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In Valle d’Aosta i tempi di attesa delle visite si riducono ancora, bene gastro e pneumologia

Rientrate nei parametri. Attività chirugica aumentata del 30,4%

Pubblicato:09-07-2023 10:58
Ultimo aggiornamento:09-07-2023 10:58
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(DIRE – Notiziario Sanità e Politiche sociali) Aosta, 9 lug. – In Valle d’Aosta, a luglio si riducono ancora i tempi di attesa per le prime visite rispetto all’ultimo monitoraggio effettuato il 27 giugno. “Anche se non si raggiunge ancora il risultato ottimale, l’aumento dell’attività ottenuta grazie agli sforzi organizzativi dell’azienda e all’impegno del personale sta portando a una progressiva riduzione dei tempi di attesa e al recupero del pregresso. Anche le segnalazioni al nostro Ufficio relazioni con il pubblico per quanto riguarda le liste di attesa risultano diminuite”, spiega l’Usl della Valle d’Aosta, precisando che “al circa 50% delle prestazioni per le quali erano garantiti i tempi previsti a livello ministeriale (30 giorni per la visita e 60 per gli esami diagnostici) si aggiungono da questo mese le visite di pneumologia e quelle di gastroenterologia”, i cui tempi di attesa “sono rientrati nei parametri ministeriali”.

Il direttore generale dell’azienda sanitaria valdostana spiega che: “Stiamo lavorando con tutti gli strumenti a disposizione e nonostante la carenza di professionisti, in modo puntuale sulla gestione delle agende, per ridurre progressivamente i tempi di attesa e garantire agli utenti dei tempi congrui alla normativa e ai loro bisogni sanitari”. E aggiunge: “I risultati stanno emergendo e ancorché ci siano ancora tempistiche che non rientrano nei parametri, il miglioramento c’è, e ci conforta sul fatto che stiamo lavorando nella direzione giusta”. L’assessore regionale alla Sanità, Carlo Marzi, aggiunge: “Sappiamo che alcune difficoltà restano e per queste siamo impegnati tutti i giorni a lavorare tutti assieme. È però importante dare riscontro di questi risultati positivi perché a loro volta essi sono frutto di un lavoro quotidiano coordinato tra assessorati e Ausl”.

Quanto alla riduzione dei tempi di attesa, Uberti spiega che “le prime visite urologiche hanno tempi dimezzati (da 290 a 148 giorni), la dermatologia (inserita nelle liste di galleggiamento) ha tempi ridotti di due terzi (da 251 a 84 giorni) e anche diabetologia è scesa da 140 a 99 giorni. Sebbene si tratti di tempi ancora molto lunghi, l’attesa si sta riducendo progressivamente”. Anche “il meccanismo delle liste di galleggiamento ha avuto effetti positivi (prime viste di neurologia e elettromiografia) anche dal punto di vista della gestione complessiva”, segnala l’Usl. Rispetto agli esami strumentali, “tutte le tac rientrano ormai nei range e tra gli esami migliorati, ma non ancora accettabili, ci sono alcuni particolari tipi di risonanze. Per le ecografie che a gennaio e febbraio mostravano tempi di attesa di 300 giorni, ora siamo scesi a 101”, prosegue l’azienda sanitaria.


Riguardo alle prestazioni di endoscopia digestiva, da tempo particolarmente critiche per la carenza di gastroenterologi, “è stato raggiunto un accordo di collaborazione con un centro di eccellenza pubblico piemontese volto a recuperare questi tempi di attesa, ma anche a rilanciare complessivamente questa disciplina ad Aosta, che sarà a regime da settembre”. Parallelamente al percorso per il miglioramento dei tempi di attesa per le prestazioni ambulatoriali, c’è lo sforzo volto a potenziare l’attività chirurgica per ridurre anche i tempi per gli interventi programmati.
“L’attività chirurgica nei primi sei mesi dell’anno in corso è cresciuta rispetto al 2022 mediamente di oltre il 30% (7.435 interventi contro 5.701)- spiega L’Usl-. Un risultato frutto dell’intenso supporto della struttura complessa Anestesia e Rianimazione che in collaborazione con le discipline chirurgiche e interventistiche e nonostante la grave carenza di personale riesce a garantire un incremento così importante”.

Tra le specialità che registrano i maggiori aumenti ci sono l’urologia (+78%), l’oculistica (+54%), l’otorinolaringoiatria (+51%). “Anche in questo caso l’attività incrementata va progressivamente ad erodere le liste d’attesa”, conclude l’azienda sanitaria valdostana.

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