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Covid, il monito di Zaia: “Quale terza ondata? Il virus non se ne andrà”

Il Presidente della Regione Veneto emana una nuova ordinanza in cui vieta di consumare a banco dopo le 11 di mattina

Pubblicato:10-12-2020 13:18
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 20:43

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VENEZIA – “C’è chi parla di terza fase, ma ancora contate le fasi? Il virus non tornerà perché non se ne andrà, fino alla primavera bisognerà sperare che i picchi siano bassi“. Lo afferma il presidente della Regione Veneto Luca Zaia, oggi in conferenza stampa dalla sede della Protezione civile regionale a Marghera.

NUOVE REGOLE DA SABATO

Nell’ottica di evitare assembramenti e contagi, Zaia ha anche emanato una nuova ordinanza, che impedisce la consumazione al banco già a partire dalle 11, perché “inizia l’ora giusta per far mucio (fare mucchio, ndr)”. Altra novità è lo spostamento dell’orario in cui è consigliato fare la spesa agli over 65: mentre prima l’ordinanza consigliava di riservare agli anziani le prime due ore di apertura dei supermercati, ora l’orario è quello dalle 10 alle 12, “perché ci hanno segnalato che la mattina fa troppo freddo, e mio nonno diceva che solo i mona non cambiano idea”, spiega il governatore del Veneto, Luca Zaia. Che dunque evidenzia così le novità della nuova ordinanza della Regione che entrerà in vigore alle 24 di venerdì 11 dicembre, e che sarà sostanzialmente una riedizione di quella rimasta in vigore fino allo scorso 4 dicembre, e reintroduce i limiti di clienti all’interno dei negozi, pari a un cliente ogni 20 metri quadri di superficie commerciale per i negozi sopra i 40 metri quadri (quelli più piccoli possono fare entrare un solo cliente alla volta per disposizioni nazionali). Dà poi indicazione di perimetrare “ove possibile” i mercati, e reintroduce l’obbligo di consumare solo seduti al tavolo di bar e ristoranti dopo un certo orario.

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Nelle ultime 24 ore in Veneto sono stati effettuati 20.117 tamponi molecolari e 37.574 tamponi rapidi, per un totale di 57.691 tamponi. La percentuale di positivi trovati è del 7,27%, spiega Zaia, che aggiunge dati sui ricoverati covid in Veneto, oggi 3.222, di cui 357 in terapia intensiva, “uno in più rispetto al massimo di marzo, che era stato di 356”, e 2.865 in area non critica. I decessi registrati nelle ultime 24 ore sono sono 148.

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Per quanto riguarda la vaccinazione anti-covid, la somministrazione avverrà in tre diverse fasi: “Nel primo trimestre, tra gennaio e marzo, ci sarà la vaccinazione umanamente più importante, quella di medici, oss e soggetti più fragili. Poi tra marzo e giugno con il secondo lotto la popolazione meno a rischio e poi tra giugno-settembre si dovrebbe chiudere la vaccinazione di tutti i veneti. Dico si dovrebbe perché i vaccini devono ancora essere autorizzati” spiega Zaia. “Penso che il passaporto sanitario sarà inevitabile, noi abbiamo già l’anagrafe vaccinale ma dovremmo ipotizzare certificazione che sia internazionale. Immagino che l’Oms interverrà su questo”, aggiunge il governatore.

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