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Report della Commissione Consiliare Affari Interni dell’8 gennaio – pomeriggio

Di seguito un estratto degli interventi odierni

Pubblicato:08-01-2024 19:40
Ultimo aggiornamento:16-01-2024 09:50

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SAN MARINO – L’esame del “Testo unico in materia di associazionismo e volontariato”, presentato dalla Segreteria di Stato per l’Istruzione e la Cultura, ha impegnato nel pomeriggio la Commissione consiliare riunita oggi a Palazzo Pubblico e proseguirà anche in seduta notturna.

In apertura della seduta, al comma comunicazioni, si è fatto il punto sul gruppo di lavoro composto dai commissari per elaborare una proposta sul tema dell’impatto della denatalità sull’organizzazione scolastica nelle scuole primarie sammarinesi. Al Segretario di Stato Andrea Belluzzi dall’opposizione sono stati poi riportati alcuni dubbi sul recente bando per l’arruolamento del nuovo dirigente dell’Università degli Studi: in particolare il consigliere Giuseppe Maria Morganti, Libera, lo ha definito “un po’ deboluccio” rispetto ai requisiti. Mentre da parte di Rete, Giovanni Zonzini, ha sollecitato il Segretario rispetto ad investimenti strategici sulle infrastrutture scolastiche, a partire dal polo di Fonte dell’Ovo. Il Sds Belluzzi, in replica, ha assicurato massima attenzione rispetto alle osservazioni fatte sul bando dell’università da parte del consigliere Morganti, mentre sugli investimenti per il polo scolastico ha chiarito che i tempi sono prematuri: per andare a richiedere finanziamenti “prima occorre avere un progetto ben definito- ha precisato- sia di sostenibilità, sia sull’aspetto architettonico e dei capitolati dei costi”.

La commissione passa quindi ad affrontare il primo dei progetti di legge all’ordine del giorno, ovvero il Testo unico in materia di associazionismo e volontariato che, come illustra brevemente il Segretario di Stato Belluzzi, mira a semplificare e snellire l’attuale quadro normativo, piuttosto gravoso per le associazioni che operano senza scopo di lucro. E’ un testo frutto di un lungo confronto con le associazioni stesse, i gruppi di maggioranza e opposizione e della collaborazione con Aif. Nel dibattito introduttivo, a livello bipartisan emerge la condivisione generale sul progetto di legge, anche se non mancano rilievi sui rischi di possibili usi distorsivi della norma da parte di Rete o sulla carenza degli strumenti messi a disposizione della Consulta, da parte di Libera e Rf, così come emergono dubbi sull’opportunità dei rimborsi-spese previsti, per cui è fissato comunque un tetto-limite di 5 mila euro.
Nel corso dell’esame dell’articolato, sono approvati alcuni emendamenti concordati con Rete, tra cui all’articolo 4 “Scopi e attività”, per specificare che il diritto di associazione è esteso “a ciascun individuo”, quindi cittadini e residenti; e all’articolo 5 “Registro delle attività” per rendere pubblico l’elenco delle Associazioni iscritte al Registro su un’apposita sezione del sito internet dell’Amministrazione. All’articolo 13 “Associazioni sanitarie, socio-sanitarie ed assistenziali”- che istituisce un elenco presso l’Iss per le associazioni che perseguono finalità sanitarie, socio-sanitarie ed assistenziali- all’emendamento del governo, su sollecitazione dei commissari, viene specificato che il termine “apposito elenco” viene sostituito con “apposito registro”. La seduta si interrompe all’esame dell’emendamento del governo Art. 14 bis


Attività lavorativa per conto delle Associazioni, agevolazioni e trattamento tributario” su cui i commissari di opposizione richiedono di specificare meglio nel testo la differenza tra contributi e rimborso spese.

Di seguito un estratto degli interventi al comma Comunicazioni e al dibattito introduttivo al comma n. 2.

