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VIDEO | De Magistris: “Corteo in mare, Napoli parla la lingua di papa Francesco”

De Magistris racconta lo speciale corte del mare che si terrà nel golfo di Napoli per un Mediterraneo 'Mare di Pace'. Ma parla anche di rifiuti e di camorra

Pubblicato:26-06-2019 17:37
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 15:27

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https://youtu.be/godSYStCZ0M

NAPOLI – “Napoli ha il porto aperto, parla la stessa lingua di papa Francesco. Non vuole essere una città eversiva o fuori dal percorso dell’umanità ma vuole scrivere un nuovo umanesimo attraverso la fratellanza tra popoli e culture”. Nel giorno in cui Carola Rackete, capitano della Sea Watch, decide di far entrare la nave in acque territoriali italiane, il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, in un’intervista alla Dire lancia la manifestazione organizzata dall’amministrazione per sabato mattina, quando un corteo in mare, composto da imbarcazioni civili, kayak, pescherecci e dai rappresentanti di Ong e associazioni, in due regate attraverserà le acque del golfo di Napoli per un Mediterraneo ‘Mare di Pace’.

“Salvini esulta se delle persone muoiono in mare, e mi riferisco alla Sea Watch, ma per noi non c’è nulla da esultare. Il governo – dice – vuole che si identifichino i barconi con a bordo i migranti come il problema del Paese anziché considerare come tale mafie e corruzione. Di fronte a questo, Napoli non sarà complice né connivente“, assicura de Magistris, chiamando a raccolta tutti i cittadini che vorranno partecipare, con o senza le proprie imbarcazioni, al corteo in mare “e ribadire che a Napoli nessuno è straniero”.


“Abbiamo lanciato l’appello a partecipare – aggiunge l’ex Pm – ma non intendiamo misurarci su quante imbarcazioni saranno presenti, anche perché vanno rispettati i limiti imposti per ragioni di sicurezza. A noi interessa far vedere al mondo una fotografia partecipata del mare più bello del mondo che scrive una pagina di incontro e non di scontro”.

Tanti sindaci, associazioni e Ong hanno annunciato la loro partecipazione, assicura il sindaco, convinto, però, che solo le parole di papa Francesco possano descrivere l’ambizione di Napoli. “Non è un caso – ricorda l’ex Pm – che il Papa sia venuto in questa città a parlare di Mediterraneo e abbia definito Napoli un ‘laboratorio speciale’. Quello di Francesco è un messaggio molto più potente di tanti politici che governano l’Europa e il mondo”, aggiunge il primo cittadino, ricordando il discorso fatto dal pontefice lo scorso venerdì, chiudendo un convegno internazionale sul Mediterraneo alla pontificia facoltà dell’Italia meridionale.

“Oggi Napoli è una grande capitale che, quindi, non può pensare di essere solo un condominio ma deve occuparsi anche dei problemi del mondo. Il Papa – sottolinea de Magistris – è venuto qui a parlare di Mediterraneo dopo la dichiarazione di Abu Dhabi: Napoli può essere la capitale del Mediterraneo e avere, quindi, un ruolo geopolitico importante negli equilibri tra Europa, Sud Europa, Italia, Medio Oriente e Nordafrica. Su questo, metteremo in campo tante iniziative nei mesi prossimi perché un’Europa e un Mediterraneo diverso si possono costruire unendo i popoli per difendere il pianeta e non mettendoli gli uni contro gli altri come vuole fare questo governo”.

 


RIFIUTI? “CI SONO MANI CRIMINALI, SERVE ATTENZIONE”

Durante le Universiadi di Napoli che prenderanno il via il 3 luglio “non penso che ci saranno rifiuti per strada, sempre che non ci siano mani criminali che operano. Non è normale che in un paio di mesi siano stati bruciati 100 cassonetti nella nostra città: non può essere l’opera di un balordo o di un ubriaco”. Lo spiega il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, nel corso di un’intervista all’agenzia Dire. “Mi auguro che ci sia la dovuta attenzione anche delle forze investigative perché parliamo di fatti gravi per la città, visto che ci sono diversi cassonetti bruciati anche in centro”. Il sindaco si dice anche convinto che la fase emergenziale vissuta negli ultimi giorni sia “già in pieno recupero e ho ragione di ritenere – annuncia – che già questa settimana ci sarà l’eliminazione di ogni criticità. Alle Universiadi faremo una bellissima e grandissima figura“.

