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Gaza, Meloni: “Israele ha diritto a esistere, Hamas vuole cancellarla”

La Presidente del Consiglio al Senato: "Siamo, inoltre, molto preoccupati per la sorte degli ostaggi nelle mani di Hamas"

Pubblicato:25-10-2023 11:12
Ultimo aggiornamento:25-10-2023 17:12
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ROMA – “Voglio esprimere la mia vicinanza umana ai famigliari delle vittime dell’attacco di Hamas del 7 ottobre”. Così il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, al Senato per le comunicazioni in vista del Consiglio europeo del 26 e 27 ottobre, dove aggiunge: “Non devono esserci dubbi nel sostenere il diritto di Israele a esistere e difendere i propri confini. Sono convinta che la barbarie di Hamas avesse un obiettivo preciso, che non è difendere il popolo palestinese, ma procurare un conflitto più esteso, costringendo a Israele a una reazione contro Gaza che minasse qualsiasi coraggioso dialogo. Per Hamas cancellare Israele è una strategia di lungo periodo”.

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MELONI: ITALIA ATTENTA AD AIUTI, TERRORISTI NON NE BENEFICERANNO

In merito alle polemiche dei giorni scorsi sulla possibile sospensione degli aiuti europei di assistenza allo sviluppo, Meloni ha affermato che “si tratta esclusivamente di una revisione degli stessi per escludere che anche solo un euro possa arrivare ad Hamas. Si tratta di somme rilevanti – 1,17 miliardi di euro per il periodo 2021-24 – che contribuiscono per oltre il 10% al bilancio dell’Autorità Nazionale Palestinese e che ben testimoniano l’impegno europeo in Medio Oriente. Da parte italiana poniamo la massima attenzione alla destinazione degli aiuti, oltre 45 milioni di euro tra il 2022 e il 2023 e ulteriori 58 milioni di crediti in aiuto. E ci impegniamo a verificare sistematicamente che, in nessun modo, organizzazioni terroristiche ne possano beneficiare”.


MELONI: PREOCCUPATI PER OSTAGGI HAMAS, CHIEDIAMO RILASCIO IMMEDIATO

“Siamo, inoltre, molto preoccupati per la sorte degli ostaggi nelle mani di Hamas, anche se il giovane cittadino italiano Nir Forti, e i due coniugi italo-israeliani Eviatar Moshe Kipnis e Liliach Lea Havron non ce l’hanno fatta. Penso di rappresentare il sentimento dell’intera aula e dell’intera Nazione nel ribadire la nostra vicinanza e il nostro affetto ai loro figli, ma anche nel richiedere con forza l’immediato rilascio di tutti gli altri ostaggi, a partire da donne, bambini e anziani”, ha detto la Presidente del Consiglio.

MELONI: LAVORARE A PROSPETTIVA ‘DUE POPOLI, DUE STATI’

Per Meloni: “In tutti i contesti, e con tutti gli interlocutori, ho sottolineato l’importanza di contribuire alla de-escalation del conflitto e riprendere quanto prima un’iniziativa politica per la regione, non solo per risolvere l’attuale crisi ma per arrivare ad una soluzione strutturale sulla base della prospettiva ‘due popoli, due Stati’. Prospettiva che deve avere come presupposto, da parte di tutti gli attori presenti nella regione, il riconoscimento all’esistenza e alla sicurezza dello Stato d’Israele. Su questo, c’è totale convergenza di vedute e di intenti tra gli Stati Membri della UE”.

MELONI: APPREZZAMENTI HAMAS PER PUTIN NON SONO UN CASO

La Presidente del Consiglio è convinte che “l’allargamento del disordine nello scenario mondiale conviene solo a chi ha interesse a metter fine al complesso sistema di regole sul quale si basa la convivenza pacifica tra gli Stati. E non è un caso che non ci sia stata una specifica condanna da parte della Federazione Russa del feroce attacco di Hamas e che, addirittura, risultino apprezzamenti da parte di Hamas per la posizione del Presidente Putin sulla questione. Anche per questa ragione, il Consiglio europeo intende confermare il suo convinto sostegno al popolo ucraino che da 608 giorni combatte per la libertà e l’indipendenza della propria Nazione. Non dobbiamo commettere l’errore di affievolire il nostro comune sostegno alla causa ucraina”.

MELONI: DA CRISI PRESSIONE MIGRATORIA SENZA PRECEDENTI

Per la premier “la crisi in Medio Oriente ci riguarda direttamente anche per un’altra ragione, che sarà anche essa oggetto della discussione in Consiglio Europeo, ed è la questione della migrazione illegale, e dei rischi per la nostra sicurezza che questo fenomeno può portare con sé, ancora di più nell’attuale scenario. Perché tutti i confini europei sono sottoposti ad una pressione migratoria senza precedenti, a causa soprattutto di una fascia di instabilità che si salda dall’Atlantico al Mar Rosso, fino all’Oceano Indiano, e un fenomeno di questa portata ci impone di contrapporre all’irragionevolezza ideologica la concretezza del buon senso”.

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