Comma 1. Comunicazioni
Pasquale Valentini, Pdcs, presidente
Il consigliere Stefanelli è stato delegato dai commissari a coordinare le osservazioni che la Commissione aveva fatto in più di una seduta sui temi di scuola e denatalità e le soluzioni in corso. Quando lo ritiene, gli darò parola. Chiedo ora ai Segretari presenti se intendono intervenire.
Andrea Belluzzi, Segretario di Stato per Istruzione e Cultura
Abbiamo chiuso l’anno 2023, per quel che riguarda gli Istituti culturali e i dati sulla performance di tutto il settore, con numeri di grande soddisfazione, superando le migliori performance degli anni precedenti. Lo voglio sottolineare per complimentarmi con coloro che lavorano negli Istituti culturali. E’ stato un segnale duplice: la gente ha un rinnovato interesse per quel che riguarda ogni forma di attività culturale, d’altro lato testimonia la bontà di lavoro e di investimento di questa maggioranza in una gestione degli Istituti culturali che ha potuto migliorare capacità di produzione e iniziative di ogni genere e natura, culminata nella collaborazione con l’Unesco che ha portato al progetto “Memory of the word”.
Riccardo Stefanelli Pdcs
Ci eravamo lasciati nell’ultima Commissione con questo impegno, è stato costituito un gruppo di lavoro composto da un rappresentante di ciascun gruppo politico della commissione. Ci siamo riuniti con difficoltà, visto che a dicembre siamo stati tutti impegnati con le sessioni consiliari. Ci è sembrato opportuno, visto che sono emerse diverse scuole di pensiero, ci è sembrato che la cosa migliore, per giungere a una sintesi in un documento da porre agli atti, di fare i questo modo: ciascuno dei membri si era impegnato a presentare una scheda o relazione con la posizione su questa materia- che è l’impatto della denatalità sull’organizzazione scolastica nelle scuole primarie innanzitutto- in modo da fare una raccolta di queste posizioni e decidere successivamente come utilizzare questo materiale che andrà posto agli atti della commissione. Sto raccogliendo il materiale, mancano ancora un paio di gruppi. Era emersa anche la possibilità di inviare all’Aula consiliare le relazioni che riguardano temi che interessano più ambiti. Se vogliamo andare in questa direzione, quando avrò tutto il materiale, li invierò a tutti i membri della commissione, entro domani sera possiamo magari fare un punto su come procedere.
Pasquale Valentini, Pdcs, presidente: Da come ho capito, devono arrivare a breve alcuni lavori, se necessario, lasciamo aperto il comma per vedere su questo argomento che tipo di impegno prenderci.
Giuseppe Maria Morganti, Libera
Sui dati degli istituti e dei musei di Stato, un suggerimento: si dovrebbe pensare al marketing del nostro Museo di Stato che è così poco frequentato rispetto agli altri nostri musei. Al Segretario: abbiamo visto il bando per l’arruolamento del nuovo dirigente dell’Università degli Studi, ci pare un po’ deboluccio nelle prerogative richieste, chiediamo ci siano elementi migliorativi. Ricordo che abbiamo condiviso il percorso previsto dal decreto che riguarda anche le modalità reclutamento di questa figura. Ultima cosa, rispetto al riferimento di Stefanelli: abbiamo contribuito con una nostra breve relazione che abbiamo già consegnato, saremmo contenti se la commissione potesse discutere tutte le proposte scaturite anche estendendo, dato gli argomenti molto correlati, al tema della settimana corta nella scuola superiore. Li vediamo come argomenti critici per il vecchio modello di organizzazione scolastica, ma anche per gli timoli su cui definire un nuovo modello con una riforma scolastica su cui si deve ragionare.
Giovanni Zonzini, Rete
Anche noi abbiamo presentato la nostra relazione che ricalca la posizione espressa negli anni. Ci sembra esaurito il dibattito sul numero dei plessi, ho cercato di delineare delle riflessioni più ad uso della prossima legislatura, in un tempo medio. Anche noi auspichiamo una riforma della scuola e si parte in particolare dal settore superiore, dal totale superamento della riforma gentiliana.
