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ROMA – “I fondi europei sono essenziali per il Lazio che, purtroppo, è una regione con un debito di oltre 22 miliardi di euro. Essenziali i fondi di ‘Coesione’, 1,2 miliardi sulle infrastrutture, e quelli del FESR (Fondo europeo di sviluppo regionale, ndr) che ci sta consentendo di dare sostegno alle imprese di lavorare sulla sostenibilità, sulle strategie territoriali, e anche il Fondo sociale europeo che ci dà la possibilità di dare risposte sul tema formazione e categorie più fragili: pensiamo al bonus psicologo per i pazienti oncologici, all’apertura pomeridiana delle scuole. Con la Giunta precedente erano circa 40 quelle che aprivano e ora sono 200 le aperture pomeridiane delle scuole che permettono alle famiglie di tenere occupati i ragazzi in maniera intelligente”. Lo dichiara il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, a margine dell’evento ‘Next Generation EU, Bilancio UE e fondi BEI: opportunità per imprese’, evento organizzato per fare il punto sull’attuazione dei programmi a sostegno delle imprese attraverso i fondi strutturali, il PNRR e la finanza europea, con una fotografia dello stato di attuazione del FESR 21-27 nel Lazio.
Per il presidente “trasformare il Lazio in una regione locomotiva del Paese è un’ambizione, guai se non si pensasse in grande. Penso ci siano tutte le opportunità e il Lazio è una regione che ha in sé un potenziale enorme, sia a livello di impresa che industriale, ma anche a livello di opportunità turistiche. Secondo noi ci sono tutte le condizioni per fare bene”.
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