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Coronavirus, Banco Alimentare della Campania dona cibo a 200mila persone

"A marzo abbiamo aiutato 42mila persone in più e stimiamo che ad aprile saranno 70mila in più" spiega alla Dire il direttore Roberto Tuorto

Pubblicato:30-03-2020 11:33
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 18:03

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NAPOLI – Nel mese di marzo il Banco Alimentare ha aiutato solo in Campania quasi duecentomila persone, distribuendo circa 600mila chilogrammi di cibo per un valore commerciale di 1,2 milioni di euro. Sono i dati forniti alla Dire da Roberto Tuorto, direttore del Banco Alimentare della Campania. “Normalmente – spiega – aiutiamo 152mila persone al mese, attraverso una consegna del pacco alimentare. A marzo abbiamo aiutato 42mila persone in più e stimiamo che ad aprile saranno 70mila in più”.

Le donazioni hanno riguardato cittadini di 136 Comuni della Campania e oltre 320 associazioni del territorio regionale. “Le storia da raccontare sono tante e sono belle”, dice Tuorto, mentre racconta di una “pattuglia di nonni civici” che a Scampia distribuisce i pacchi alimentari della Onlus grazie alla collaborazione con le associazioni del territorio. Oppure della consegna di cibo nel carcere di Fuorni, a Salerno. “Abbiamo aiutato i reclusi, e le detenute del penitenziario – spiega il direttore del Banco Alimentare – sono al lavoro per cucire le mascherine che distribuiamo ai nostri volontari”. Al momento la Onlus si trova a lavorare “con circa il 30% di volontari in meno in Campania – afferma Tuorto – ed è una circostanza ovvia: tutti gli ultrasettantenni e gli immunodepressi, più fragili in questo momento di diffusione del Covid-19, rischiano più di noi e devono restare a casa. Lavoriamo tutti di più, per dodici ore al giorno, dalle 7,30 del mattino alle 19,30 di sera”.

Tuorto è voluto intervenire anche in merito ad alcune polemiche sollevate da alcuni cittadini che hanno ricevuto generi alimentari fuori la data di scadenza indicata sulla confezione del prodotto. “La nostra missione è quella di combattere lo spreco alimentare. La legge Gadda introdotta nel 2016 consente di donare il cibo con la dicitura “da consumare preferibilmente entro…” fino a sei mesi dopo la data indicata. Quindi, per legge, possono essere consumati anche successivamente. Rientra tra le strategie per abbattere lo spreco alimentare, una delle missioni del Banco Alimentare, per evitare che cibo ancora buono finisca in discarica, per salvare l’ambiente. Chiaramente parliamo di una minima parte del cibo che doniamo”. Le misure adottate dal governo per sostenere chi in questo momento si trova ad affrontare problemi anche economici “vanno bene, come tutte le misure prese in questo momento – aggiunge Tuorto -, noi abbiamo proposto ai sindaci di estendere la nostra rete anche per ottimizzare i costi, per fare in modo che con un buono da 20 euro si riceva effettivamente una spesa dal valore di 20 euro”.


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