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La costellazione satellitare italiana si chiamerà Iride

Il nome l'hanno scelto gli studenti delle scuole della provincia di Alessandria, Messina, Piacenza e Varese vincitrici del concorso 'Spazio alle idee'

Pubblicato:23-05-2022 17:55
Ultimo aggiornamento:23-05-2022 17:55

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ROMA – Iride. È questo il nome della futura costellazione satellitare italiana per l’Osservazione della Terra. A dare l’annuncio l’astronauta dell’Esa, European Space Agency, Samantha Cristoforetti in diretta dalla Stazione spaziale internazionale in occasione della prima inflight call mediatica a cui hanno preso parte il ministro per l’Innovazione tecnologica e la transizione digitale, Vittorio Colao, il ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, il Presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana (ASI), Giorgio Saccoccia, e il direttore dell’Esplorazione Umana e Robotica dell’Esa, David Parker.

Il nome l’hanno scelto gli studenti delle scuole della provincia di Alessandria, Messina, Piacenza e Varese vincitrici del concorso ‘Spazio alle idee’, lanciato dal Dipartimento per la trasformazione digitale con il ministero dell’Istruzione e l’Agenzia Spaziale Italiana per dare un nome alla futura costellazione satellitare per l’Osservazione della Terra in orbita bassa. La commissione esaminatrice, presieduta da Samantha Cristoforetti e composta dagli astronauti dell’Esa Luca Parmitano e Roberto Vittori, ha scelto questo nome tra 1061 proposte ricevute da 638 istituti scolastici. Il primo giugno è in programma un evento speciale durante il quale i vincitori del concorso saranno premiati.

Proprio Cristoforetti ha voluto spiegare la scelta: “Un nome ispirato alla mitologia classica – ha detto – era la dea aveva il compito di portare agli esseri umani messaggi tempestivi per permettere poi agli uomini di reagire e agire, un po’ come i satelliti di osservazione della Terra ci danno dei messaggi perché ci permettono di osservare lo Stato di salute del Pianeta e ci permettono di agire tempestivamente per tenere ad esempio sotto controllo il cambiamento climatico”.


Il ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, ha sottolineato come “attraverso il nome selezionato, abbiamo dato identità a un risultato enorme della ricerca europea e in particolare italiana. E grazie a questa attività con le scuole abbiamo toccato con mano il loro interesse ed entusiasmo nello studio delle discipline come la fisica e la matematica, fondamentali per comprendere cosa è diventato il nostro cielo oggi”.
“Lo spazio è strategico ma può essere anche una grande opportunità per il vostro futuro, la scienza e voglio dire anche la pace nel mondo” ha detto agli studenti il ministro per l’Innovazione tecnologica e la transizione digitale Vittorio Colao.

“Sono molto grato a tutti gli studenti che hanno preso parte a questo concorso. Una partecipazione che ci dimostra l’entusiasmo e la passione delle nuove generazioni verso il settore spaziale- ha proseguito Colao- Vogliamo continuare a stimolare l’innovazione, sostenere la ricerca e soprattutto creare preziose opportunità lavorative in questo ambito, dove l’Italia vanta un tessuto industriale competitivo e centri di ricerca eccellenti. Grazie alle ingenti risorse del Piano nazionale di ripresa e resilienza possiamo rilanciare la nostra ambizione strategica sullo Spazio, in collaborazione con ASI, ESA e tutti gli attori istituzionali coinvolti, per rendere l’Italia una protagonista del settore”, ha concluso il titolare dell’Innovazione.

La costellazione satellitare sarà realizzata in Italia e completata entro cinque anni con il supporto dell’Esa e dell’Agenzia Spaziale Italiana grazie alle risorse del Pnrr; sarà il più importante programma spaziale satellitare europeo di Osservazione della Terra a bassa quota. Tra i tanti utilizzi possibili sono previste anche operazioni di supporto alla Protezione Civile per contrastare il dissesto idrogeologico e gli incendi, tutelare le coste, monitorare le infrastrutture critiche, la qualità dell’aria e le condizioni meteorologiche.

Il presidente dell’Asi, Giorgio Saccoccia, ha dichiarato che il primo obiettivo sarà il sorvolo dell’area del Mediterraneo su cui i satelliti faranno osservazioni ripetute e ravvicinate che permetteranno di intervenire con maggiore rapidità e precisione in caso di inquinamento o alterazioni geologiche e ambientali. Ma la costellazione di satelliti sarà utile anche per fornire dati analitici per lo sviluppo di applicazioni commerciali da parte di startup, piccole e medie imprese e industrie di settore.
Ancora da definire il numero di satelliti che comporranno la nuova costellazione, quello che è certo sono i tempi stretti per poter rispettare le scadenze imposte dal Pnrr. Le operazioni dovranno partire nel 2026, ma già nel 2025 dovrebbero partire i primi satelliti.

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