Ciò detto, anche io voglio fae una nota polemica: recentemente è stato siglato- o siamo sul punto di siglare- un investimento da 29 mln di euro con il fondo arabo per il finanziamento di un aeroporto di cui pare non esista un business plan. Credo che questa sia una gestione dilettantesca della finanza pubblica e degli investimenti strategici.
Invece, rispetto a investimenti veramente strategici, chiedo se è stata vagliata la possibilità di finanziamento per realizzazione il polo scolastico di Fonte dell’Ovo, previsto dal Piano nazionale dello sviluppo sostenibile approvato nel maggio 2023. E sarebbe un progetto veramente strategico su cui canalizzare fondi a basso tasso di interesse. Chiedo inoltre se, a prescindere da questi finanziamenti, è previsto comunque un investimento sulla scuola per cui sono prioritari nuovi spazi.
Daniela Giannoni, Rete
Il commissario Rondelli non può essere presente, ma essendo lui dirigente degli Istituti culturali, penso di poterlo rappresentarlo nell’esprimere la soddisfazione per i dati del 2023, a dimostrazione che la cultura può essere un volano per il nostro paese e che ci sono ampi margini di sviluppo. Rispetto quanto detto dal collega Zonzini vorrei far presente che il polo scolastico di Fonte dell’Ovo sta diventando obsoleto, così come sappiamo che c’è una problematica strutturale per le elementari e per gli asili. Rispetto le scuole medie: ci sono due strutture in tutto il territorio e se non si interviene rischiamo di creare grossi problemi per tutta una fascia scolastica di cittadini, quelli delle medie, per cui è una priorità considerare i problemi strutturali, anche delle scuole superiori. Se non si inizia adesso a pensare a un intervento strutturale si rischia che tra qualche anno che i problemi saranno sempre più grossi poiché la manutenzione straordinaria non viene effettuata.
Pasquale Valentini, Pdcs, presidente
Al Segretario sono stati sollevati quindi due ordini di problemi: uno sulla possibilità di rivedere i requisiti del bando del dirigente dell’università. Altro tema sono gli interventi sulle strutture scolastiche e il polo scolastico, problematiche emerse anche in altre commissioni, rispetto in particolare alle scuole elementari. Al di là del finanziamento dell’aeroporto- che non è un tema della commissione- mi pare il tema sia spostato più sulla richiesta se ci sono interventi per le scuole e su cui il Segretario può rispondere.
Andrea Belluzzi, Sds Istruzione e cultura
Sul tema del bando dell’università, prendo nota sull’attenzione ai requisiti. E’ interesse comune. Con l’approvazione del decreto si è condiviso di dare un ruolo nuovo al direttore dell’università. Prendo atto dell’osservazione. Sul tema dei finanziamenti, mi limito a dire questo: sulla mia esperienza, qualsiasi interlocutore in tema di finanziamenti, è disposto ad un approfondimento ove vi sono progetti definitivi, per fare una corretta analisi dei costi. Ad oggi non abbiamo, al di là di un progetto di qualità sul polo scolastico, che c’è da anni, un’analisi puntuale sui costi. Prima di andare a presentarsi in modo corretto ad un interlocutore- che possono essere i sauditi o istituzioni internazionali, occorre avere un progetto ben definito, sia di sostenibilità, sia su un aspetto architettonico e dei capitolati dei costi. E vale per il polo scolastico o per altre iniziative, come il tema polo museale, su cui stiamo lavorando. Il discorso della progettazione delle scuole riguarda la sua sostenibilità interna e sono desideroso di leggere quello che voi commissari redigerete, perché il tema della sostenibilità dei nostri edifici scolastici riguarda la nostra capacità interna di riorganizzare e trovare risorse internamente.
Pasquale Valentini, Pdcs, Presidente: In attesa di avere tutti i contributi dei gruppi sulla scuola, sospendiamo il comma comunicazioni e passiamo al comma 2 relativo alla legge sulle associazioni.

