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Covid, Zaia: “Il Governo prenda nuove misure ma con ristori proporzionati”

Il presidente della Regione Veneto commenta la situazione coronavirus: "Non è con le multe che risolveremo, serve un nuovo patto sociale"

Pubblicato:15-12-2020 13:36
Ultimo aggiornamento:15-12-2020 13:36

luca zaia
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VENEZIA – Nelle ultime 24 ore in Veneto sono stati trovati 3.320 nuovi positivi al coronavirus, con oltre 52.000 tamponi effettuati e un’incidenza di positivi per tamponi che è quindi del 6,3%. I soggetti attualmente positivi sono al momento 92.690, i pazienti ricoverati sono 3.324 di cui 373 in terapia intensiva. Questi i dati diffusi dal presidente della Regione Luca Zaia, che afferma di non essere sorpreso da una seconda ondata di coronavirus così pesante: “Noi stiamo facendo riunioni da mesi, abbiamo passato l’estate ad allestire terapie intensive, piani pandemici, rinforzare le microbiologie, sperimentare nuovi testing. Quante volte ho detto che non si poteva andare a votare a ottobre?”.

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Ristori. È questa la parola chiave della riflessione sulle nuove misure restrittive fatta ieri durante la riunione tra la Regione Veneto e i sindaci dei Comuni capoluogo. “Le posizioni son variegate, vero tema che allinea tutti è quello dei ristori“, dice Zaia, spiegando che le “misure dovranno essere direttamente proporzionali ai ristori che si possono erogare”. Al momento, “è in corso una interlocuzione di tutte le Regioni con il Governo rispetto a quello che sta accadendo, c’è un dibattito nazionale e sembra ci siano delle volontà. So che si è riunito il Cts e la convinzione è che ci siano misure da prendere in maniera uniforme a livello nazionale”. Del resto “tutte le comunità rischiano di vedere la curva risalire” e “oltre al tema sanitario c’è anche il problema di vantaggio competitivo. Noi sappiamo che il 10 gennaio probabilmente la Germania avrà abbassato moltissimo le sue curve di contagio, dal 16 dicembre va in lockdown e ci mette 11 miliardi per dare il 90% del fatturato a tutte le imprese sotto i 500.000 euro di fatturato”. Insomma, “le misure ci vogliono, ma quello che possiamo fare senza ristori è ben poco. Immagino che alla volta di domani una decisione ci sarà”, conclude Zaia.


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“La squadra dei sindaci è una squadra responsabile, non si sono tirati indietro. Ma ad esempio una città come Treviso è riuscita a schierare 25 agenti di Polizia locale, capite che se bisogna andare a strascico a fare multe tra le persone si rischia di creare anche tensioni. Io non ho mai pensato che questa vicenda vada gestita con le multe. L’ho detto mesi fa che serve un nuovo patto sociale” ha concluso il presidente della Regione Veneto.

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