotta rispetto l’intesa raggiunta sulla neutralità attiva”. “L’invasione russa va condannata e nessuno rinnega l’Odg unanime del Consiglio- manda a dire Giuseppe Maria Morganti, Libera- ma dobbiamo anche muoverci perché la guerra finisca”. Marco Nicolini, consigliere indipendente Pdcs, ricorda che in Consiglio d’Europa ha votato contro un emendamento presentato dall’Ucraina per definire la Russia uno Stato terrorista. “Ma voterò questa istanza- anticipa- perché appare un tentativo di giudicare negativamente la nostra decisione di appoggiare le sanzioni alla Russia che ha violato i confini di una Nazione riconosciuta da Onu e Consiglio d’Europa”. Per Grazia Zafferani, Gruppo misto, il dibattito consiliare probabilmente è viziato dal pregiudizio: “Alla base- ritiene- c’è una difficoltà nel giustificare delle azioni che ci pongono ulteriori riflessioni su scelte fatte qualche anno fa” . L’istanza viene infina messa al voto e respinta.

Si apre quindi il Comma n 8 con la ratifica dei Decreti – legge e dei Decreti delegati: dopo il via libera ai decreti non scorporati, l’Aula si confronta sul Decreto – Legge .100 “Ulteriore proroga della validità del permesso di soggiorno provvisorio per l’emergenza ucraina”. Come spiega il Sds per gli Affari Esteri, Luca Beccari, si tratta dell’ennesima proroga, in continuità con le misure precedenti, motivata dall’emergenza per il conflitto in Ucraina. La validità dei permessi è estesa fino a 21 dicembre 2023 e la soglia è confermata a 130 unità. Il Segretario spiega poi che attualmente la media dei permessi è tra le 100-120 unità e che si sta assistendo a diversi rientri di bambini e ragazzi che hanno frequentato gli istituti scolastici sammarinesi. Nel corso del dibattito, il presidente della Commissione consiliare Affari esteri, Denise Bronzetti, Ar-Npr, chiede che il fenomeno dei permessi di soggiorno per i rifugiati ucraini sia monitorato in Commissione, per il rischio di abuso del suo ricorso, in casi piuttosto che riguardino i ricongiungimenti familiari. Mentre l’opposizione chiede di ritirare un emendamento che potrebbe interferire sul piano cattedre: il Segretario di Stato Beccari offre quindi la sua disponibilità al ritiro. Infine il decreto è ratificato all’unanimità. Ok dall’Aula anche al Decreto delegato n.99 – “Disposizioni relative alla struttura del Dipartimento Finanze e Bilancio ed al Controllo della Finanza Pubblica” che istituisce l’Ufficio Ragioneria Generale dello Stato, mediante accorpamento dei due uffici. La seduta si interrompe a dibattito aperto sul Decreto Delegato n.101 “Regime applicabile alle società sammarinesi che effettuano trasporto marittimo di persone e cose o altre attività commerciali marittime” che introduce degli incentivi per favorire l’incremento delle registrazioni nel registro nautico sammarinese e lo sviluppo del settore marittimo. Sulla norma presentata dalla Segreteria di Stato per le Finanze l’opposizione esprime la sua contrarietà, in particolare rispetto l’abolizione prevista dell’imposta straordinaria beni di lusso. Dalla maggioranza, il consigliere Pasquale Valentini, Pdcs, chiede di conoscere la portata effettiva della detassazione. La seduta infine si interrompe e il Consiglio grande e generale tornerà a riunirsi domani alle 17 per l’elezione dei Capitani Reggenti.


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