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Vuole abbandonare nipote in Italia: nonna fermata e respinta (due volte)

Fermata e respinta dalla Polizia di frontiera di Rimini una nonna arrivata dall'Albania: voleva abbandonare il nipote minorenne in Italia

Pubblicato:27-12-2022 15:42
Ultimo aggiornamento:27-12-2022 15:42

Aeroporto Rimini
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BOLOGNA – Arrivata dall’Albania una nonna voleva abbandonare suo nipote minorenne in Italia per poi fare ritorno in patria. Ma è stata individuata, fermata e respinta dalla Polizia di frontiera insieme al ragazzo. Non una, ma due volte: sia a Rimini sia a Bari. A riferirlo è la Questura della città romagnola, che ha fatto il punto sull’attività dell’ufficio della Polizia di frontiera.

LA VICENDA

“Tra gli ultimi casi trattati- spiega la Questura di Rimini- è stata individuata una nonna che accompagnava il nipote in Italia, con il probabile intento di abbandonarlo e farlo accedere ai benefici delle norme sui minori non accompagnati“. Gli accertamenti della Polizia hanno però “permesso di smascherare i reali intenti della nonna e respingerla in Albania seguita dal minore”. Due giorni dopo, però, la donna e il ragazzo hanno tentato la stessa operazione al porto di Bari, dove sono stati nuovamente respinti.

L’ATTIVITÀ DELLA POLIZIA DI FRONTIERA DI RIMINI

Nel corso del 2022 a Rimini sono stati individuati e respinti in tutto 50 cittadini di origine straniera, considerati “a rischio immigrazione clandestina o pericolosi per la sicurezza pubblica”. I controlli hanno riguardato in particolare persone che “hanno tentato di entrare in Italia come turisti, ma che in realtà sarebbero poi entrati nel circuito dell’immigrazione illegale. In diversi casi si è trattato di persone già condannate per reati di particolare impatto sociale, ostativi per l’ingresso in Italia”.


I MINORI STRANIERI NON ACCOMPAGNATI

Numerosi controlli si sono concentrati inoltre sul “noto fenomeno dei minori non accompagnati- spiega la Questura di Rimini- ossia di quei minori che, dopo essere entrati nel territorio nazionale muniti di regolare passaporto e accompagnati da genitori o parenti, consapevoli dei meccanismi di tutela a loro favore, si presentano presso le Questure asserendo il loro stato di abbandono”.

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