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Tg Ambiente, edizione del 25 luglio 2023

In questa edizione si parla di: caldo record; del blitz di Goletta verde contro il ponte sullo stretto; di transizione verde e dell'E-prix di Roma

Pubblicato:25-07-2023 17:11
Ultimo aggiornamento:25-07-2023 17:11
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tg ambiente 25 luglio
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CLIMA, SNPA: CALDO RECORD E SICCITÀ NEL 2022

Mentre a scala globale, sulla terraferma, il 2022 è stato il quinto anno più caldo della serie storica, in Italia con un’anomalia media di +1,23 gradi rispetto al valore climatologico 1991-2020, il 2022 è risultato l’anno più caldo dal 1961, superando di 0,58 gradi il precedente record assoluto del 2018 e di 1 grado il valore del precedente anno 2021. Tutti i mesi dell’anno sono stati più caldi della media, a esclusione di marzo e aprile: anomalie superiori a 2 gradi si sono registrate a giugno (con il picco di +3,09 gradi) e nei mesi di luglio, ottobre e dicembre. L’anomalia più marcata in estate (+2,18 gradi), seguita dall’autunno (+1,38 gradi) e dall’inverno (+0,58 gradi). Così il Rapporto ‘Clima in Italia nel 2022’, pubblicato dall’Ispra con cadenza annuale dal 2006, quest’anno diventa un prodotto Snpa. Grazie al coinvolgimento del Sistema nazionale per la protezione ambientale, si arricchisce di approfondimenti sul clima anche a scala regionale e locale, nonché su aspetti idro-meteo-climatici e meteo-marini più rilevanti dell’anno. Il 2022 è stato l’anno meno piovoso dal 1961, segnando un -22% rispetto alla media climatologica 1991-2020, con precipitazioni inferiori alla norma (-39%) da gennaio a luglio. Le anomalie sono state più marcate al Nord (-33%), seguite dal Centro (-15%) e dal Sud e Isole (-13%). Le prolungate condizioni di siccità, associate alle alte temperature, hanno determinato una forte riduzione della disponibilità naturale di risorsa idrica: stimata per l’Italia una disponibilità annua di 221,7 mm (circa 67 km3), che rappresenta il minimo storico dal 1951 a oggi, e delinea una riduzione di circa il 50% rispetto alla disponibilità annua media di risorsa idrica stimata per l’ultimo trentennio climatologico 1991-2020.

BLITZ GOLETTA VERDE, PONTE STRETTO SOLO GRANDE ABBAGLIO

Blitz di Goletta Verde di Legambiente nello Stretto di Messina, nel tratto di mare che collega la Sicilia e la Calabria per dire No al Ponte sullo Stretto. L’associazione ambientalista con uno striscione di sei metri con scritto NO PONTE, esposto via terra su una spiaggia di Messina, e con la sua storica imbarcazione in “azione” via mare lungo lo Stretto, ha espresso la sua contrarietà per quella che definisce “un’opera faraonica utile solo a sperperare altri soldi pubblici, oltre al miliardo di euro che fino ad oggi sono costati studi, consulenze e stipendi della Società Stretto di Messina”. Un’opera, denuncia Legambiente, “che di fatto ha distolto l’attenzione dalle vere priorità su cui in realtà si dovrebbe lavorare”. Ecco la ricetta degli ambientalisti: in primis migliorare il trasporto su ferro per collegare meglio le due regioni con il resto della Penisola; migliorare quello via nave con l’acquisto dei traghetti Ro-Ro (Roll-on/Roll-off) e convertire le flotte attuali in traghetti elettrici, replicando anche quelle esperienze virtuose sull’utilizzo dei traghetti elettrici che arrivano dall’estero; rendere più efficienti i servizi coordinando l’offerta dei diversi servizi per semplificare gli spostamenti e gli scambi tra treni, autobus locali e regionali, traghetti; integrare tariffe e biglietti dei vari gestori, migliorando l’offerta di viaggio per i pendolari con costi minimi per le casse pubbliche. Solo così in Sicilia e Calabria si potranno far spostare persone e merci in modo civile e da Paese moderno. Insomma, per Legambiente il Ponte sullo Stretto di Messina rappresenta solo un grande abbaglio.

PER GLI EUROPEI LA TRANSIZIONE VERDE ANDREBBE ACCELERATA

La grande maggioranza degli europei (il 93%) ritiene che i cambiamenti climatici rappresentino un grave problema su scala mondiale. Più della metà (il 58%) crede che la transizione verso un’economia verde andrebbe accelerata, soprattutto alla luce delle impennate dei prezzi dell’energia e delle preoccupazioni per gli approvvigionamenti del gas originate dall’invasione dell’Ucraina da parte della Russia. Questi i risultati di una nuova indagine Eurobarometro. Dal punto di vista economico, il 73% degli europei concorda sul fatto che i costi dei danni causati dai cambiamenti climatici siano molto superiori agli investimenti necessari per la transizione verde. Tre quarti degli intervistati (il 75%) pensano che la lotta ai cambiamenti climatici favorirà l’innovazione. Quasi nove europei su dieci (l’88%) concordano sulla necessità di ridurre al minimo le emissioni di gas a effetto serra e di compensare allo stesso tempo le emissioni residue per far sì che l’Ue raggiunga la neutralità climatica entro il 2050. Una quota simile (l’87%) dei nostri concittadini europei crede che sia importante che l’UE fissi obiettivi ambiziosi per aumentare il ricorso alle energie rinnovabili e una percentuale analoga (l’85%) ritiene altrettanto cruciale che l’Ue intervenga per migliorare l’efficienza energetica, ad esempio incoraggiando i cittadini a isolare le abitazioni, installare pannelli solari o acquistare automobili elettriche.


A E-PRIX ROMA VINCE EVANS, GRAVE INCIDENTE SENZA CONSEGUENZE

Nell’E-Prix di Roma Hankook 2023, tappa capitolina del Campionato del Mondo ABB FIA Formula E, Jake Dennis, su Avalanche Andretti, ha sfruttato appieno la sfortuna dei suoi rivali per portare a casa uno straordinario primo Grande Slam dell’era Gen3: Julius Baer Pole Position, Tag Heuer Fastest Lap e la vittoria della gara, rimanendo in testa per ogni giro del Round 14 del campionato per bolidi elettrici. La gara dello scorso fine settimana è stata seguita da milioni di appassionati in tutto il mondo, affascinati dalle monoposto elettriche, modelli di innovazione tecnologica ecosostenibile in una competizione senza emissioni. A Roma le monoposto elettriche non hanno solo confermato di essere una realtà consolidata tra gli sport motoristici ma si sono dimostrate anche estremamente sicure. L’incidente avvenuto nel Gran Premio di Formula E di Roma, il più grave nelle nove stagioni del Campionato, ha visto coinvolte diverse monoposto che si sono scontrate ad alta velocità. La gara è stata sospesa per diversi minuti, fortunatamente nessuno è rimasto ferito e non si sono nemmeno verificati incendi. Merito, questo, del telaio Spark di Dallara, con una cellula di sicurezza per il pilota e per il pacco batterie dall’elevatissima resistenza. La classifica vede al momento in testa Dennis e Nick Cassidy (Envision Racing) separati da un solo punto. Pascal Wehrlein (Tag Heuer Porsche F), dopo essere stato al comando del Campionato per gran parte della Stagione 9, è attualmente terzo.

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