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In Molise una giunta tutta al maschile, le donne dem annunciano un ricorso

Il Pd: "Una scelta che va contro la storia. Nel silenzio della prima donna presidente del Consiglio. Non possiamo accettarlo e faremo ricorso"

Pubblicato:02-08-2023 18:10
Ultimo aggiornamento:02-08-2023 18:11

francesco roberti
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CAMPOBASSO – La conferenza delle donne democratiche critica la scelta del governatore del Molise Francesco Roberti di nominare una giunta composta da soli uomini.

“Nel Molise un governo regionale di soli uomini. Contro la storia, la legalità, la ragionevolezza. Contro ogni principio di realtà e di attenzione alla democrazia paritaria, il centrodestra molisano ancora una volta cancella le donne dal governo. Nel silenzio della prima donna presidente del Consiglio. Noi non possiamo accettarlo e faremo ricorso”, annuncia in una nota Cecilia D’Elia, senatrice Pd e portavoce nazionale della conferenza delle democratiche.

“ATTO ILLEGITTIMO, INACCETTABILE E GRAVISSIMO”

Per la consigliera regionale del Pd in Molise Micaela Fanelli si tratta di un atto “illegittimo, inaccettabile e gravissimo”.


“Che nelle sue linee programmatiche il presidente Roberti non avesse sprecato nemmeno una parola per i diritti delle donne e per le politiche di genere non è stato un buon presagio. E quello che temevo si è poi subito verificato. Il governatore – aggiunge la consigliera -, fuori tempo massimo, ieri pomeriggio ha chiuso, infatti, la sua giunta regionale composta da soli uomini, con nomine espressione di un retaggio medievale e di discriminazione. Un esecutivo ancora una volta illegittimo perché in contrasto con gli articoli 122; 3; 51; 117 della Costituzione; con la legge 165/2004 e soprattutto con l’articolo 6 dello statuto della Regione Molise e con la legge elettorale regionale che punta a favorire l’equilibrio di genere”.

“Inaccettabile e gravissimo – dice – che in Molise la storia sia destinata a ripetersi con un esecutivo che già si è mostrato in totale continuità con la precedente legislatura targata Donato Toma. Ma la situazione è ora peggiore di prima dato che, con una premier donna al comando del Paese, lo stesso gruppo politico alla guida del Molise ha pensato bene di fare scelte in totale controtendenza non solo delle leggi, ma anche del suo stesso partito trainato proprio da una donna”.

“Chiediamo a tutti i soggetti che devono esercitare il proprio ruolo, a partire dalla consigliera di parità della Regione Molise, di esprimersi e agire dinanzi a questo ennesimo gesto di disprezzo di Roberti, contro il quale – conclude Fanelli – faremo ricorso e, insieme a tutte le donne che hanno condotto finora questa lotta di principio e di valore, impugneremo i provvedimenti di nomina“.

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