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Angi promuove il convegno sulla cybersicurezza: “Favoriremo il dialogo tra gli stakeholder”

L'Associazione Giovani Innovatori organizza un evento per discutere sui temi della sicurezza informatica. Mulè: "Ogni giorno la nostra Difesa riceve 140mila attacchi, tutti respinti"

Pubblicato:28-04-2022 18:31
Ultimo aggiornamento:28-04-2022 18:36
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ROMA – L’evento di oggi “è stato uno straordinario successo di pubblico e di contenuti”. Lo ha detto il presidente dell’Associazione Nazionale Giovani Innovatori, Gabriele Ferrieri, durante il convegno ‘Innovation cybersecurity summit‘ promosso da Angi e che si è svolto a Roma. “Come punto di riferimento dell’innovazione anche sul tema della sicurezza cibernetica, Angi vuole promuovere e costruire il dialogo tra i maggiori stakeholder anche attraverso il suo manifesto per la cybersicurezza consegnato oggi alle istituzioni presenti e attraverso la sua indagine statistica per evidenziare tutte le tendenze del mondo cyber – ha aggiungo Ferrieri -. Un punto di inizio importante che grazie anche alle sinergie con il mondo accademico e istituzionale aziendale porteranno il Dipartimento cyber di Angi a raggiungere nuove e importanti sfide”.

D’INCÀ: “FINALMENTE AGENZIA CYBERSECURITY, ORA RAFFORZARLA”

“Quello della cybersecurity è un tema di interesse nazionale. Dobbiamo difendere la nostra comunità e le nostre aziende da possibili attacchi. Il Governo ha finalmente istituito l’agenzia per la Cybersecurity ed è importante riuscire a portarla verso un rafforzamento interno e portare il portare il Paese verso una maggiore sicurezza”. Lo ha detto il ministro per Rapporti con il Parlamento, Federico D’Incà, nel corso del convegno ‘Innovation cybersecurity summit’.

URSO: “REGIMI AUTOCRATICI UN PERICOLO, UE SIA AUTONOMA”

All’evento promosso da Angi è intervenuto anche il presidente del Copasir, Adolfo Urso: “L’evoluzione della tecnologia consente ai regimi autoritari quel controllo sociale che permette alla Cina, ad esempio, di fermare il dissenso al suo interno. Senza equilibri e contrappesi, che nei sistemi democratici esistono e devono essere aumentati, la tecnologia diviene uno strumento a servizio dei sistemi autoritari e dell’apparato militare”.


Dobbiamo stare molto attenti all’evoluzione tecnologica – ha osservato Urso -, le regole che ci sono avvantaggiano loro, i regimi autocratici, così come le regole della globalizzazione”. Secondo il presidente del Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica, “l’Italia e l’Europa devono arrivare a una autonomia strategica tale da preservare il proprio spazio cybernetico“.

MULÈ: “OGNI GIORNO 140MILA ATTACCHI ALLA DIFESA, TUTTI RESPINTI”

“La Difesa mette in atto tutte le procedure affinché i sistemi siano protetti e non siano ‘bucati’. Quotidianamente riceviamo 140mila attacchi solo nel comparto della difesa e ne respingiamo il 99,9% grazie ai sistemi di difesa di cui disponiamo. Inoltre riceviamo tra i 20 e i 40 attacchi informatici che necessitano un intervento umano. Quanti di questi attacchi hanno successo? Zero, questo ci dovrebbe rendere orgogliosi”. Lo ha detto il sottosegretario all Difesa Giorgio Mulè nel corso del convegno ‘Innovation cybersecurity summit’ promosso e ideato da Angi – Giovani innovatori a Roma.

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