NEWS:

Con Enel X a Salerno la batteria termica salva-gas ‘a sabbia’ Magaldi

Il sistema MGTES è basato su un letto di sabbia fluidizzato che permette di immagazzinare energia da fonti rinnovabili e rilasciarla sotto forma di vapore ad alta temperatura

Pubblicato:29-03-2023 16:47
Ultimo aggiornamento:29-03-2023 16:47

enel_x_salerno_1
FacebookLinkedInXEmailWhatsApp

BUCCINO (SALERNO) – Un impianto di accumulo ad alta tecnologia basato su un concetto molto semplice e materie prime facilmente reperibili, una soluzione che aiuta a consumare meno gas. Una tecnologia a servizio delle rinnovabili, elettricità da stoccare usata per scaldare sabbia in speciali container ad alte prestazioni, batterie termiche che rilasceranno l’energia quando necessario sia in forma di calore per processi industriali che ne hanno necessità sia per generare altra elettricità tramite vapore e turbine.

Un metodo che consente di accumulare energia e non consumare gas, tema cruciale per i settori industriali legati al metano. Una tecnologia tutta italiana con dieci anni di ricerca alle spalle. È l’innovativo sistema MGTES (Magaldi Green Thermal Energy Storage), di brevetto Magaldi. Realizzato presso lo stabilimento di Magaldi Power nell’Area di Sviluppo Industriale (ASI) di Buccino (Salerno), MGTES è una batteria alimentata da un impianto fotovoltaico in grado di immagazzinare energia e rilasciarla sotto forma di vapore ad alta temperatura. Una tecnologia che si pone a servizio delle aree industriali e delle comunità energetiche sostenibili che vi si possano realizzare, a partire dall’area Industriale di Buccino dove Enel X realizzerà l’impianto di test.

La tecnologia ideata e sviluppata dal Gruppo Magaldi, basata su un letto di sabbia fluidizzato (‘batterie di sabbia’) che permette di immagazzinare energia da fonti rinnovabili e rilasciarla sotto forma di vapore ad alta temperatura (tra 120 e 400 gradi) senza che la sabbia fonda, è coperta da brevetto mondiale. La soluzione consentirà a Enel X di fornire energia termica in forma di vapore alle temperature e pressioni desiderate ai propri clienti industriali, riducendo il consumo di gas e stabilizzando il prezzo dell’energia termica.


Per scaricarsi una batteria di sabbia impiega da 4 a 10 ore ma la durata della ‘carica’, quanto resta il calore, va da ore a settimane con una perdita inferiore al 2% al giorno. La tecnologia è modulare, nel senso che si associano vari elementi (in parallelo o in serie) per aumentare la capacità, con singoli elementi da 40 a 500 tonnellate in meno di un ettaro si può stoccare fini a 1 GigaWattora di energia. La durata di un impianto nel tempo è stimata in oltre 30 anni.

Il primo caso applicativo vedrà la fornitura di energia termica verde per soddisfare i bisogni energetici dell’industria alimentare IGI, fornitore del Gruppo Ferrero, con sede nell’ASI di Buccino. Il progetto prevede la costruzione di un impianto fotovoltaico da 5 Megawatt e di un impianto MGTES da 125 tonnellate con capacità di accumulo pari a 13 MWh termici giornalieri. L’impianto entrerà in funzione nella seconda parte del 2024, e si prevede che porterà a una riduzione dei consumi pari al 20% dei consumi totali di IGI e risparmi di CO2 fino a 1.000 tonnellate all’anno, sostituiti da energia rinnovabile disponibile tutto il giorno.

enel_x

La collaborazione punta sull’integrazione tecnologica applicata alle attività industriali in un’ottica di sostenibilità tra Enel X, la società del Gruppo Enel che opera nell’ambito della fornitura e dell’efficientamento energetico e il Gruppo Magaldi, leader globale nella movimentazione di materiale ad altissime temperatura specializzato nello sviluppo di tecnologie per la generazione e lo stoccaggio di energia pulita. Le prospettive sono favorevoli. Come segnalano le due società, la fascia dell’uso di calore tra 100 e 400 gradi, quella attualmente coperta dal sistema MGTES (Magaldi Green Thermal Energy Storage), rappresenta il 30% dei consumi industriali del mondo, con il calore che in generale pesa nel complesso per il 70% dei costi energetici dell’industria nel suo complesso.

Al salire della temperatura di esercizio del thermal storage però si aprono numerose possibilità con applicazioni in settori cosiddetti hard to abate, dove si usa calore ed è difficile abbattere le emissioni di CO2. Per quel che riguarda i costi le soluzioni scelte sono scalabili e con la produzione su scala industriale i prezzi caleranno. “State facendo la storia, Enel non si muove se la soluzione tecnologica non è di assoluta eccellenza e questa che presentiamo oggi lo è perché cambia il paradigma”, dice nel corso della presentazione Augusto Raggi, responsabile di Enel X Italia. “Noi lavoriamo su processi industriali dove le temperature sono più basse, fino a 85 gradi – spiega Raggi – Ma per i settori dove la temperatura necessaria è oltre 100 gradi serve il vapore. Dunque mancava qualcosa, ma oggi grazie a questo sistema si può fare a meno del gas lavorando con le rinnovabili“.

Il settore industriale “in questo momento vuole energia termica, a minor costo, efficiente e pulita”, dunque “aiuteremo Magaldi a costruire una macchina grande quattro volte il prototipo e la testeremo su un’industria”, aggiunge Fabio Tentori, responsabile Innovability di Enel X. La partnership con Enel X “rappresenta un passo importante, coerente al percorso della nostra azienda, da più di 90 anni costantemente orientata all’innovazione e allo sviluppo di soluzioni affidabili e sostenibili per le industrie”, dice Mario Magaldi, presidente Gruppo Magaldi. “La tecnologia MGTES, in particolare, offre una risposta immediata all’esigenza di decarbonizzazione dei processi industriali e quindi di sostituzione del gas – prosegue Magaldi – L’Italia ha risorse e competenze per svolgere un ruolo di rilievo nella filiera delle batterie nello stoccaggio energetico, fattore abilitante nella produzione di energie rinnovabili in continuo, contribuendo così a rendere stabile e sicuro l’intero sistema”.

Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it