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Commissione europea avvia procedure di infrazione contro Ungheria e Polonia per violazione dei diritti fondamentali

L'Ungheria vieta o limita l'accesso a contenuti che promuovono o ritraggono la divergenza dall'identità personale, il cambiamento di sesso o l'omosessualità per i minorenni, mentre la Polonia ha istituito le "zone franche Lgbt"

Pubblicato:15-07-2021 19:10
Ultimo aggiornamento:16-07-2021 08:24
Autore:

European economic policy
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Di Alessio Pisanò

BRUXELLES – “La Commissione europea sta avviando procedure di infrazione contro l’Ungheria e la Polonia relative all’uguaglianza e alla tutela dei diritti fondamentali“. Lo si legge in una nota stampa della Commissione europea.

Sull’Ungheria, i casi includono la legge di recente adozione, che vieta o limita l’accesso a contenuti che promuovono o ritraggono la cosiddetta divergenza dall’identità personale corrispondente al sesso alla nascita, al cambiamento di sesso o all’omosessualità per i minori di 18 anni”.


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Per quanto riguarda la Polonia, la Commissione ritiene che “le autorità polacche non abbiano risposto in modo completo e appropriato alla sua indagine sulla natura e l’impatto delle risoluzioni” sulle cosiddette “zone franche Lgbt” adottate da diverse regioni e comuni polacchi.

I due Stati membri, ricorda la Commissione, dispongono ora di due mesi per rispondere alle argomentazioni della Commissione. In caso contrario, la Commissione potrà decidere di inviare ai due stati “un parere motivato” e “in una fase successiva deferirli alla Corte di giustizia dell’Unione europea”.

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