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Lega-Russia, ombre sulla caduta del governo Draghi. Gabrielli smentisce, ma il Pd insiste: “È stato Putin?”

A lanciare l'accusa 'La Stampa', secondo cui un funzionario dell'ambasciata russa a Roma avrebbe chiesto al consigliere per i rapporti internazionali di Salvini se i ministri leghisti fossero intenzionati a dimettersi e a fare cadere il Governo

Pubblicato:28-07-2022 11:06
Ultimo aggiornamento:02-08-2022 10:52
Autore:

matteo salvini
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di Roberto Antonini, Maria Carmela Fiumanò e Ugo Cataluddi

ROMA – Nessun Russia-gate. Il sottosegretario con delega ai Servizi segreti Franco Gabrielli prova a fare chiarezza dopo l’articolo de ‘La Stampa’ in merito a presunte ingerenze russe sulla caduta del governo Draghi e sui legami della Lega con Mosca. “Le indiscrezioni apparse sul quotidiano La Stampa, in merito all’attribuzione all’Intelligence nazionale di asserite interlocuzioni tra l’Avvocato Capuano e rappresentanti dell’Ambasciata della Federazione Russa in Italia, per far cadere il Governo Draghi, sono prive di ogni fondamento come già riferito al Copasir, in occasione di analoghi articoli apparsi nei mesi scorsi”, dichiara Gabrielli.

L’ARTICOLO SUI RAPPORTI TRA RUSSIA E LEGA

Secondo l’articolo del quotidiano ‘La Stampa’, a firma di Jacopo Jacoboni, ci sarebbero stati svariati contatti tra diplomatici di Mosca ed esponenti del Carroccio nei giorni precedenti alla crisi di governo che ha provocato le dimissioni di Draghi. In particolare, al consigliere per i rapporti internazionali di Salvini, Antonio Capuano, sarebbe stato chiesto se i ministri leghisti fossero intenzionati a dimettersi dall’esecutivo e a fare cadere Draghi.


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Questa mattina il caso era esploso a Montecitorio. In Aula dai banchi del centrosinistra, in particolare da Lia Quartapelle e Gennaro Migliore, rispettivamente deputati Pd e Iv, si era alzata la richiesta di un’informativa urgente dei ministri competenti e dell’Autorità delegata ai Servizi Segreti, quindi il sottosegretario Franco Gabrielli.

E la dichiarazione di Gabrielli sembra non essere sufficiente al Pd. “Non è certo il Governo che deve smentire questioni di merito che investono la Lega e direttamente il suo leader – fanno trapelare fonti del Nazareno – Nessuno ha ancora smentito i legami di Salvini con Mosca denunciati oggi da ‘La Stampa’. Gli italiani hanno il diritto di sapere se dietro la caduta di Draghi ci sia l’ombra di Putin. Salvini, anziché buttare la palla in corner, chiarisca la vera natura dei rapporti, suoi personali e del partito, con Mosca. È, con tutta evidenza, una questione di sicurezza della Repubblica”.

LETTA: “GOVERNO E SERVIZI TUTELINO LA CAMPAGNA ELETTORALE”

Quella che porterà al voto del 25 settembre “vorrei che fosse una campagna elettorale senza influenze esterne, e chiediamo formalmente al Governo e alle autorità di intelligence, alle autorità di sicurezza, che le garantiscano”. Enrico Letta, segretario Pd, lo dice all’assemblea della Coldiretti. Alla luce delle notizie pubblicate “è evidente che se così fosse il governo Draghi è caduto a causa di chi ha tramato insieme alla Russia di Putin”, osserva Letta, che “non è un alleato e con cui siamo in pessimi rapporti, e dobbiamo essere in pessimi rapporti, perché ci sta mettendo in difficoltà”.

SALVINI: “RUSSIA? AI SERVIZI ITALIANI NON RISULTA NULLA”

Sulle accuse di relazioni con la Russia per quel che riguarda la caduta del governo Draghi “ai servizi italiani non risulta nulla di simile” ed “è gravissimo che qualcuno diffonda fake news”, aveva detto Salvini arrivando all’assemblea di Coldiretti, preannunciando anche la dichiarazione di Gabrielli: “Siamo seri. Mi risulta che a breve arriverà una smentita istituzionale. Avrete vissuto tre ore di fantasy. Fatte tutte le verifiche del caso verrà smentito tutto quello che è stato pubblicato. Il Governo è caduto per scelta del M5S”.

Certo, aveva aggiunto il leader leghista “mi metto nei panni di una sinistra divisa, litigiosa, che ha fatto cadere il governo Draghi”, mentre “il centrodestra in tre ore ha trovato unità e accordo su programma, campagna elettorale, candidature, premiership, sulle cose da fare”. Ciò detto “capisco il nervosismo ma spero per la sinistra che non pensi di fare due mesi di campagna elettorale parlando di fascismo, razzismo, Putin, sovranismo e cose del genere”, conclude Salvini.

SALVINI: “RUSSIA? NON CAMBIAMO COLLOCAZIONE, NOI CON OCCIDENTE”

“Non cambieremo nessuna alleanza, nessuna collocazione, noi siamo con l’occidente, la libertà, la democrazia” e “la guerra prima finisce meglio è”, aggiunge Salvini parlando delle accuse di ingerenze russe sulla caduta del governo Draghi e sui legami della Lega con Mosca.

DI MAIO: “RUSSIA PREOCCUPANTE, CHIEDIAMO SPIEGAZIONI A SALVINI”

Quelle che emergono dalle notizie di stampa sui rapporti tra Matteo Salvini e la Russia in relazione alla caduta del governo Draghi “sono questioni molto preoccupanti”, e come ministero “chiediamo spiegazioni, e chiedo io spiegazioni a Salvini. Deve spiegare che rapporti ha con la Russia”. Luigi Di Maio, ministro degli Affari esteri, lo dice arrivando all’assemblea Coldiretti.

“L’allarme deve essere massimo. Attenzioni alle influenze russe su questa campagna elettorale – prosegue Di Maio -. Ci spieghi il centrodestra, tutto il centrodestra, qual è la loro linea di politica estera. Deve essere chiaro, perché a me sembra che la linea della destra italiana, di Meloni, Berlusconi e Salvini sia molto schiacciata sulla politica estera di Salvini pro Russia, vicina alla Russia, tanto che parlavano di come causare una crisi di governo alla settima potenza industriale del mondo, cioè l’Italia”.

CONTE: “LEGA E SALVINI CHIARISCANO NELLE SEDI OPPORTUNE”

“La trasparenza è sempre stata sempre a fondamento della mia azione politica e lo sarà anche del M5S, e se ci sono questioni da chiarire Salvini e la Lega le devono chiarire nelle sedi istituzionali opportune”. Giuseppe Conte, presidente M5s, lo dice lasciando l’assemblea Coldiretti.

CALENDA: “CON UNA DESTRA FILOPUTIN L’ITALIA VA VERSO ORBAN”

“Chiarissimo già da tempo che Salvini è filo Putin, lo ha anche dichiarato dicendo che si trovava meglio a Mosca e che avrebbe scambiato due Mattarella per mezzo Putin. Credo che non sia un caso se il Governo è stato fatto cadere da tre forze filo putiniane. Questa destra filorussa e antieuropea trascinerebbe l’Italia verso alleanze periferiche con Orban con tutte le conseguenze economiche finanziarie del caso”. Lo dice Carlo Calenda, leader di Azione, a margine dell’assemblea di Coldiretti a Roma.

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