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ROMA – “Ieri in rappresentanza del governo ero ai funerali di Giulia. Ero ad un metro dalla bara, ho portato le condoglianze e abbracciato i familiari della ragazza. L’emozione è doppia, quella è la mia terra, sono trevigiano”. Così il ministro della Giustizia Carlo Nordio, in audizione alla Camera in Commissione d’inchiesta sul femminicidio. “I femminicidi sono una sconfitta dello Stato, una sconfitta collettiva che richiede una risposta collettiva”, ha spiegato.
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Durante il suo discorso, Nordio ha spiegato che “il fenomeno del femminicidio è da tempo all’attenzione del legislatore, nonostante l’impegno il numero dei casi è drammatico. Siamo ancora molto indietro dallo scopo di evitare questi delitti”.
Per il ministro “i casi di violenza domestica sono tra i più difficili da accertare. È difficile ricostruire ciò che avviene nell’ombra, in luoghi isolati, spesso senza lasciare traccia e testimoni. Poi devi credere all’uno o all’altro”. E ancora: “Da legislatori ce la mettiamo tutta ma a monte di tutto c’è l’educazione al rispetto, alla dignità, alla libertà”.
“Il funerale di Giulia è stato straziante ma è tale anche la situazione dei genitori di Filippo. Dobbiamo metterci nei loro panni dal punto di vista etico”.
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