Le sofferenze che ci sono state “sono dovute a guasti agli impianti Stir in sovraccarico e alla manutenzione della terza linea del termovalorizzatore di Acerra – ricorda de Magistris -. A settembre, con la chiusura dell’impianto, ci troveremo ad affrontare una situazione di grande criticità ma ci stiamo preparando molto bene, sia per la parte di mia competenza sia nella cooperazione con altre istituzioni locali e regionali per fare in modo che la città non abbia alcuna sofferenza”.

ALLEANZA SECONDIGLIANO, PER DE MAGISTRIS È “FOTOGRAFIA INQUIETANTE”

“E’ una immagine inquietante”. Di questo ha parlato alla Dire il sindaco di Napoli Luigi de Magistris commentando i 126 arresti che hanno permesso di sgominare le cosche della cosiddetta Alleanza di Secondigliano capace, secondo la magistratura, di “mettere le mani sulla città di Napoli”, compresi gli ospedali come il San Giovanni Bosco. “C’è chi esulta a livello politico per la condizione dei nostri ospedali – ha sottolineato l’ex Pm – mentre noi, da tempo, diciamo che c’è poco da esultare e ci sarebbe tanto da bonificare, soprattutto per i tanti medici per bene, gli infermieri e i tantissimi pazienti, che non possono ritrovarsi in un ospedale considerato dalla magistratura il lungo d’incontro di una delle più potenti articolazioni criminali del territorio”.

Il primo cittadino ha voluto complimentarsi con le forze investigative, il Ros dei carabinieri e la magistratura inquirente per l’operazione di oggi “che dà il senso – ha detto – di come a Napoli le forze in campo lavorino, poche e non rafforzate rispetto alle promesse, ma capaci di lavorare con grande cooperazione”. Complimenti anche per il procuratore di Napoli Giovanni Melillo. “La sua autorevolezza e rispettabilità – ha concluso il primo cittadino – mi fanno prendere in grande considerazione le sue affermazioni, che considero una fotografia davvero inquietante”.

“DI MATTEO ELETTO IN CSM PER PORRE FINE A SISTEMA”

“Ieri sera ho mandato un messaggio a Nino Di Matteo, gli ho augurato di poter essere eletto, di andare al Csm e di porre finalmente fine a quel sistema che inquina la democrazia, danneggia enormemente i cittadini e mortifica i tanti magistrati autonomi, indipendenti e liberi”dice de Magistris commentando la decisione del Pm Antimafia di correre per le elezioni suppletive del Consiglio Superiore della Magistratura.

De Magistris, ex Pubblico ministero, ricorda di essere legato da un “profondo rapporto di amicizia e stima” a Di Matteo “uno di quelli – dice il primo cittadino di Napoli – che, durante le fasi del mio isolamento dalla magistratura, mi è stato più vicino”. L’obiettivo che de Magistris sostiene di condividere con il Pm di Palermo “è quello di cacciare corrotti e mafiosi dalle istituzioni e sono convinto che Nino Di Matteo perseguirà questa linea. Forse – ragiona il sindaco – è arrivato il momento che qualcuno cominci a chiedere scusa di quello che è stato fatto e delle ferite provocate”.

De Magistris parla di una “cloaca istituzionale vista attorno al Csm. A distanza di 10 anni è uscito allo scoperto il sistema che ho descritto alla procura della Repubblica di Salerno. I magistrati – conclude – stavano indagando, arrivando anche loro al cuore del sistema a cui ero arrivato io. Poi, dopo avermi sottratto le indagini, mi hanno trasferito”.

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