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Tg Sanità, edizione del 13 settembre 2021

Pubblicato:13-09-2021 14:23
Ultimo aggiornamento:13-09-2021 14:23

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VACCINO. SPERANZA: IN ARRIVO CIRCOLARE SU TERZA DOSE

“Nei primissimi giorni della prossima settimana, sarà pubblicata la circolare che indicherà le categorie specifiche delle persone con fragilità immunitaria, dalle quali partiremo con la somministrazione della terza dose“. Lo ha detto il ministro della Salute, Roberto Speranza, ospite sabato scorso alla Festa nazionale dell’Unità a Bologna. Successivamente, ha aggiunto, “partiremo da alcuni altri segmenti di maggiore fragilità, poi valuteremmo il personale sanitario”. Interpellato quindi sulla terza dose per il resto della popolazione, Speranza ha risposto: “Penso sia probabile, ma oggi non abbiamo certezze assolute e le verificheremo, dobbiamo affidarci alle nostre autorità scientifiche”.

VACCINO. REZZA: ANTI-COVID IN FASE SPERIMENTAZIONE PER UNDER 12  

E intanto il vaccino anti-Covid è “in fase di sperimentazione per gli under 12, anche se attualmente è autorizzato dai 12 anni in su”. A farlo sapere è stato il direttore della Prevenzione del ministero della Salute, Gianni Rezza, nel corso della conferenza stampa, la settimana scorsa, sull’analisi dei dati del monitoraggio regionale Covid-19. “L’adesione (alla vaccinazione) in età scolastica è importante perché tra pochi giorni c’è la riapertura delle scuole- ha detto Rezza- e avere a disposizione un elemento di sicurezza in più, oltre alle misure del distanziamento e dell’uso delle mascherine, è estremamente importante”.

SCUOLA. BIANCHI: ULTIMA COSA CHE CHIUDERÀ, DAD SOLO PER CLASSI CON CONTAGI 

“La scuola sarà l’ultima cosa che chiuderà nel Paese” e “se il contagio è in una classe, si isola la classe. Non vedremo più intere Regioni con i plessi chiusi per il Covid”. Ad assicurarlo è stato il ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, in due interviste rilasciate ai quotidiani ‘Repubblica’ e ‘Corriere della Sera’, alla vigilia della riapertura delle scuole. “Abbiamo scelto un approccio strutturale per non tornare più in Dad”, ha fatto sapere ancora Bianchi, confermando che “si sta lavorando alla possibilità di togliere la mascherina nelle classi in cui tutti sono vaccinati. Partiamo con l’anno e poi lo faremo, stiamo lavorando alle linee guida”. Il personale scolastico, intanto, ha risposto con “grande senso di responsabilità alla chiamata per il vaccino: il 93% è vaccinato”, ha concluso il ministro.


ISS: VACCINATI RISCHIANO TERAPIA INTENSIVA 96% IN MENO NON IMMUNIZZATI

“La maggior parte dei casi notificati negli ultimi trenta giorni in Italia sono stati diagnosticati in persone non vaccinate”. È quanto emerge dai dati contenuti nel report dell’Istituto Superiore di Sanità sulla protezione e l’efficacia vaccinale. Si osserva quindi una “forte riduzione del rischio di infezione da virus SARS-Cov-2 nelle persone completamente vaccinate rispetto a quelle non vaccinate- prosegue il report- 77% per la diagnosi, 93% per l’ospedalizzazione, 96% per i ricoveri in terapia intensiva e per i decessi“. Il report dell’Iss segnala anche che l’efficacia complessiva della vaccinazione incompleta nel prevenire l’infezione è pari al 63%, mentre quella della vaccinazione completa è pari al 77,3%. “Questo risultato- spiega infine l’Iss- indica che nel gruppo dei vaccinati con ciclo completo il rischio di contrarre l’infezione si riduce del 77%”.

VACCINO. DUE ITALIANI SU TRE DICONO ‘SÌ’ A OBBLIGO E GREEN PASS

La maggioranza degli italiani è favorevole sia all’obbligatorietà del vaccino anti-Covid sia al Green pass. È quanto emerge da ‘Monitor Italia’, il sondaggio realizzato da Tecnè con Agenzia Dire, con interviste effettuate lo scorso 10 settembre su un campione di mille persone. Secondo l’indagine, ben il 77% degli intervistati è favorevole al certificato verde, contro il 19% dei contrari e il 4% che non ha un’opinione. Il 66% degli italiani si dice invece favorevole al vaccino obbligatorio. I contrari sono il 25% degli intervistati, mentre il 9% ‘non sa’.

TUMORI. ACOI: PER PANDEMIA ‘PERSI’ 500MILA SCREENING E 3.300 DIAGNOSI A SENO

“Nel 2020, a causa della pandemia, non sono state chiamate agli screening circa 2 milioni e 500mila persone e questo ha significato, nell’ambito della chirurgia generale, circa 3.300 tumori di mammella e 1.300 tumori del colon non intercettati“. Lo ha fatto sapere il dottor Marco Scatizzi, direttore dell’Unità operativa complessa di Chirurgia Generale degli Ospedali Santa Maria Annunziata e Serristori di Firenze, e membro del consiglio nazionale dell’Associazione dei chirurghi ospedalieri italiani (Acoi), nel corso di una videointervista rilasciata all’Agenzia Dire. “Ai 500mila esami di screening non effettuati- ha proseguito Scatizzi- si sono aggiunte le molte migliaia di visite che non abbiamo potuto fare durante la fase pandemica”. Di conseguenza, questi pazienti “non hanno avuto le loro diagnosi e hanno avuto delle malattie ancora presenti, che dovranno essere trattate ma con tutti i ritardi del caso, quindi con importanti problemi collaterali per la salute”.

 

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