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Franceschini: “Napoli è una capitale del futuro”

Il ministro della Cultura lo ha dichiarato in occasione dell'inaugurazione della nuova sede delle Galleria d'Italia di Napoli

Pubblicato:20-05-2022 18:48
Ultimo aggiornamento:20-05-2022 18:49
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NAPOLI – “Napoli ha un grande passato ma anche un futuro sicuro. Qui i turisti del mondo trovano quello che vogliono, vivono un’esperienza autentica e vera”. Lo ha spiegato il ministro della Cultura Dario Franceschini, arrivando a Napoli in occasione dell’inaugurazione della nuova sede delle Galleria d’Italia di Napoli in via Toledo, 177. “Napoli – ha aggiunto il ministro – è sicuramente una capitale del futuro. Investendo in cultura, Napoli investe su sé stessa”.

FRANCESCHINI INAUGURA IL NUOVO MUSEO DELLE GALLERIE D’ITALIA A NAPOLI

“Questa è una collezione che viene mostrata per la prima volta integralmente al pubblico ed è soprattutto la dimostrazione che pubblico e privato insieme possono collaborare per il patrimonio artistico italiano”. Lo ha spiegato il ministro della Cultura Dario Franceschini che oggi ha inaugurato a Napoli il nuovo museo delle Gallerie d’Italia nell’edificio storico dell’ex banco di Napoli in via Toledo 177. Intesa Sanpaolo triplica gli spazi di Palazzo Zevallos Stigliano, portandoli a diecimila metri quadri, spazi fruibili secondo i moderni i criteri museologici e museografici. Gli ambienti, così, si allineano agli standard internazionali. Nel museo sarà esposta una selezione di dipinti e sculture di ambito napoletano e meridionale dagli inizi del XVII ai primi decenni del XX secolo, a partire dal capolavoro della collezione Intesa Sanpaolo, il Martirio di sant’Orsola di Caravaggio, oltre a nuovi itinerari dedicati alle ceramiche attiche e magnogreche e all’arte moderna e contemporanea.

La prima esposizione temporanea ospitata nella nuova sede sarà la mostra conclusiva della XIX edizione di Restituzioni, il programma biennale di salvaguardia e valorizzazione del patrimonio artistico nazionale che Intesa Sanpaolo conduce da oltre trent’anni in collaborazione con il ministero della Cultura. Saranno esposte al pubblico le opere del patrimonio pubblico restaurate grazie a Intesa Sanpaolo nel triennio scorso appartenenti a siti archeologici, musei, luoghi di culto da tutta Italia.

“L’apertura della nuova sede di Gallerie d’Italia di Intesa Sanpaolo nella nostra città rappresenta per Napoli e per l’intero Mezzogiorno – ha detto il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi – uno straordinario tassello che va ad arricchire l’enorme patrimonio artistico e culturale del nostro territorio. Questo nuovo percorso museale renderà ancora più affascinante un edificio storico a cui i napoletani sono molto legati e costituirà un’ulteriore opportunità dell’offerta turistica in città che già sta attirando milioni di visitatori”.

Per Gian Maria Gros-Pietro, presidente di Intesa Sanpaolo, la nuova sede del museo “sarà un luogo di arte, di rigenerazione, di ritrovo per i cittadini e per i turisti di Napoli. L’impegno di Intesa Sanpaolo per la cultura vuole incidere con nuovi stimoli intellettuali sul tessuto comunitario di una città simbolo del nostro gruppo, rafforzandone il progresso economico e sociale”.

IL 16 E IL 17 GIUGNO PORTEREMO A NAPOLI I MINISTRI DELLA CULTURA DEL MEDITERRANEO

“Porteremo qui a Napoli il 16 e 17 giugno tutti i ministri della cultura dei paesi del Mediterraneo per parlare di dialogo e di cultura. Non c’è tempo più importante di questo per dimostrare che la cultura, attraverso la conoscenza e l’ascolto reciproco, consente la risoluzione di guerre e il superamento dell’odio”. Lo ha detto il ministro della Cultura Dario Franceschini, intervenendo all’apertura della nuova sede delle Gallerie d’Italia a Napoli. 


NAPOLI E PROCIDA NON PERDANO LA LORO AUTENTICITÀ

Per il ministro “Napoli ha un futuro come capitale della cultura permanente del Mediterraneo e non solo. Qui ci sono storia bellezza, arte, storia, vita, verità. La grande sfida è accogliere un numero sempre più grande di turisti, ma non smarrendo l’autenticità, come vuole il turismo esperienziale di oggi. Autenticità che qui si respira ancora, qui come a Procida, un’altra opportunità ma con il rischio che si perda l’autenticità”.

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