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Zaia: “L’Ue non dice no all’acquisto autonomo di vaccini”

Il governatore del Veneto precisa che il comunicato dell'Unione Europea "ha fatto molta più chiarezza", poiché "non c'è scritto da nessuna parte né che è proibito comprare vaccini né che non c'è un mercato parallelo"

Pubblicato:11-02-2021 13:17
Ultimo aggiornamento:11-02-2021 17:38

luca zaia
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VENEZIA – “L’Unione europea sta certificando di aver gestito male la partita… Il comunicato che ho letto è di terza o quarta mano e non c’è scritto da nessuna parte né che è proibito comprare vaccini né che non c’è un mercato parallelo… Indirettamente ha fatto molta più chiarezza su quello che si può fare”. Lo afferma il presidente della Regione Veneto Luca Zaia, intervenendo oggi in conferenza stampa in merito all’intervento dell’Ue sull’acquisto dei vaccini anti covid da parte dei singoli Paesi membri.

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“Da un punto di vista formale penso non sia un ostacolo, non c’è nessuna legge che vieti l’acquisto. Ovviamente deve essere un acquisto autorizzato, ad esempio la partita passerà sicuramente attraverso il ministero della Sanità”, continua Zaia. “Da qui alle prossime settimane intravedo un mercato sempre più libero. Sto vedendo un’escalation di proposte… Che poi fatto 100 80 siano bufale ci sta”. Ad ogni modo “ora si legge che sembra che adesso ci sia sblocco di milioni di dosi rispetto all’atteso, immagino che questo mercato parallelo abbia dato una scossa”, conclude Zaia.


“I PRODUTTORI CHIARISCANO SE ESISTE UN MERCATO PARALLELO”

Se non ci fosse la possibilità di acquistare dosi di vaccino anti-Covid in un mercato parallelo, i produttori dovrebbero intervenire per chiarirlo. Lo chiede il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, secondo cui il fatto che ad oggi nessun produttore di vaccini sia intervenuto per affermare che non c’è alcuna possibilità di trovare dosi in vendita, conferma che questa possibilità in effetti esiste. “Chi li produce i vaccini dice che questa cosa non esiste oppure conferma che ci può essere qualcuno che ne ha da vendere? Non c’è nessuna smentita, noi siamo in mezzo a questo mare in burrasca e abbiamo solo l’obiettivo di vaccinare i veneti”, afferma Zaia in conferenza stampa dalla sede della Protezione civile a Marghera.

Per quanto riguarda le trattative per l’acquisto di ulteriori dosi, “noi siamo sempre stati contattati, ieri ad esempio in posta avevo tre offerte, una per il cinese, una per il russo e una per un vaccino autorizzato…” racconta Zaia. “Noi facciamo un tracciamento, usiamo la banca dati di Azienda Zero per scremare le offerte, eliminando ad esempio chi a marzo si era improvvisato venditore di mascherine e ora si improvvisa venditore di vaccini”.

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PD VENETO: I NEGOZIATI PARALLELI SONO CONTRARI AL PIANO UE

Il presidente della Regione Veneto Luca Zaia dovrebbe evitare di “affidarsi a facili slogan” e “rispondere nel merito delle contestazioni” a proposito del tentativo di acquistare autonomamente dosi di vaccino anti Covid. Lo chiedono le consigliere regionali democratiche Anna Maria Bigon e Francesca Zottis. “Esprimere dubbi e criticare un’operazione al momento poco chiara non è lesa maestà. O forse Zaia pensa che addirittura la Commissione europea sia mossa da odio nei suoi confronti?”, affermano le dem citando l’accusa di “agire per odio personale” mossa da Zaia ai detrattori dell’operazione.

“Avviare negoziati paralleli procedendo in ordine sparso, non importa se una singola Regione o due o tre, è contrario giuridicamente e politicamente al piano europeo e, come avevamo sottolineato, rischia di mettere in difficoltà la strategia comune”, continuano Zottis e Bigon, augurandosi che “non ci siano ulteriori ritardi nelle forniture e che ci sia un fronte compatto di tutti gli Stati nel far rispettare gli impegni alle case produttrici anziché alimentare una guerra tra Regioni, magari giocando al rialzo sul prezzo dei vaccini”.

LISTA ZAIA: L’UE CI DÀ RAGIONE, LE REGIONI POSSONO ACQUISTARE IL VACCINO

Le Regioni, se vogliono, sono libere di acquistare vaccini anti covid che non siano coperti dalla strategia dell’Ue. E a dirlo non siamo noi, ma lo ha spiegato il portavoce della Commissione Europea per la Salute Stefan de Keersmaecker, che ha risposto a Bruxelles a domande sull’intenzione dichiarata da alcune Regioni italiane di acquistare vaccini”. Lo sostengono i consiglieri regionali veneti della lista Zaia presidente Alberto Villanova e Sonia Brescacin, che sposano l’interpretazione del comunicato diffuso dalla Commissione europea data dal presidente della Regione Luca Zaia. “Alle polemiche sollevate da alcuni esponenti del Partito democratico e dei rappresentanti sindacali in merito alle trattative portate avanti dalla Regione del Veneto sull’acquisto di dosi di vaccini, i vertici europei hanno testualmente ribadito che Stati membri o Regioni possono concludere le loro trattative se i vaccini sono acquistati da società farmaceutiche con cui l’Unione non ha contratti di acquisto anticipato. Possono farlo perché non c’è nulla nella strategia sui vaccini che lo impedisca“, continuano Villanova e Brescacin.

Insomma, “chi aveva sollevato inutili critiche, chi aveva parlato di sparate demagogiche, oggi viene smentito direttamente non solo da Stefan de Keersmaecker, ma anche dal portavoce capo della Commissione europea, Eric Mamer che ha ricordato a tutti che la salute è competenza degli ordinamenti nazionali con un ruolo di coordinamento dell’Ue solo su alcuni aspetti”, concludono i due. “Zaia ha agito con estrema correttezza e oggi la sua azione trova conforto nelle precisazioni dai vertici comunitari”.

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