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Boom di libri venduti nel 2020: gli italiani tornano a leggere

Incoraggianti i dati raccolti dal 'Libro bianco sulla lettura e i consumi culturali in Italia (2020-2021)', che parlano di una crescita dovuta alla capacità riorganizzativa degli editori, e alle misure adottate dal Governo e dal Parlamento durante la pandemia

Pubblicato:31-03-2021 11:12
Ultimo aggiornamento:31-03-2021 11:12
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di Alessandro Melia e Nicoletta Di Placido

ROMA – Dopo una contrazione durante i mesi del primo lockdown, gli italiani sono tornati a leggere con un’intensità ancora maggiore rispetto al periodo precedente alla pandemia. La popolazione di lettori è infatti cresciuta dai 26,3 milioni di ottobre 2019 ai 27,6 milioni di ottobre 2020. Anche il fatturato complessivo del settore ha fatto registrare un dato positivo: +2,3% a fine 2020, con una tendenza in crescita anche nelle prime otto settimane del 2021 (+25% nei libri a stampa). È quanto emerge dalla fotografia scattata dal ‘Libro bianco sulla lettura e i consumi culturali in Italia (2020-2021)’, la ricerca voluta dal Centro per il libro e la lettura e realizzata dall’Ufficio Studi dell’Associazione Italiana Editori, presentata questa mattina alla presenza del ministro della Cultura, Dario Franceschini.

Diversi i fattori che hanno contribuito alla crescita. Da un lato la rapida capacità riorganizzativa da parte degli editori: attraverso l’avvio di processi di smart working, riorganizzando l’area diritti, spostando la produzione dalla carta al digitale, rimodulando il piano editoriale e proponendo nuovi autori e nuovi titoli. Dall’altro, le misure adottate prontamente dal Governo e dal Parlamento per affrontare la crisi. Il libro è stato considerato come “bene essenziale”, con la conseguente apertura delle librerie anche durante i lockdown (misura adottata in Italia prima che in molti altri paesi europei). Il sostegno concreto alla domanda pubblica e privata si è poi sviluppato attraverso una serie di aiuti diretti agli editori, alle librerie ai traduttori. In particolare, i finanziamenti pubblici hanno compreso 30 milioni di euro per 18App, 15 milioni di rifinanziamento per Carta cultura, 30 milioni di fondo per gli acquisti delle biblioteche di pubblica lettura, 10 milioni di aiuti ai piccoli editori, 12 milioni agli editori turistici e d’arte, 10 milioni di crediti d’imposta alle librerie, 5 milioni in aiuti ai traduttori.


In un’ottica di sostegno e ripartenza, molto importante sarà nei prossimi mesi il ruolo del Centro per il libro e la lettura. Il Centro gestisce il Fondo per l’attuazione del Piano Nazionale d’Azione per la promozione della lettura, che tra il 2020 e il 2021 prevede il finanziamento di progetti e iniziative attraverso bandi e convenzioni per un totale di 8,7 milioni di euro che verranno erogati, raddoppiando l’offerta di bandi pubblici, nel corso del corrente anno per rimediare allo stop imposto nel 2020 dalla pandemia.

Tra i dati contenuti nel ‘Libro bianco’, spiccano il notevole aumento della platea di lettori di e-book (dal 20% al 32% della popolazione tra i 15 e i 74 anni, contando sia chi legge solo e- book, sia chi li alterna ai libri di carta), il decollo del comparto degli audiolibri, l’impetuoso sviluppo del prestito bibliotecario digitale (+250% durante il primo lockdown, +103% a dicembre 2020), oltre a tutta una serie di innovazioni tecnologiche che si sono innestate a vari livelli della filiera editoriale: dallo sviluppo di piattaforme di scambio di diritti che hanno sopperito alla chiusura delle principali fiere professionali internazionali a quello di piattaforme didattiche scolastiche e universitarie per la didattica a distanza.

