ROMA – “Siamo qui alla Regione Lazio dove abbiamo consegnato più di 10mila firme“. Lo ha dichiarato Zelinda Marianantoni, vicepresidente Aidass-Associazione italiana per il diritto alla salute sessuale.
“Noi chiediamo al presidente Nicola Zingaretti- ha continuato- e a tutti i candidati che si presenteranno alle prossime elezioni di impegnarsi a favore della prevenzione andrologica. L’istituzione di nuovi centri– ha concluso- di nuove unità operative. Saranno loro a decidere come organizzarsi, però l’impegno lo vogliamo e lo vogliamo anche dai nostri soci, che vadano a chiedere ai loro candidati di impegnarsi a favore dell’andrologia”.
Una necessità che è emersa con ancor maggiore urgenza da quando è finita la leva militare obbligatoria, un momento che aveva una grande funzione di screening sullo stato di salute andrologica della popolazione maschile. Un mancato controllo che non è stato sostituito, portando gravi conseguenze, in particolare sui giovani, non contando che la mancata prevenzione va a pesare sulle casse della sanità regionale. Da uno studio condotto fra aprile e maggio 2015, tra Ostia e Ladispoli, su 552 studenti di liceo, fra i 14 e i 18 anni, è emersa una preoccupante prevalenza di anomalie genitali tra cui la fimosi, che è risultata la più diffusa. Il 56% dei ragazzi dai 14 ai 18 anni presenta delle anomalie genitali.

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