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Autonomia, fumata nera al vertice di maggioranza: da definire il nodo risorse

A quanto apprende l'agenzia Dire non c'e' ancora il placet alla stesura dei testi per il passaggio in Parlamento

Pubblicato:08-07-2019 15:05
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 15:30
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ROMA – Ancora una fumata nera al vertice sull’autonomia rafforzata a Palazzo Chigi. A quanto apprende l’agenzia Dire non c’e’ ancora il placet alla stesura dei testi per il passaggio in Parlamento.

Secondo quanto si apprende, il nodo da sciogliere sarebbe quello delle risorse da destinare alle regioni che chiedono la competenze esclusiva su servizi precedentemente gestiti in regime concorrente tra Stato e regioni.

La riunione, che si e’ tenuta in un clima definito ‘costruttivo’, e’ stata aggiornata a un nuovo incontro, quando sara’ presente anche il titolare dell’Economia Giovanni Tria oggi impegnato all’estero.


I partecipanti riferiscono di un clima cordiale, caratterizzato dall’assenza di preclusioni di principio. “Vanno verificate- spiega una fonte- la condizioni di fattibilita’ concreta”. Tradotto: definito chi fa chi, bisogna capire con quali risorse. Tema delicato per dipanare il quale si attende la presenza di Tria.

AUTONOMIA. STOP A ASSUNZIONE DIRETTA DELLE REGIONI, INCOSTITUZIONALE

Stop all’assunzione diretta delle regioni nella scuola, previsto dall’articolo 12 del disegno di legge Stefani.

A quanto si apprende durante la riunione di maggioranza sull’autonomia il sottosegretario all’istruzione Salvatore Giuliano ha fatto riferimento a una sentenza della Consulta redatta nel 2013 dall’allora giudice costituzionale Sergio Mattarella che definisce incostituzionale il principio su una richiesta già espressa in passato dalla Lombardia.

Si tratta di un punto sempre criticato dal M5S, ritenuto dannoso per le altre Regioni, con il rischio di istituire scuole di serie A, serie B e persino C.

AUTONOMIA. STOP A REGIONALIZZAZIONE SOVRINTENDENZE, FERROVIE E AUTOSTRADE

Non c’e’ accordo in maggioranza sul passaggio delle Sovrintendenze culturali e della gestione di Ferrovie e autostrade alle Regioni. Lo si apprende da fonti di maggioranza che hanno partecipato al vertice sull’autonomia a Palazzo Chigi.

AUTONOMIA. MARIN (FI): CONTANO FATTI, NON ANNUNCI PUNTUALMENTE DISATTESI

“Oggi ancora un vertice di governo sull’autonomia con Salvini che dichiara che la strada è in discesa. Peccato che non ci creda più nessuno. Infatti la prima data annunciata per l’avvio dell’autonomia era stata quella del 22 ottobre 2018. Poi la Lega disse entro Natale 2018. Passata la Befana, i leghisti diedero per data certa l’inizio della primavera. E ancora l’inizio dell’estate”. Così, in una nota, il deputato di Forza Italia Marco Marin.

“Ma l’autonomia- aggiunge- non è mai arrivata. Perché il M5S non la vuole. Ed il M5S è il socio di maggioranza del governo gialloverde. Ed è altrettanto chiaro che per la Lega l’autonomia non vale la sopravvivenza del governo. Per questo subisce ancora una volta il diktat dei grillini”.

“E d’altronde M5S-Lega hanno votato l’assistenzialismo del reddito di cittadinanza che è l’esatto contrario dell’efficienza e della responsabilità rappresentata dall’autonomia. La verità è che contano i fatti concreti e non gli annunci. A maggior ragione se sei al governo. E i fatti dicono che con il governo M5S-Lega l’autonomia, quella vera, non arriverà mai”, conclude Marin.

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