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Tg Ambiente, edizione del 25 gennaio 2022

Si parla di clima, animali, pantani e smog

Pubblicato:25-01-2022 13:13
Ultimo aggiornamento:26-01-2022 12:07

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– CLIMA, ONU: 2015-2021 7 ANNI PIÙ CALDI DI SEMPRE

Benché le temperature medie globali siano state temporaneamente raffreddate da La Niña del 2020-2022 il 2021 resta uno dei sette anni più caldi mai registrati. Peggio ancora, quello da poco trascorso è il settimo anno consecutivo in cui la temperatura globale è stata di oltre un grado al di sopra dei livelli preindustriali. La conferma nel ‘rapporto dei rapporti’ diffuso dalle Nazioni unite e stilato dalla sua agenzia meteo, l’Organizzazione meteorologica mondiale, raccogliendo dati da sette organizzazioni internazioanali. A testimonianza della frequenza sempre più serrata del riscaldamento, i sette anni più caldi sono stati tutti dal 2015 in poi, quindi, con 2016, 2019 e 2020 sul podio dei più bollenti. Dagli anni 80, poi, ogni decennio è stato più caldo del precedente e la tendenza dovrebbe proseguire. Gli impatti dei cambiamenti climatici e i rischi legati alle condizioni meteorologiche “hanno avuto impatti devastanti sulle comunità di ogni singolo continente”, ammonisce Petteri Taalas, segretario generale dell’agenzia meteo dell’Onu.

– ITALIA NON A MISURA ANIMALI, OK MENO 1 CITTÀ SU 10

Città non a misura di animali. Performance fallimentari, disomogenee a livello nazionale, politiche inefficaci nel rispondere alle sfide. Poco meno di un Comune su 13 raggiunge un livello almeno sufficiente, sugli stessi deludenti livelli oltre quattro aziende sanitarie su cinque. Nell’anno della pandemia, l’attenzione e la cura della pubblica amministrazione per gli animali sono ancora insufficienti e inadeguate a garantire il loro benessere nei centri urbani. È quanto emerge dal ‘X rapporto nazionale Animali in città’ di Legambiente. Per il 2020 l’indagine segnala come rimangano le disparità tra Nord e Sud e problematiche che, complice la crisi sanitaria e socio-economica, rischiano di acuirsi. Un’Italia indietro sulle sterilizzazioni di cani e gatti, dove persiste la piaga dei cani vaganti che rappresentano il maggior costo per la collettività. Nota positiva, nell’anno della pandemia, si registra un aumento significativo del numero delle adozioni dei gatti. Tra le richieste dell’associazione quella di approvare e fare entrare in vigore, entro il 2022, l’anagrafe unica nazionale per tutti gli animali d’affezione o da compagnia.

– ASSOCIAZIONI: GIÙ LE MANI DAI PANTANI DI ACCUMOLI

Giù le mani dai Pantani di Accumoli, no a un’impattante struttura ricettiva in uno degli habitat più delicati dell’Appennino centrale. Eufemisticamente definita “rifugio”, si svilupperebbe su tre piani con un forte impatto paesaggistico sul crinale sopraelevato, ben visibile sia dai Monti Sibillini che dai Monti della Laga. Questa la denuncia di Cai, Comitato Civico 3e36, Lipu, Mountain Wilderness, Salviamo l’Orso e Wwf, che hanno presentato ricorso contro il progetto. I Pantani sono dei laghetti di origine glaciale che si trovano nella provincia di Rieti, al confine tra il Parco Nazionale dei Monti Sibillini e il Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, adagiati su un crinale centrale tra Umbria, Marche, Lazio e Abruzzo. Il ricorso delle associazioni impugna la decisione del Consiglio Comunale di Accumoli, avallata dalla Regione Lazio, di autorizzare la costruzione. Un progetto del tutto fuori contesto, denunciano le associazioni, definendo devastante sia l’impatto dell’opera in sé che delle cantierizzazioni per la sua realizzazione, sul delicatissimo ecosistema dell’area. “La valorizzazione di un territorio non può mai coincidere con la compromissione dei valori naturalistici dello stesso”, è il monito delle associazioni.


– SMOG, UDICON: BLOCCHI AUTO NON BASTANO, OCCORRE EFFICIENTARE IMPRESE

I blocchi del traffico ormai non bastano più contro lo smog. Al contrario,bisogna credere di più nel trasporto pubblico locale per togliere le persone dalle auto, e soprattutto cominciare ad affrontare il “tabù” dell’inquinamento del sistema produttivo, nella regione più industrializzata d’Europa. Agire su più fronti insomma, senza dimenticare l’efficientamento energetico degli edifici: è su questo che bisogna intervenire, secondo Vincenzo Paldino, presidente Udicon Emilia-Romagna, per riuscire a contrastare in maniera efficace l’inquinamento atmosferico, dato che le misure attuali non sono più sufficienti.

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