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Pesaro, cittadinanza onoraria a Gianni Letta: “Un grandissimo onore”

La cerimonia di consegna questa mattina a Pesaro a palazzo Ducale

Pubblicato:10-08-2022 16:48
Ultimo aggiornamento:10-08-2022 16:48
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PESARO – “Un grandissimo onore, cercherò di fare il meglio per meritarmelo”. Sono le parole espresse dal presidente della Fondazione Rossini. Gianni Letta, già sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei ministri durante i Governi Berlusconi, nel corso della cerimonia di consegna della cittadinanza onoraria di Pesaro avvenuta questa mattina a Pesaro a palazzo Ducale. “Sono orgoglioso di essere pesarese- dice Letta-. Sono arrivato qui per Rossini e ho scoperto una straordinaria realtà dal punto di vista ambientale, paesaggistico ed umano. Sono abruzzese, quindi abituato ad aver familiarità coi marchigiani, ma ho trovato qui un’apertura, un’accoglienza, un’ospitalità ed un’umanità davvero eccezionali. Mi sono sentito come a casa ed ho trovato una naturale sintonia che migliora di giorno in giorno, di anno in anno. Ora poi divento cittadino, ne sono orgoglioso e onorato e cercherò di far di tutto per meritarlo. So che un è un atto dovuto più alla generosità dell’amministrazione comunale e del sindaco che non a presunti miei meriti. Ma proprio quei meriti che non ho avuto finora cercherò di ottenerli in futuro”.

RICCI: “È PIÙ PESARESE DI TANTI PESARESI, AMA LA NOSTRA CITTÀ”

A consegnare la benemerenza sono stati il sindaco ed il vicesindaco di Pesaro rispettivamente Matteo Ricci e Daniele Vimini. “È più pesarese di tanti pesaresi- spiega Ricci-. Ama in maniera profonda la nostra città e ne sa valorizzare consapevolmente i pregi e le potenzialità, a volte anche più di noi. Lo ha dimostrato standoci vicino durante il percorso di candidatura a Capitale italiana della cultura, con il Conservatorio e la Fondazione Rossini. È stato con Liliana Segre uno dei principali testimonial di Pesaro2024”.

LE MOTIVAZIONI: “IMPEGNO E PROFONDA CONOSCENZA DELLA NOSTRA COMUNITÀ”

Nelle motivazioni del riconoscimento lette dal primo cittadino si fa riferimento ‘all’impegno e alla profonda conoscenza della nostra comunità’ ed al ‘sentirsi già parte di essa’. Elementi che si ritrovano ‘nella presentazione del volume della Utet dedicato a Rossini ma soprattutto nel discorso fatto all’audizione ministeriale per la candidatura di Pesaro 2024’. “Abbiamo voluto far ricadere questo momento celebrativo all’interno del periodo magico del Rof– aggiunge Vimini, che è anche presidente del Rossini opera festival- e di tutto quello che ruota attorno al Festival che quest’anno è tornato a vivere in maniera completa riportando in città tutto il suo ruolo e l’importanza. Il legame con il presidente Letta è la storia di un’amicizia recente, nata con il 150esimo anniversario rossiniano per il quale Letta acconsentì di far parte del comitato organizzatore che si poneva l’obiettivo di farne una celebrazione internazionale”.


“PENSAVAMO DI AVER DIMENTICATO LA GUERRA, ALL’IMPROVVISO CE LA SIAMO TROVATA IN EUROPA”

Nelle sentite parole pronunciate da Gianni Letta nell’intervento successivo alla consegna della cittadinanza onoraria anche un riferimento al conflitto in corso in Ucraina. “Pensavamo di aver dimenticato la parola guerra in Europa dopo 80 anni di pace– conclude-. Credevamo che la guerra fosse una realtà che appartenesse soltanto ad altri e credevamo che fosse a noi lontana e scongiurata per sempre quando all’improvviso ce la siamo ritrovati nel cuore dell’Europa con i danni ai quali assistiamo in questi giorni. Auguriamoci che qualcosa o qualcuno intervenga per favorire un processo di pace”.

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