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Lucrezia Leombruni

Da piccola scrivevo racconti, lettere nelle occasioni speciali, diari ‘segreti’ e ponevo tante domande (ma tante) a chiunque. Ai tempi del liceo classico non ero brava a scrivere i temi e non ero nemmeno lontanamente una studentessa modello. All’università le cose sono cambiate. A cinque anni dalla laurea magistrale in ‘Media, comunicazione digitale e giornalismo’, sono una giornalista pubblicista. Non un lavoro ma una scelta di vita. Logorroica (anche con la penna), curiosa, impazzisco per l’odore dei pop corn nei cinema, pratico ansia al livello agonistico e sono fatta della stessa sostanza dei red carpet e dei junket. Respiro guardando cinema e serie. Sono romantica come un film francese, contorta come un film di Woody Allen, amante dell'adrenalina come i film di Quentin Tarantino e mi piace perdermi per Roma come la principessa Anna in ‘Vacanze Romane’ o come Jep Gambardella ne ‘La Grande Bellezza’. Da inguaribile nostalgica sono capace di guardare ininterrottamente vecchi film: da ‘Casablanca’ a ‘Vacanze di Natale 1983’. A volte mi sento Mimmo e Furio, i due memorabili personaggi di Carlo Verdone. Ma anche un po’ Carrie Bradshaw e un po’ Samantha Jones di ‘Sex and the City’.
l.leombruni@diregiovani.it