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FOTO | VIDEO | Calato il sipario a Sanremo, Geolier arriva a Napoli: esplode la festa nel suo rione

La lunga attesa sotto la pioggia e la gioia dei migliaia accorsi ad assistere al ritorno a casa "del Maradona della musica"

Pubblicato:11-02-2024 23:09
Ultimo aggiornamento:12-02-2024 15:55

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NAPOLI – La lunga attesa del rione Gescal a Miano, quartiere dell’aera settentrionale di Napoli, si è conclusa con un tripudio di fuochi d’artificio e coriandoli: Geolier, al secolo Emanuele Palumbo, intorno alle 20 è tornato a casa da Sanremo. Ad accogliere l’artista, che il voto popolare ha eletto campione dell’ultima edizione del Festival di Sanremo, un migliaio di persone esultati per il loro mito. Oltre ai residenti, in tanti sono arrivati perlopiù a piedi dalle zone che confinano con quel pezzo di città sconosciuta e distante rispetto all’immagine turistica di Napoli.

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L’attesa, iniziata alle 18, è stata lunga e bagnata dalla pioggia che a tratti copiosamente è caduta sulla folla festante e naturalmente scomposta. In assenza di vigili urbani, a cercare di fare ordine, creando un opportuno corridoio utile a favorire il passaggio di Geolier, un improvvisato servizio d’ordine costituito da uomini del rione, da giovani e da giovanissimi. Difficile per loro contenere gli affondi in avanti dei tifosi di Emanuele, assiepati ovunque. Pur con l’arrivo di alcuni rappresentanti di polizia e carabinieri, si è dimostrato praticamente impossibile gestire gli entusiasmi dei presenti per consentire al rapper una passeggiata tra i tantissimi bambini accorsi reggendo striscioni e chi sperava in un selfie o in una stretta di mano. Il campione è entrato nel rione a bordo di un van bianco. Il mezzo, con un lento avanzare, si è fatto largo tra la folla che intanto cantava a squarcia gola il suo successo sanremese, ripetendo “I p’ me, tu p’ te” ed acclamando “Emanuele, Emanuele!”.


“Sta tornano il nostro Maradona, il Maradona della musica”. Così un 20enne accorso per festeggiarlo. “Lo apprezziamo – le sue parole – per quello che ha fatto. E’ il nostro vincitore. Con la sua maturità ha saputo zittire anche i giornalisti che lo hanno criticato. Per noi conta il voto del pubblico, anche se pensiamo possa essere stato falsato: io ho ricevuto adesso la conferma al mio sms. Se tutto avesse funzionato, avrebbe ottenuto ben oltre il 60 per cento. Comunque non fa niente: poteva arrivare anche ultimo. E’ e resta il nostro vincitore“.

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Sceso dal pullman all’ingresso del complesso dove abita la sua famiglia e riparato da un gruppo di persone, il Maradona del rione Gescal di Miano è finalmente riuscito a varcare la soglia dell’androne. Salito a casa, abbracciati i parenti e gli amici che lo attendevano, si è quindi affacciato salutando il suo pubblico che cantava ed applaudiva. Fra loro c’è chi dice “fino a dieci anni fa, Emanuele neanche parlava. Riservato, taciturno. Ed oggi ci fa onore con le sue canzoni”. E inchinandosi ai suoi fan dal balconcino, Geolier pare proprio promettere che si impegnerà a tenere sempre alto questo onore.

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