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Auto del Cnr esplosa a Napoli, la famiglia dello studente ustionato: “Vittima di un test sperimentale”

La denuncia dei familiari di Fulvio Filace, il giovane rimasto ustionato sull'auto sperimentale del Cnr esplosa in tangenziale a Napoli venerdì 23 giugno: "Un ragazzo pieno di sogni non può diventare martire dell'innovazione"

Pubblicato:27-06-2023 11:18
Ultimo aggiornamento:30-06-2023 01:33

fulvio filace auto ibrida_
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NAPOLI – “Fulvio è vittima di un test fallimentare“: un’accusa molto forte e di denuncia, gridata proprio nel giorno in cui l’altra ricercatrice del Cnr che viaggiava insieme al 25enne Fulvio Filace, è morta per le gravi conseguenze dell’incidente. Andiamo con ordine: a lanciare questo duro messaggio su Facebook, ieri sera, è stata la famiglia dello studente Fulvio, il giovane di 25 anni che si sta laureando in Ingegneria meccanica e che venerdì 23 giugno viaggiava sull’auto del Cnr che è esplosa lungo la tangenziale di Napoli poco dopo l’ora di pranzo. A bordo del mezzo, oltre a lui, c’era la ricercatrice del Cnr Maria Vittoria Prati, 66 anni, che è morta nel pomeriggio di ieri per le tragiche conseguenze dell’incidente. La donna aveva riportato nell’incidente ustioni di terzo grado sul 90 per cento del corpo. Venerdì era arrivata all’ospedale Cardarelli in condizioni gravissime.

LE INDAGINI

Al momento, la dinamica dell’incidente è ancora incerta: se in un primo momento, si era parlato di bombole a bordo dell’auto, è poi emerso che il mezzo era un veicolo ibrido in via di sperimentazione, un prototipo insomma. Il Cnr ha aperto un’indagine interna per chiarire i fatti e la Procura di Napoli ha aperto un’inchiesta contro ignoti. E in questa situazione ancora poco chiarita arriva la pesante denuncia dei familiari di Fulvio, che sta lottando tra la vita e la morte nel reparto Grandi ustionati dell’ospedale Cardarelli. Il giovane è in coma farmacologico ed è stato già sottoposto a un intervento chirurgico. Ma dovrà affrontarne un altro, la prognosi è riservata.

LA FAMIGLIA: “UN RAGAZZO PIENO DI SOGNI NON PUÒ DIVENTARE MARTIRE DELL’INNOVAZIONE”

Queste le parole che ieri sera la sua famiglia ha affidato a Facebook, pubblicando una foto del giovane proprio a fianco dell’auto ibrida: “Fulvio, durante il suo tirocinio curriculare, era in un’auto prototipo di un progetto del Cnr denominato ‘Life-Save- Make your car a solar hybrid‘ che ha l’obiettivo di convertire le auto tradizionali in modelli ibridi-solari, uno spin-off dell’Università di Salerno, portato avanti da quattro partner italiani (eProInn, Mecaprom, LandiRenzo e Solbian). È giusto che la tecnologia progredisca e vada avanti, non vogliamo però che un ragazzo pieno di sogni possa diventare un martire dell’innovazione. Fulvio è vittima di un test fallimentare che cambierà per sempre la sua vita e quella della nostra famiglia. E troppe domande oggi ci tormentano“.


COME STA FULVIO FILACE

Quanto alle condizioni del giovane, spiega la famiglia: “Fulvio è in coma farmacologico, intubato, con ustioni di terzo grado in gran parte del corpo e con i bronchi occlusi“. Nel post di Facebook è ricostruito anche quanto accaduto: “Venerdì pomeriggio sulla tangenziale di Napoli è esplosa un’auto in transito. Una notizia ripresa presto da tutti i media locali e nazionali per la gravità dell’incidente. In quella macchina c’erano due persone, una di queste era Fulvio. 25 anni, laureando alla Magistrale di Ingegneria Meccanica, una vita piena di sogni, l’ambizione di lavorare in Ferrari”.

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