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BOLOGNA – Si chiamano Orlando e Angelica, in omaggio ai due personaggi de ‘L’Orlando Innamorato‘, poema epico e cavalleresco di Matteo Maria Boiardo, lo scandianese per eccellenza, ma sono due alberi. Un acero campestre lui, una quercia piramidale lei. Sono le piante autoctone, prive del caratteristico fogliame in inverno ma resistenti ai terreni argillosi della zona, che l’amministrazione comunale di Scandiano, in provincia di Reggio Emilia, ha scelto come alberi di Natale 2020, “a sensibilizzare l’attenzione verso le specie autoctone e il naturale ritmo delle stagioni in un’ottica sempre più ‘green’ e ‘eco-friendly'”.
Ebbene, ora la loro storia diventa anche d’amore: dopodomani, domenica 14 febbraio, le piante torneranno nel territorio scandianese, nel parco della scuola Montalcini di Arceto, dove dopo il periodo natalizio vissuto separatamente (Angelica a Arceto e Orlando a Scandiano) torneranno uno di fianco all’altra. Ci saranno il sindaco Matteo Nasciuti e il vicesindaco Elisa Davoli che registreranno un videomessaggio che verrà diffuso sui canali social del Comune.
“È il finale di una storia che abbiamo voluto raccontare- ha spiegato il sindaco Nasciuti- per tante ragioni. Dalla sostenibilità ambientale alla cifra identitaria per l’amore, proprio nell’anno in cui siamo stati costretti a rinunciare a festivaLOVE e a tanti momenti di incontro e condivisione. Una storia di alberi ci è sembrata una buona idea di rappresentare la resilienza a cui tutti siamo chiamati in questo periodo e la voglia di tornare ad essere comunità, coesa e legata al territorio. Proprio come gli alberi”.
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