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Padre Zanotelli contro il Governo: “No alle armi. Salvini coi frati? Un trasformista”

Il missionario comboniano: "Folle rispondere con la minaccia delle armi a una potenza nucleare. La sinistra deve dire no agli armamenti, atteggiamento Letta assurdo"

Pubblicato:28-02-2022 18:39
Ultimo aggiornamento:28-02-2022 18:39

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ROMA – “La voce del pacifismo è troppo fievole. E la sinistra tradisce la sua missione. Pd, Leu e Sinistra italiana non devono votare la risoluzione per armare l’Ucraina“. Padre Alex Zanotelli critica senza incertezze l’approccio della politica alla crisi ucraina, nel giorno in cui il Governo invia armi e mezzi tecnologici a Kiev. “È estremamente grave che il Governo invii truppe e armi in Ucraina. In questo momento dovrebbe spendersi in ambito internazionale per portare Russia e Ucraina al tavolo dell’Onu e trovare soluzioni pacifiche in quella sede. Invece si sceglie di giocare col fuoco e lo si fa dimenticando che la contesa è tra potenze nucleari“, dice il missionario comboniano, voce del pacifismo internazionale, all’agenzia Dire.

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Per Zanotelli “se Putin chiede la neutralità dell’Ucraina, bisogna metterla sul tavolo. Perché oggi l’Ucraina è una polveriera, è un Paese spaccato profondamente, con un nazionalismo che fa paura. E quando si combinano nazionalismo e religione, è pericolosissimo“. Zanotelli previene le accuse che potrebbero arrivargli di avere simpatie per Putin: “Lo so, lo so. Ma non è vero. Putin è un autocrate, un dittatore. Ma non è Hitler. È un sovranista. Andrebbe condannato per quello che ha fatto. Ma è folle rispondere a una potenza nucleare con la minaccia delle armi. Bisognerebbe lavorare, invece, perché le armi tacciano. E questo lo si può fare contrastando le pretese espansionistiche della Nato. Perché l’Ucraina deve entrare nella Nato? Di questo passo rischiamo il conflitto nucleare”.


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“LA SINISTRA DICA NO ALLE ARMI, LETTA ASSURDO”

Nella crisi ucraina “non si sente la voce del pacifismo. È troppo fievole”. Padre Alex Zanotelli invita “le donne e gli uomini di buona volontà” a seguire l’invito di Papa Francesco. “Il Papa, che è un grande profeta, ha detto che non esiste una guerra giusta. Ha ragione. E allora chiedo: perché i partiti e il Governo stanno votando l’invio di armi in Ucraina?“.

La critica di Zanotelli ha due destinatari. In primo luogo, i partiti della sinistra. “Voglio credere che Leu e Sinistra Italiana non votino questa roba. Io dico: una volta esisteva la sinistra, e il pacifismo era un perno del suo programma. Non c’erano dubbi su questo. Ora la Sinistra non può votare gli armamenti, deve lavorare per il disarmo“, dice il missionario comboniano, interpellato dalla Dire. Il Pd merita un discorso a parte: “Letta non può parlare nel modo in cui ha parlato in Parlamento venerdì. Ma come si fa a usare frasi come ‘mettere in ginocchio’ un Paese? Come si fa a chiedere ancora più armi? È un atteggiamento assurdo, incomprensibile, grave”.

“SALVINI PREGA CON I FRATI? È UN TRASFORMISTA NATO”

Nel silenzio dei pacifisti e della sinistra, tocca a Matteo Salvini andare ad Assisi e pregare per la pace? Padre Alex Zanotelli non crede alla ‘conversione’ pacifista del leader della Lega: “Prega coi frati? Ma Salvini è un camaleonte perfetto, un trasformista nato, un opportunista totale“, spiega alla Dire il missionario comboniano. E aggiunge, a proposito di Salvini: “Io l’ho ascoltato quando ha detto che bisognava accogliere i profughi ucraini. Va benissimo. Ma la sua è la stessa posizione di Orban e della Polonia, per cui gli ucraini possono entrare ma i migranti arabi e afghani devono restare fuori dall’Europa. E allora lo dica: è un razzista e si mantiene tale“.

“ORGANIZZARE UNA CAROVANA DELLA PACE PER KIEV”

Padre Alex Zanotelli invita le comunità cristiane a fare una riflessione sulla fievole voce del pacifismo nella crisi ucraina. “Sull’urgenza della pace bisogna risvegliare un’opinione pubblica assopita. A Berlino, dove hanno la guerra vicina, è sceso in piazza mezzo milione di persone. Qui da noi non c’è quasi nulla. È anche responsabilità di noi pacifisti: non abbiamo lavorato abbastanza per portare questo messaggio al popolo. Papa Francesco ha detto che non c’è una guerra giusta. I cristiani si interroghino”, osserva Zanotelli.

Il missionario comboniano propone “un’iniziativa per smuovere le coscienze, una carovana della pace come quella che fece don Tonino Bello per Sarajevo. Organizziamo una carovana di centomila auto diretta al confine ucraino. Il mondo della Pace si faccia sentire. I vescovi dei Paesi europei si ritrovino a Kiev. C’è urgenza di gesti importanti”, conclude Zanotelli.

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