FRANCESCHINI: “CREDO CHE L’AUMENTO NELLA VENDITA DI LIBRI NON SIA EPISODICO”

“Il Libro Bianco sulla lettura consente di fare riflessioni che saranno necessarie in tutti i settori dopo la pandemia. Quando sarà conclusa, cominceremo a capire se le cose sono cambiate solo per l’emergenza e poi tutto si richiuderà come una parentesi, o se resteranno nei nostri comportamenti, e io credo che sarà così, perché l’onda dirompente del lockdown ci ha fatto ricostruire una gerarchia di valori e comportamenti. Le società e le persone hanno scoperto le cose che mancano, forse hanno rivisto alcuni errori di questo modello sociale. Probabilmente una serie di cose resteranno. Il dato sulla crescita della vendita dei libri e della lettura – anche se non è automatico che queste due cose siano legate – è episodico, legato alle condizioni del lockdown o è un dato strutturale? Io credo che sia questa seconda cosa”. Lo ha detto il ministro della Cultura, Dario Franceschini, durante la presentazione del ‘Libro bianco sulla lettura e i consumi culturali in Italia (2020-2021)’, la ricerca voluta dal Centro per il libro e la lettura e realizzata dall’Ufficio Studi dell’Associazione Italiana Editori. Un’analisi che ha messo in evidenza l’aumento della popolazione di lettori tra il 2019 e il 2020.

“Questa crescita che non è un dato comune a tutti i Paesi- ha aggiunto- ma in Italia si è verificata di più. Ci aspetta una grande fase di sperimentazione come è stato nel secondo dopoguerra. Questa che abbiamo attraversato con la pandemia è come una guerra e serve una grande capacità di analisi di questi fenomeni di cambiamento”.

FRANCESCHINI: “IL SOSTEGNO CONTINUERÀ, FAREMO UNA LEGGE CHE AIUTI TUTTA LA FILIERA”

Continueremo a supportare il libro. Lo abbiamo fatto in emergenza con risorse importanti e abbiamo anche ottenuto una misura che ha un valore materiale, ma anche molto importante, di filosofia: anche nelle zone rosse le librerie sono rimaste aperte come i servizi essenziali. È un riconoscimento davvero molto importante che ha portato anche conseguenze positive. Contemporaneamente abbiamo introdotto una norma nuova che ha previsto 30 milioni di euro per l’acquisto delle biblioteche vincolato alle librerie del territorio, perché è la stessa filiera. Vorrei che questa norma – non dipende solo da me, è un problema di risorse – non restasse soltanto legata all’emergenza– ha aggiunto Franceschini-. Anche per questo- ha aggiunto- abbiamo insediato al ministero il tavolo che vuole scrivere entro la fine della legislatura una legge che immagina di aiutare il libro e tutta la filiera, come avviene nel cinema”.

SINIBALDI: “NELLA LETTURA RISPOSTE A INQUIETUDINI E ANGOSCE DA PANDEMIA”

Il dato resistente della lettura va interpretato anche come reazione di fronte alla situazione drammatica della pandemia. Evidentemente nei libri e la lettura abbiamo cercato, se non delle risposte, un modo per mettere ordine alle domande, alle inquietudini, alle angosce di questo momento particolare”. Lo ha detto Marino Sinibaldi, presidente del Centro per il libro e la lettura, durante la presentazione del ‘Libro bianco sulla lettura e i consumi culturali in Italia (2020-2021)’. “Di fronte al moltiplicarsi di possibilità e piattaforme digitali che tutti in questi mesi abbiamo sperimentato- ha aggiunto Sinibaldi- il fatto che la lettura mantenga e forse accresca il suo spazio se può essere un dato incoraggiante anche sul piano economico e industriale è soprattutto molto significativo dal punto di vista psicologico, culturale e, verrebbe da dire, morale”.

LEVI (AIE): “+25% IN PRIME OTTO SETTIMANE 2021, LA STRADA È QUELLA GIUSTA”

“I buoni dati di inizio 2021, con le vendite dei libri a stampa nel trade (librerie, Gdo, negozi online, ndr) in crescita del 25% nelle prime otto settimane, ci confermano che la strada intrapresa è quella giusta: il sostegno delle istituzioni, unito alla capacità di innovazione degli editori e di tutta la filiera del libro, possono dare un grande contributo alla crescita della lettura e quindi dello sviluppo culturale ed economico del Paese”. Lo ha detto Ricardo Franco Levi, presidente di Associazione Italiana Editori (Aie), durante la presentazione del ‘Libro bianco sulla lettura e i consumi culturali in Italia (2020-2021)’, la ricerca voluta dal Centro per il libro e la lettura e realizzata dall’Ufficio Studi dell’Associazione Italiana Editori.

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