Comma 2. Esame in sede referente del progetto di legge “Testo unico in materia di associazionismo e volontariato” (presentato dalla Segreteria di Stato per l’Istruzione e la Cultura)
Andrea Belluzzi, Sds Istruzione e Cultura: Come convenuto nella precedente commissione, avendo annunciato che da febbraio 2023, quando il testo è stato depositato, abbiamo lavorato molto su di esso e abbiamo poi incontrato i gruppi per spiegare gli interventi modificativi. Anche in ragione alle osservazioni ricevute, abbiamo fatto un ulteriore lavoro di affinamento. Non voglio dilungarmi sulla necessità di un intervento di semplificazione richiesto dal mondo dell’associazionismo, a cui con questo progetto si dà risposta. Oggi il paese ha fatto una serie di ‘compiti’ e, con il contributo di Aif, si può adottare una modalità più agile per poter costituire e far vivere un’associazione. Siamo qui per confrontarci su un testo e sugli emendamenti apportati, per portare a casa una norma che può dare risposte da tempo richieste. Tengo a precisare, sull’articolo 27, che è pervenuta una comunicazione dell’Authority per la protezione dei dati personali, su cui dovremo fare un approfondimento e delle considerazioni per rinviare poi a eventuali decreti migliorativi o correttivi e rendere più agile anche il tema del trattamento dei dati personali. Ringrazio tutti i gruppi per il contributo dato.
Pasquale Valentini, Pdcs, presidente: Ho visto che sono pervenuti altri emendamenti e chiedo se in sede di dibattito ci sono commissari che intendano intervenire.
Iro Belluzzi, Libera: Condivido l’intervento svolto dalla Segreteria e la ricerca di una semplificazione nella struttura normativa che regola il mondo delle associazioni. E’ cosa giusta il fatto che si è tornati alla ‘normalità’ dopo gli eventi del passato, che hanno visto utilizzare associazioni e fondazioni, anche da parte della politica e di soggetti poco inclini a svolgere la precipua funzione delle associazioni. Ricordo al rientro di un Consiglio dei XII, anni fa, in cui si approvavano i bilanci di associazioni e fondazioni, un intervento di Francesca Michelotti che denunciò quanto si era verificato alla Fondazione per la promozione dell’economia e dello sviluppo- che poi entrò anche nel processo Conto Mazzini- in pratica si usava la fondazione per fare riciclaggio. Oggi speriamo sia imparata la lezione. Si va verso la semplificazione delle norme e speriamo non possa essere utilizzata da chi ha ancora una idea di economia falsata.
Daniela Giannoni, Rete: Assolutamente la revisione più stringente sulle associazioni era dovuta, ora abbiamo dato una ‘ripulita’ a chi utilizzava in modo errato lo strumento delle associazioni. Ma non vorrei che, mentre prima erano strumento di riciclaggio, con questa nuova norma- proprio perché si alleggerisce molto e si ampliano le possibilità delle associazioni- che cadessimo in altri tranelli. Non parlo di riciclaggio ma semplicemente della possibilità che le associazioni diventino una alternativa alle attività imprenditoriali ed economiche. Così come non vorrei svilissimo la nobile attività del volontariato, perché in questa legge legittimiamo ad esempio dei rimborsi spese e una remunerazione a chi presta attività non lavorativa. Presterei quindi molta attenzione a questa legge, non vorrei che per alleggerire le associazioni si creino poi alternative per aggirare norme e tassazione dello Stato rispetto attività di tipo imprenditoriale, o per avere poi una ‘entratina’ mensile, invece di attività che dovrebbero essere di mero volontariato.
