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VIDEO | David di Donatello 2021, Detassis: “La consegna dei premi forse a metà aprile”

La presidente dell’Accademia del Cinema Italiano - Premi David di Donatello ha commentato all’agenzia Dire la volontà degli Academy Awards di andare in scena con una cerimonia in presenza

Pubblicato:03-12-2020 09:25
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 20:41

david di donatello
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ROMA – “Quando ho saputo la notizia ho provato panico e felicità. Panico perché noi non sappiamo oggi come potremmo fare la cerimonia di premiazione dei David di Donatello 2021, che dovrebbe svolgersi a metà aprile e quindi circa una settimana prima della 93esima edizione degli Oscar (in programma il 25 aprile 2021, ndr). Ho usato il condizionale perché in questo momento è d’obbligo. Dipende dall’andamento epidemiologico e da quello che succederà”. Così Piera Detassis, presidente dell’Accademia del Cinema Italiano – Premi David di Donatello, ha commentato all’agenzia Dire la volontà degli Academy Awards di andare in scena con una cerimonia in presenza. Un desiderio che la presidente spera possa realizzarsi anche per la prossima edizione dei Premi David, che quest’anno si sono svolti in una in una formula insolita ma necessaria a causa della pandemia: Carlo Conti in diretta su Rai1 dallo studio 2 di Via Teulada e i candidati collegati da remoto.

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 “Ci è piaciuto andare a casa degli attori, però speriamo di poter tornare ad una cerimonia in presenza. E’ un momento di condivisione, di incontro, di festeggiamento e di inclusione durante cui il cinema si riunisce. Gli Oscar in questo momento sono un ‘faro’”, ha detto Detassis, che ha concluso: “Spero che si possa ripartire presto in assoluta sicurezza. Noi dobbiamo far sapere che le sale sono sicure. Spero che si possa lavorare insieme per questo e che si accolga questa ‘vita nova’ senza pregiudizi. Siamo pronti a inseguire il nuovo e quello che ci proporrà la storia. Non dobbiamo smettere di pensare, di immaginare e, soprattutto di scrivere storie. Se in questo periodo non abbiamo sbattuto la testa contro il muro è anche grazie alle storie, da guardare o da leggere, che abbiamo avuto a disposizione”.

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