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Pregliasco: “Niente allarmismi sul Covid, ma serve tenere alta l’attenzione”

Il virologo commenta la decisione del Governo di reintrodurre l'obbligo di tampone per chi arriva dalla Cina dopo il boom di contagi nel Paese asiatico

Pubblicato:29-12-2022 09:47
Ultimo aggiornamento:29-12-2022 11:45
Autore:

fabrizio pregliasco
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ROMA – L’Italia alza le barriere dopo il boom dei contagi Covid in Cina. L’ordinanza del ministro della Salute, Orazio Schillaci (che oggi riferirà in Senato dopo la richiesta delle opposizioni), prevede l’obbligo di tampone per chi arriva dal Paese asiatico, in cui le nuove infezioni sono esplose dopo la decisione di Xi Jinping di allentare le dure restrizioni.

E mentre il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, esorta l’Europa a seguire l’esempio italiano, a provare a fare chiarezza sulla situazione è il virologo Fabrizio Pregliasco. “Ben venga quanto è stato deciso prontamente dall’Italia e spero anche dall’Europa. Servono interventi di reazione, di prevenzione, nell’ottica di garantirci quella libertà che ci siamo guadagnati. Il 95% degli arrivi dalla Cina è per via indiretta. Quindi la responsabilità dovrebbe essere globale. Anche gli Usa hanno preso una decisione analoga all’Italia spero che lo faccia anche tutta l’Europa”.

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L’esperto, intervenuto ai microfoni della trasmissione ‘L’Italia s’è desta’ condotta da Gianluca Fabi e Emanuela Valente su Radio Cusano Campus, commenta così le nuove misure per prevenire la diffusione del contagio: “Per ora vediamolo come elemento di precauzione, di attenzione. Siamo in una fase in cui molti cittadini si sono stufati di questa situazione. Purtroppo c’è una continua evoluzione di questo virus che ha una capacità di replicarsi all’infinito e il più possibile”.

Pregliasco sottolinea: “Non è giusto essere allarmisti e dire che stiamo per ripiombare nell’emergenza di 2-3 anni fa, ma nemmeno sottovalutare ciò che sta succedendo. La presenza del coronavirus ci infastidirà anche nei prossimi anni, serviranno richiami vaccinali e particolare attenzione ai fragili. Dobbiamo monitorare nel tempo questa situazione, la diffusione su scala mondiale del virus”.

“La situazione della Cina, con un liberi tutti immediato a fronte di una popolazione quasi del tutto suscettibile, ci dimostra che il virus sta andando alla grande, coglie l’occasione di ogni replicazione per trovare variazioni sul tema. Questo è il monito per il futuro: tenere alta l’attenzione”.

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