Matteo Rossi, Npr: Questa legge arriva in Commissione sul termine della legislatura, ed è stata una legge sudata, già da diversi mesi deve compiere l’iter legislativo e siamo lieti di arrivare oggi in Commissione, speriamo di vedere la sua approvazione entro fine legislatura. E’ una legge ben fatta, tocca i punti cruciali e va a semplificare la vita a chi fa associazionismo, che nel suo significato principale offre un servizio sociale, umanitario, al di là di un profitto. E la legge salvaguarda questo aspetto. Questa è una legge che prevede la supervisione di Aif quindi possiamo stare tranquilli rispetto alle distorsioni del passato, il mondo è cambiato. Sull’aspetto della remunerazione di chi oggi è attivo nelle associazioni: condivido sull’aspetto volontaristico, d’altro lato c’è chi fa un’attività importante- come l’associazione oncologica e Apas, per citarne due- e visto i rapporti di movimentazione e il tipo di attività, risulta difficile che possano dare un servizio senza avere persone che ci lavorano. Penso poi ad Apas: se non fosse un’associazione che gestisse il rifugio, ma fosse di appannaggio pubblico, sarebbe molto più oneroso per lo Stato. Lo spettro di quanto paventato- ossia le associazioni usate per eludere una economia e il fatto che siano utilizzate come società, per trarne guadagno- penso sia da mettere sì nel novero delle problematiche in senso astratto. Ma con questa legge, per come è stata proposta e formulata, con il confronto anche dell’opposizione- e possiamo fare un ulteriore lavoro migliorativo con gli emendamenti presentati- credo si possa fare buon lavoro, trascendendo da paure di pericoli che non vedo.
Riccardo Stefanelli, Pdcs: Questa legge era molto sentita dalle associazioni. C’è sì un problema di misura, avere normative che evitino l’abuso e l’uso distorsivo delle associazioni, ma allo stesso tempo c’è il problema di non impedire alle associazioni di lavorare a San Marino dove ci sono 200 associazioni, la maggior parte piccole, e se vengono oberate di impegni burocratici e normativi viene di fatto loro impedito di lavorare. Era una legge sollecitata da molte associazioni e dalla Consulta delle associazioni, Il lavoro tra prima e seconda lettura su cui ha lavorato la Segreteria, anche coinvolgendo le associazioni, mirava proprio a impedire l’apertura di spazi impropri e penso si sia riusciti in ciò. L’intento è stato di rendere la legge anche più snella rispetto quella presentata in prima lettura che definiva le tipologie di associazioni in modo più rigido e negli emendamenti del governo questa differenziazione è eliminata. Le associazioni sono messe tutte sullo stesso piano. Esamineremo poi gli emendamenti pervenuti anche da Rf e Rete.
Maria Katia Savoretti, Rf
Ci tengo a ringraziare Segreteria e Segretario per la disponibilità avuta in questi mesi negli incontri avuti su questo testo per noi importante. E’ un tema complesso. Sappiamo che in fase di prima lettura ha creato attriti, ma è compito di questa commissione creare una legge più snella possibile. Tutte le associazioni devono essere oggetto di controlli, ma dobbiamo essere n grado di aiutare il volontariato. Ancora rimango un po’ perplessa sui poteri e sulle funzioni della Consulta che esiste già ma non è mai riuscita a esercitare le sue funzioni e, se vogliamo mantenerla, come previsto dalla legge, dobbiamo fare in modo che possa lavorare e darle gli strumenti necessari, altrimenti resta solo sulla carta. E’ la consulta che dovrebbe definire gli importi previsti per le associazioni. Ma ha gli strumenti per poter fare queste valutazioni? Le associazioni sono molte più di 200, e spaziano su tanti temi e campi. Il tema dei contributi e delle spese è sicuramente da tenere in considerazione e su cui dobbiamo fare valutazioni approfondite. In sede di confronto con il Segretario, rispetto ai contributi di rimborso spese fino a 5 mila euro, ho proposto che non dovrebbero essere cumulabili per evitare diventi un ‘lavoro’. Ma nel merito entreremo in sede dell’esame degli emendamenti. E’ una legge che, strada facendo, possiamo sempre migliorare. Ma tutto sommato è una legge buona. Anche noi come Rf abbiamo presentato emendamenti, introducendo il “trust di solidarietà sociale” che a noi sta a cuore.
Mirco Dolcini, Dml: Per esprimere il favore del mio gruppo su questo progetto di legge, è una legge sicuramente importane, non fosse altro che le associazioni rappresentano una colonna portante della socialità sammarinese. In passato era un fenomeno spontaneo poi si sono create diverse norme e questa legge va a semplificare il quadro normativo, ma senza snaturare il fenomeno volontario promosso dai cittadini. Cogliamo con favore la legge. Trovo alcuni emendamenti di Rete interessanti e saranno oggetto di dibattito approfondito. Su quello di Rf chiedo se non sia più appropriato inserirlo nella legge dei trust, ma siamo aperti al confronto.
Giuseppe Maria Morganti, Libera: Anche io mi congratulo con la Segreteria e con chi ha lavorato su questo Pdl perché vedere la semplificazione delle norme per le associazioni è un elemento di democrazia. La vecchia proposta di legge è nata in un periodo sbagliato, le associazioni erano messe sotto la fila di fuoco di Aif perché, in particolare le fondazioni, avevano debordato e Aif e tribunale intervennero pesantemente perché l’apparato burocratico delle associazioni diventasse improponibile per le associazioni stesse, troppo complesso per chi vive di volontariato. Giusto che vi siano semplificazioni contabili per le associazione che non superino il tetto dei 30 mila euro di ricavi. La legge ha tolto forse troppi poteri alla consulta delle associazioni, chi mi ha preceduto ha detto che in realtà non ha grandi strumenti per agire, noi riterremmo che la consulta possa comunque svolgere la sua funzione di stimolo alle attività delle associazioni culturali nell’affrontare problematiche presenti a livello operativo e di formazione. E su questo avremmo un emendamenti. Ne discuteremo nell’esame del progetto.
Sandra Giardi, Gruppo misto: Il Sds Belluzzi ci ha incontrato e ha preso nota delle nostre osservazioni per avere una legge più condivisa possibile. Era tanto tempo che si lavorava a questa legge e credo l’obiettivo è raggiunto. E obiettivo della commissione è quello di sostenere una parte importante del paese che è l’associazionismo. Sulla Consulta delle associazioni condivido quanto detto dal consigliere Morganti. Concordo che sulle associazioni socio sanitarie si deve avere un raccordo diretto con la Segreteria per la sanità. Sul rimborso: deve essere sempre documentato Andrea Belluzzi, Sds per Istruzione e Cultura: Al netto di qualche passaggio un po’ meschino, ringrazio il contributo dei commissari e l’approccio con cui hanno lavorato sulla norma, chiedo scusa alla maggioranza, il testo oggi in discussione è frutto di un approfondimento fatto insieme alla maggioranza. Mi preme però ricordare due cose: la prima, il tema del tetto dei 5 mila euro. Non è corretto dire che introduciamo la possibilità di avere dipendenti o apriamo alla possibilità di avere un rimborso spese. E’ già così. Quello che facciamo sui rimborsi spese è porre un tetto assoluto di 5 mila euro. Per legge, rispetto l’Igr, ogni somma che il dichiarante percepisce deve essere obbligatoriamente dichiarata. E’ già così. Il testo di prima lettura e con gli emendamenti è frutto di due anni di lavoro con la Consulta. Io ringrazio gli avvocati Morganti e Giacobbi e il consigliere Troina in rappresentanza dell’Ordine di avvocati e notai che hanno dato un contributo importante. E anche su Aif: abbiamo avuto una interlocuzione e portato a casa l’indicazione ‘ora è tempo e si può’. Abbiamo poi informato sui passaggi e sulle correzioni fatte, è lavoro con compete al Consiglio comunque, in dialogo con Aif. Il paradigma è cambiato e ci si può permettere di farlo. La legge dice cosa si può fare. Abbiamo un ufficio tributario e un sistema di controllo che va a verificare il rispetto dei tetti e delle norme. Sulla Consulta: cambia da luogo di controlli a luogo di servizi, che eroga servizi e aiuta l’associazionismo a svilupparsi, mettendo a disposizione un dipendente, una sede e risorse economiche e anche due tirocinanti per dare consulenze a titolo gratuito.

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